GOTAN PROJECT
"Tango 3.0"
Recensione a cura di dj-Sparta.
A dieci anni esatti dal loro successo mondiale "La Revancha del tango", ritorna il trio franco-svizzero-argentino che ha letteralmente reinventato il tango con questo album molto bello e ricercato, dopo il buon disco live del 2008 ed un paio di altri dischi che non riuscirono ad avvicinarsi alla loro opera prima da un milione di copie.
Questo "Tango 3.0" si inserisce sulla scia delle sonorità elettroniche assolutamente inconfondibili, che sono diventate il marchio di fabbrica per questo trio di musicisti-dj a cui va il merito di avere riportato in auge un genere che pareva irrimediabilmente chiuso in un'area culturale legata agli storici stereotipi.
I ritmi ricercatissimi dei Gotan ci fanno immaginare ambienti pervasi da situazioni romantiche e sensuali, una musica cosi' moderna eppure già senza tempo: uno di quei dischi che potrebbe uscire in qualsiasi spazio temporale e non risentirne minimamente. Allo stesso tempo, c'è da scommeterci, un disco che sarà "saccheggiato" da pubblicitari e creativi di ogni parte del mondo, come già successo per l'opera prima dell'eclettico trio.Fra i brani che più si prestano ad essere gustati anche al primo ascolto, da segnalare "Disilusion" e "Peligro", dove si inserisce la bellissima voce della cantante argentina Cristina Villalonga. Altro brano di sicuro impatto "Panamericana", con tutte le carte in regola per essere prestata ad una colonna sonora cinematografica.
Non c'è che dire, con questo album i Gotan Project riescono di nuovo a farci viaggaire con la mente, e di questi tempi si tratta di un risultato non indifferente.
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