Colpire invalidi per risanare idea unica in Europa ...

Da una prima lettura del “Decreto-Legge recante misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica”, tra l’altro di un testo non ancora definitivo, riportiamo di seguito le prime considerazioni.

Come già sottolineato negli ultimi giorni, è evidente che la “caccia al falso invalido”, a detta del Ministro Tremonti, “rappresenta uno strumento essenziale per le sorti dell’economia italiana”. Tutti noi ci chiediamo se tutto questo sia serio. La superficialità e la malafede di tali parole hanno conseguenze gravissime sull’atteggiamento culturale verso le persone con disabilità, e nel contempo, contribuiscono all’umiliazione che segna profondamente le persone con disabilità e le loro famiglie, dopo le parole del Ministro Tremonti: “Questo è un Paese che ha 2 milioni e 7 di invalidi […] 2,7 milioni di invalidi pone la questione se un Paese così può essere ancora competitivo”. Non ci sono parole per commentare.
Andando nello specifico, possiamo notare che non vi è più traccia di un aggancio delle indennità di accompagnamento al reddito.

La Manovra interviene sulla percentuale minima di invalidità sufficiente per la concessione dell’assegno mensile di assistenza, si passa dal 74% all’85%, a partire dal primo giugno 2010. Il limite sarà applicato solamente alle nuove domande. Così si colpiscono le persone meno tutelate, escluse dal mondo del lavoro e con un reddito bassissimo. Ad oggi l’assegno di assistenza è riconosciuto agli invalidi civili parziali (dal 74% al 99%), di età compresa fra i 18 ed i 65 anni, i quali risultano inoccupati e con un limite reddituale annuale di euro 4.408,95. Da sottolineare che l’importo dell’assegno, ad oggi, è di soli 256,67 euro mensili.

Per quanto riguarda i controlli sugli invalidi, l’INPS dovrà effettuare 500.000 verifiche entro la fine del 2012, così ripartite: 100.000 nel 2010, 200.000 per il 2011 ed altrettante nel 2012. Questa operazione straordinaria, si aggiunge alle attività di verifica che l’INPS, dal 2004, svolge su tutti i verbali emessi dalle ASL.

Il Decreto-Legge si occupa anche degli accertamenti degli alunni con disabilità, fissando l’obbligo per le Commissioni ASL di indicare nei verbali se la patologia è stabilizzata o progressiva, specificando l’eventuale carattere di gravità. L’accertamento si basa sulle classificazioni internazionali dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità). Alla Commissione accertatrice è posta la responsabilità di eventuali danni erariali derivanti da valutazioni errate o scorrette. Infine, nel PEI (Piano Educativo Individualizzato), redatto annualmente come programma della vita scolastica dell’alunno con disabilità, dovrà essere compresa l’indicazione del numero delle ore di sostegno per l’educazione e l’istruzione, in quanto restano a carico “degli altri soggetti istituzionali la fornitura delle altre risorse professionali e materiali necessarie per l’integrazione e l’assistenza dell’alunno disabile richieste dal piano educativo individualizzato”.

Inoltre, per l’anno scolastico 2010/2011 viene bloccato l’organico degli insegnanti di sostegno.
Riteniamo questo gravissimo, perché è evidente che, a fronte di nuovi iscritti, occorrono più insegnati di sostegno, come stabilito dalla Corte Costituzionale, con la sentenza n° 80 del febbraio 2010, un intervento necessario per porre rimedio alla gravissima discriminazione in essere verso gli alunni e le alunne con disabilità, penalizzati dai tagli agli organici e dalle scarse risorse economiche per ausili e tecnologie avanzate necessari per l’apprendimento.

L’Ufficio politiche per le disabilità CGIL, insieme alle associazioni di categorie ed alle famiglie, farà tutti i passi necessari affinché si possa recedere da simili proposte.


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