
Fest-Otelli, la nuova sede con l'impegno di sempre.
Festotelli... cronaca di una dura giornata di lotta!
Liberi.Libri...una iniziativa da ripetere...
CHIVASSO - Buon successo della prima edizione di "Liberi.Libri", appuntamento con lo scambio, il baratto e il regalo del libro usato. Un' idea per scambiare libri di ogni genere, e quindi cultura, senza il passaggio obbligato di denaro. Oltre a tanti libri di ogni tipo, anche fumetti e libri per bambini e ragazzi sui tavoli autogestiti che il 2 giugno sono spuntatii sull'aia della cascina Rapella, in frazione Mandria, sede della coop. Soeko/Arcobaleno. Un primo tentativo promosso da questo Blog, che senza dubbio ripeteremo prossimamente, magari in una piazza del centro per favorire la partecipazione. "Si è trattato di una specie di prova, per trascorrere un pomeriggio all'aperto e per festeggiare in modo un po' diverso la ricorrenza della festa della Repubblica", ci dice Massimo Zesi, blogger del Paolo Otelli.
Una giornata intensa per ricordare Paolo...
CHIVASSO - La cascina Rapella, alla Mandria, sede della cooperativa sociale Soeko, ha ospitato domenica primo giugno le celebrazioni dei vent'anni dalla morte di Paolo Otelli, l'alfiere dei diritti dei disabili e delle battaglie per l'ambiente e la pace, che negli anni '80 fu un importante protagonista della vita politica e sociale del Chivassese, sempre sulla sua carrozzina. Alla cascina Rapella sono intervenuti diversi amici di Paolo Otelli (ed anche le persone che non lo conobbero, ma di cui hanno sentito narrare le battaglie). E' stata allestita una mostra, durante tutta la giornata, delle sue opere artistiche: dai manifesti grafici alle chine, dai dipinti su tela sabbiata alle cartoline, sino ai calendari. Tutte opere gelosamente conservate dagli amici, che le comprarono o le ricevettero in dono tanti anni fa da Paolo Otelli. Domenica primo giugno, come già accadde dieci anni fa, le opere sono state messe a disposizione per una giornata, riunite per una mostra che rimarrà per sempre impressa nei ricordi dei partecipanti. E' stato possibile ripercorrere i vari momenti artistici e grafici che attraversarono la vita artistica di Otelli. Un momento di incontro anche per i tanti amici dell'artista e uomo politico chivassese. Per l'occasione, il pittore Domenico Siccardi ha realizzato un quadro, "La forza dei colori", che raffigura due volti di Paolo Otelli, in atteggiamento sorridente e poi pensieroso, collegati da una bandiera della pace. Il quadro, di grandi dimensioni, verrà collocato poi nella sala riunioni della sede del centro di documentazione Paolo Otelli di via Paleologi 6/a. Tutte le opere esposte nella mostra celebrativa, saranno prossimamente raccolte in una Mostra on-line collegata a questo sito. Nel momento dell'inaugurazione, al microfono si sono alternati tanti amici di Paolo Otelli, che hanno ricordato la loro amicizia con lui. E' emersa la sensazione di una memoria che sarà per sempre incancellabile, costituita dai valori di pace, fratellanza, solidarietà, rispetto dell'ambiente e di tutte le persone (dai disabili allo zingaro ed allo straniero): valori che hanno nutrito l'impegno degli amici di Otelli in tutti questi anni, in ambito politico e sociale, così come nella vita di ogni giorno. Durante il pomeriggio sull' aia della cascina hanno fatto la loro apparizione diversi banchetti di scambio e baratto. E' stata anche e sopratutto una giornata di festa, così come sarebbe piaciuta a Paolo, con poca "ufficialità" e tanto buon umore e voglia di stare insieme in compagnia di un buon bicchiere di vino rosso. Refrloca. |
Domenica 1°Giugno non prender altri impegni...
in occasione del ventennale della scomparsa dell' amico Paolo Otelli organizzano una giornata in suo onore, per ricordarne la figura d' artista e non solo.
