Liberi.Libri...una iniziativa da ripetere...



CHIVASSO - Buon successo della prima edizione di "Liberi.Libri", appuntamento con lo scambio, il baratto e il regalo del libro usato. Un' idea per scambiare libri di ogni genere, e quindi cultura, senza il passaggio obbligato di denaro. Oltre a tanti libri di ogni tipo, anche fumetti e libri per bambini e ragazzi sui tavoli autogestiti che il 2 giugno sono spuntatii sull'aia della cascina Rapella, in frazione Mandria, sede della coop. Soeko/Arcobaleno. Un primo tentativo promosso da questo Blog, che senza dubbio ripeteremo prossimamente, magari in una piazza del centro per favorire la partecipazione. "Si è trattato di una specie di prova, per trascorrere un pomeriggio all'aperto e per festeggiare in modo un po' diverso la ricorrenza della festa della Repubblica", ci dice Massimo Zesi, blogger del Paolo Otelli.
Ed a proposito della ricorrenza del 2 giugno pubblichiamo qui di seguito l'intervento che Renato Dutto, a nome del centro Otelli, ha fatto nel corso dell'iniziativa:
"Di referendum si può liticamente vivere, ma anche morire. Quello che festeggiamo con il due giugno fu un referendum istituzionale che nel 1946 mise la parola fine ad un'indegna ed ingloriosa gestione della monarchia durante il ventennio di marca fascista, che determinò la distruzione materiale
del nostro Paese. Un referendum istituzionale, quello del 2 giugno 1946, che portò la vita della Repubblica, fondata sui valori di pace, democrazia,
giustizia e libertà. Quello che si celebrererà fra tre settimane, se ottenesse l'approvazione voluta dal Comitato promotore, porterebbe alla morte di quel poco di democrazia rimasta nel nostro Paese. Se oggi abbiamo un Parlamento costituito soltanto da nominati e non da eletti, un domani potremmo avere un partito di maggioranza relativo che gode di un enorme premio in seggi, tale da permettere qualsiasi modifica costituzionale. La reintroduzione delle preferenze viene sbandierata come conquista di democrazia, ma in cambio di un ulteriore appiattimento, visto che il campo di scelta degli elettori si restringerà ullteriormente, eliminando dall'arena politica i partiti che non accettano di sedere al "banchetto": quei partiti che dicono no alle grandi infrastrutture utili soltanto a distribuire appalti; no alla subalternità alle banche, alla Confindustria ed al Vaticano. Quelle forze che dico no alle norme-capestro in materia di lavoro, no alle politiche industriali orientate all'industria delle armi e rivolte al tentativo di far rivivere con i soldi pubblici un nucleare già morto nel nostro Paese. Facciamo dunque attenzione a non convalidare questo
referendum, esercitando il legittimo diritto di dichiarare il non voto al seggio, oppure in subordine a votare "no" a questo "referendum-truffa"."

1 commento:

S.A. ha detto...

COMPLIMENT!!
S.A.