Dalle ore 10 alle ore 18: esposizione dei suoi quadri e di ciò che abbiamo recuperato delle sua arte e del suo messaggio;
alle ore 11,30: scoprimento del quadro dedicato a Paolo "La forza dei colori", realizzato dall' artista Domenico Siccardi;
alle ore 12: aperitivo.
Dalle ore 13: Possibilità di pranzare, prenotando entro il 28/5
ai numeri: 011.9187113 - 011.9111410 - 347.8008056.
Durante il pomeriggio: mercatino "Scambio & baratto" per scambiare, regalare, esporre, qualsiasi genere di oggetto.
L'iscrizione al mercatino è gratuita, a patto di portare una merenda da condividere con gli altri.
Una toccante testimonianza su Paolo Otelli a quasi 20 anni dalla sua scomparsa...

Pubblichiamo questa testimonianza su Paolo Otelli, inviataci da un visitatore del nostro Blog che ebbe modo di conoscerlo sul finire degli anni '70. Invitiamo tutti coloro che hanno conosciuto Paolo e/o che sono in possesso di suoi quadri, vignette, poesie o foto che lo ritraggono, di mettersi incontatto col Blog per l' organizzazione di una Mostra on-line.
UN RICORDO DI PAOLO OTELLI.Gli uomini che più hanno arricchito il mio bagaglio umano, sono ben pochi. Sua Santità Giovanni Paolo II°, che ha rappresentato il compagno di viaggio. Questo viaggio della vita che sto ancora facendo, tra il mare calmo ed il mare mosso o molto mosso, più prezioso di una bussola, fermo punto di riferimento non solo per me, ma per ogni navigante che s'imbarcava sulla nave della Fede e col suo esempio mi spingeva sempre a fare meglio e quasi sempre per gli altri. Mio padre, Carmine Nastro, che regalava il latte, durante la seconda guerra mondiale, alle donne che avevano il marito in guerra, morto o disperso. Un misurino di un quarto ciascuna., che poi loro allungavano con l'acqua, quasi sempre di pozzo, e con un poco di pane raffermo, spesso fatto con la farina alleata e con questo sfamavano i loro piccoli. Alla fine della guerra mio padre si è impoverito, mentre molti suoi coetanei si arricchivano col mercato nero. La sua povertà è stata per meuna grande ricchezza: l'eredità più bella che egli mi potesse lasciare. Trasferito a Torino, insegnando nella scuola media di S.Francesco al Campo, vicino all'aeroporto di Caselle, ebbi modo di conoscere un altro grande nobile piemontese: Mario Ballesio, Presidente dell'AVIS di S.Francesco al Campo, grande figura di nobile piemontese che mi insegnò che talvolta è bello donare e ricevere un sorriso. Un'altra grande figura è stata quella del pittore Ernesto Camerlingo, napoletano, grande ristoratore e pizzaiolo, che per sfuggire a certe richieste degli anni '70, preferì abbandonare la città partenopea e rifugiarsi nella verde vallata di Frascinelle, ad Agropoli, in campagna, dove ancora sopravvivono querce centenarie che difendo a spada tratta. Scultore, pittore, grafico, incisore, poeta. Un uomo buono e pio che ogni mattina poneva sul balcone briciole e residui del pasto e godeva nel vedere passerotti, pettirossi e cardellini (quasi scomparsi) che cinquettando facevano colazione. Tra gli uomini più importanti che ho conosciuto, nella mia permanenza in Piemonte (1969- 1983), esercitando anche la professione (non retribuita!) di critico d'arte, PAOLO OTELLI è stato senza dubbio quello che mi ha dato di più. Avendo io lo studio in Via Morghen ed abitando in Via Cibrario n.65, nell'appartamento dove visse il Poeta Guido Gozzano, stavo a pochi passi dalla sua abitazione. Lo conobbi per caso: non ricordo. Ma spesso lo andavo a trovare. Ricordo ancora il suo sorriso. Quando arrivavano le vecchiette a compiangere le sue sventure, diventava scuro in volto. La commiserazione lo infastidiva. Ed io da buon napoletano, parlando spesso il dialetto, perché si divertiva molto, lo facevo sorridere facendo discorsi banali, quasi demenziali. E sorridevo pure io nel vederlo sorridere. Spesso si parlava d'arte. Le sue condizioni fisiche non gli permettevano di fare delle grosse opere. Ma come grafico era bravissimo. Aveva una dote nelle mani ( le sole cose che muoveva bene) che il tratto diventava poesia. Le sue opere erano pervase tutte da una languida liricità e, più che tristezza, lasciavano trapelare una certa nostalgia. Avendo saputo, tra i vari discorsi, che ero un grande ammiratore dei vini piemontesi, ed in particolare modo del dolcetto, spesso mi faceva trovare qualche bottiglia. "Bevila tu. E come se l'avessi bevuta io!!!" Ed io gli rispondevo:"Mi raccomando non ti ubriacare!" Spesso mi raccontava le sue storie, ed io ascoltavo e non mi stancavo mai di sentirlo. Passava un'ora ed anche più e non ce ne accorgevamo. Paolo aveva gli arti che non gli funzionavano, ma, in compenso, aveva un grande cuore ed una grande umiltà. Una volta, ricordo, si lamentava della sua situazione per le difficoltà che incontrava per trasferirsi da una parte all'altra della città, perché egli, naturalmente non era in grado di guidare l'auto. Egli stava spesso a contatto con altre persone diversamente abili e cercava sempre di fare qualcosa per aiutarli. Ricordo, una sera, che si lamentava perché spostarsi nella città era per lui e per quelli della sua condizione veramente difficile. Specialmente se dovevano prendere un mezzo pubblico. "Vedi,Catello, io mi posso anche permettere il lusso di prendere un taxi, ma molti come me non hanno troppi soldi e quindi si devono arrangiare". Ed io lo riprendevo parlando il mio dialetto napoletano che amo molto. " Paulù, tu hara capisce ca' tutt'è dduje simmo 'nguaiate. Tu ca' si' arruvinato ed io ca' songo napulitano. Ma tu si' overamente avvantaggiato. Si io vaco addò sinnaco, chillo nun me riceve proprio, ma si vaje tu chillo t'hadda a sta a sentere pe' fforza. Sta' a sente a mme. Va a rompere e scatule 'o sinnaco". Il giorno dopo mi telefona invitandomi nel suo studio. " Catè, ho fatto come mi ha detto tu. Sono andato a rompere le scatole al sindaco. Mi ha assicurato che farà una convenzione con alcuni taxi della città. Tu pensa un poco, tutti i disabili di Torino potranno andare da una parte all'altra della città col taxi pagando la corsa come la cosa del tram. Sono contento non per me, ma per i miei amici" Questo era Paolo Otelli: un grande uomo. Un giorno mi disse una cosa che mi fece molto piacere e che ricorderò sempre:" Catè, se tutti i napoletani fossero come te". Girovagando tempo addietro su Google e cercando i miei amici di Torino, ho appreso della scomparsa di Paolo Otelli. Ed ho saputo pure che a Chivasso gli hanno intitolato una sede. Mi sono commosso, enormemente. Paolo, nel suo piccolo era un eroe. La sua guerra non la conduceva per se, ma per gli altri come lui. Ed ogni volta che incontro qualcuno sulla sedia a rotelle, gli sorrido. Nel ricordo di Paolo Otelli.
Catello Nastro. www.catellonastro.it
Materiale per una MOSTRA ON-LINE

Invitiamo tutti coloro che hanno la fortuna di avere un quadro, un calendario, una cartolina, vignetta, poesia od altre produzioni eseguite da PAOLO OTELLI di qualsiasi genere, oppure delle foto o ritagli di giornali che ritraggono Paolo, di mettersi in contatto perchè stiamo organizzando, in occasione del ventennale dalla sua scomparsa, una MOSTRA ON-LINE delle produzioni di Paolo che riusciamo a fotografare.
Tutto il materiale recuperato sarà inserito in un' apposita sezione del Blog, oppure se ne creerà uno nuovo.
Inviare il materiale che riuscite a recuperare a:
frediano@tele2.it oppure a: centro.otelli@gmail.com
Alla cena del Paolo Otelli ....
Uno spazio internet a disposizione per discutere: ecco come si evolve in rete il Centro Paolo Otelli
da "La Nuova Periferia" del 10 ottobre 2007
CHIVASSO - Molte persone hanno memorizzato la parola Blog in particolare a seguito del V-Day dell' 8 settembre 2007 promosso da Beppe Grillo partendo proprio dal suo sito-Blog personale. Anche Chivasso ha da alcuni mesi lanciato on-line un Blog piuttosto particolare, quello del Paolo Otelli. Ne parliamo con Frediano Dutto, fra i promotori dell' iniziativa.
Come è nata l' idea di un Blog del Paolo Otelli ?
L' esigenza di comunicare è sempre stata molto sentita fra i frequentatori del nostro centro. In un periodo come l' attuale in cui la politica e la partecipazione di base, quella "dal basso" con poche o nulle mediazioni di sorta, segnano il passo di fronte al calo generalizzato della partecipazione, l' idea di tentare un mezzo di comunicazione realmente nuovo ci ha subito stuzzicato. Cosi', dall' aprile scorso, grazie alla collaborazione tecnica e propositiva di Gianni Aimino, fra i fondatori del Paolo Otelli nel lontano 1988, si è tentata quasi per scherzo questa nuova esperienza che si è via via consolidata con la creazione di un Blog ( www.centrotelli.blogspot.com ), che offre prevalentemente informazione locale, privilegiando naturalmente le tematiche care alla nostra area politica che si colloca nella sinistra sociale ed ambientalista.
Quante persone collaborano stabilmente al vostro sito-Blog?
Abbiamo iniziato in pochi. Oltre al sottoscritto ed al già citato Gianni Aimino si sono subito attivati Massimo Zesi e Piero Meaglia. Col passare delle settimane e con l' allargamento del numero dei visitatori del Blog, si sono aggiunti altri, non necessariamente appartenenti alla nostra area, ma comunque interessati a seguire questa esperienza locale on-line, probabilmente l' unica nel chivassese con queste caratteristiche. Al Blog tutti infatti possono inviare le loro segnalazioni ed i loro post o commenti: uno strumento agile e democratico, oltre che economico ed alla portata di sempre piu' persone.
Quanti lettori avete ogni giorno?
Il numero delle visite è variabie, ma, nelle ultime settimane, quasi mai sotto le 30-35 visite, con punte di un centinaio. La settimana calda del V-Day dei Beppe Grillo ad esempio abbiamo avuto un picco di visitatori, poichè anche nei post del nostro Blog si sono inseriti diversi pezzi e commenti inerenti gli aspetti meno conosciuti della locale "Casta" politica chivassese o presunta tale. Ci pare un buon risultato per un mezzo d' informazione generalmente considerato "di nichhia" e che, al contrario di un giornale, non si compra in edicola o in abbonamento ma lo vai a cercare sul p.c. di casa o d' ufficio, pagando solo i costi della connessione. internet.
Anche le rubriche fisse del Blog pare abbiano riscosso un buon interesse.
Di che rubriche parli?
Accanto ai pezzi di politica locale e non, oppure alle convocazione di incontri vari, abbiamo una sezione dedicata a rubriche fisse. C' è Tony Capuano che, un paio di volte al mese, ci manda da Los Angeles un suo pezzo per la rubrica "Un chivassese a L.A.". Poi ci sono io che do sfogo alla mia passione per la musica e recensisco il cd del mese. Domenico Cena, Andrea Demarchi o Davide Fassio che parlano del film del mese. Non manca il libro del mese recensito da Primo Carnera ed il ristorante del mese seguito in particolare da Bruno Ferrero e Tiziana Ferro.
Un mezzo di comunicazione in evoluzione, che lascia spazio anche alla creatività ed all' inventiva dei singoli.
Partecipare e collaborare è semplice: le facili istruzioni si trovano direttamente sul Blog.
Due o tre cose su PAOLO OTELLI & DINTORNI
Residente a Monteu da Po, da almeno una decina d' anni Paolo era molto attivo nel volontariato di Chivasso e del chivassese.
Due mesi dopo la sua scomparsa nasceva a Chivasso in via Paleologi 6/a il Centro di documentazione Polo Otelli, un' esperienza voluta dalle persone che negli anni avevano conosciuto e collaborato a vario titolo con Paolo, e che di Paolo avevano potuto apprezzare gli ideali e l' impegno in prima persona."In quegli anni la politica era intesa come un modo di cambiare le cose dal basso - spiega Frediano Dutto, uno dei fondatori insieme al fratello Renato, a Lino Ciuffreda, Giovanni Bersano, Bruno Ferrero, Maritza Gabriele, Gianni Aimino ed altri- Paolo aveva una visione molto aperta della società. Dal 1978 sino alla sua morte, sono stati anni di impegno e di creatività e noi che abbiamo avuto la fortuna di conoscerlo, abbiamo avuto un grande arricchimento interiore". Paolo Otelli è stato molto attivo nei movimenti e nell' associazionismo sociale, quello "non compassionevole" come amava puntualizzare lui stesso. Fra le altre cose fondo' il Coordinamento Sanità e Assistenza, che lavorava in particolare per i diritti delle famiglie dei disabili e dei disabili stessi, per la lotta all' esclusione sociale, contro le barriere architettoniche e per il dialogo alla pari con le istituzioni locali, all' epoca non sempre preparate ad affrontare questi tematiche.
Il Centro Otelli apri' i battenti il 1° Maggio dell' 88, festa dei Lavoratori, raccogliendo anche l' eredità del Comitato Pace e Disarmo, che fino ad allora era stato ospitato per anni dalla locale Chiesa Valdese di via Ivrea. Il Centro è sempre stato uno spazio aperto. Pur ospitando la sede di alcuni partiti, prima della Lista Verde per Chivasso (una delle più forti esperienze ecologiste del Piemonte degli anni '80 e '90), da alcuni anni anche di Rifondazione Comunista, ed in generale di quei movimenti che si rifanno alla "sinistra alternativa", non si è mai chiuso nella dimensione partitica. E' infatti anche sede della U.I.L.D.M. (l' Unione contro la distrofia muscolare): da questa sede nascono le varie iniziative targate Telethon ed il gruppo di Chivasso è uno di quelli che ottiene i migliori risultati a livello nazionale ormai da anni. Nel corso degli anni numerose Associazioni e semplici Comitati, hanno utilizzato la sede del Paolo Otelli come valido punto di appoggio o come sede ufficiale vera e propria. All' Otelli si sono svolte per anni le riunioni del locale gruppo di Amnesty International, così come quelle di Emergency e del periodico giovanile L'Orco. E' altresi' la sede del locale Circolo Legambiente, dei comitati ambientali, dell' A.N.P.I.(Associazione Partigiani d' Italia), e della neonata Associazione lavoratori esposti all' amianto.
"Nonostante la precarietà dovuta al fatto che siamo in totale autofinanziamento, andiamo avanti senza sospensioni dal giorno dell' apertura" , spiega ancora Dutto con una punta di comprensibile orgoglio.
Nel 2008 il "Paolo Otelli" compirà 20 anni, una meta ambita e non del tutto scontata in un panorama sociale e culturale
difficile come quello chivassese, da sempre considerata, anche da molti chivassesi stessi, una sorta di città-dormitorio, alla perenne ricerca di una identità propria, dopo la grande industrializzazione degli anni '60 (basti ricordare il grande stabilimento Lancia), a cui è seguita la fase del drastico ridimensionamento industriale della fine anni '80, fino alla chiusura dello stabilimento nel 1992.
"Nel 1998, per festeggiare il decennale del Paolo Otelli - ci dice ancora Frediano Dutto - organizzammo una grande mostra di quadri di Paolo; per il ventennale si potrebbe pensare a qualcosa di simile, anche per ricordare che Paolo fu anche un apprezzato artista, nonchè poeta".
Chi ha delle idee da proporre per il ventennale si faccia avanti, perchè è giusto ricordare un uomo come Paolo, che nella sua pur breve vita ha dato un cosi' grande contributo alla partecipazione democratica dal basso.
