Disgusto per la difesa della CASTA...


Sono rimasto letteralmente disgustato nel sentire il dibattito parlamentare e le varie dichiarazioni dei gruppi parlamentari appena scoppiato il caso-Mastella. Praticamente tutti a prendersela con i giudici e la Magistratura ed a solidarizzare a spada tratta con il Mastellone nazionale, padre-padrone del suo partitino che a livello locale (leggi Campania) fa il bello e il cattivo tempo su un sacco di questioni vitali. Tutto cio' sorvolando sulle accuse che hanno rivolto a lui, all' amata mogliettina ed a numerosi dirigenti locali e nazionali del suo partito di famiglia.
Anche la cosiddetta "SINISTRA ARCOBALENO" non ha saputo e/o voluto smarcarsi da questa levata di scudi generalizzata: anche i nostri dirigenti e parlamentari fanno oramai parte integrante della CASTA? Ma non si accorgono che così facendo stanno scavando la fossa a ciò che resta della Sinistra in Italia?
Frediano Dutto.

2 commenti:

Centro Otelli ha detto...

Caro Fredi,
concordo con te sul disgusto, ma purtoppo devo dare ragione al ceppalonico: lui fa (probabilmente meglio) quello che tutti (o quasi) fanno. La spartizione di posti, le assunzioni clientelari, l'assegnazione di appalti e di contributi con logiche politiche sono la norma in quasi tutt'Italia. Ho paura che il risultato penale di questa storia si rivelerà scarso o nullo, anche perchè la classe politica non vuole mettere in discussione il proprio ventre molle, ossia quel livello di affari e denaro che gli permette di continuare a gestire soldi e potere. L'articolo di Luca Ricolfi di oggi sulla Stampa dà una dimensione concreta di quanto sia grande l'affare e di cosa garantisce, in termini di denaro, "'o sistema" applicato dal mastellone e da tutti gli altri. Certo in quest'articolo ci viene detto che noi stiamo un po meglio, e che è il sud ad essere più colpito da questo problema. Ma questo non mi conforta. Vorrei che i partiti della Sinistra svolgessero un'opera di demolizione di questo sistema, che magari è utile per le organizzazioni, ma che è deleterio per chi pensa che la politica non possa essere un mezzo per affermarsi personalmente. Francamente i segnali che vedo, anche a livello locale, non sono confortanti. Nel documento di apertura della sinistra Arcobaleno non ho trovato nulla sulla questione morale e gli ultimi fatti campani mi lasciano estremamente perplesso. Possibile che in Campania in questi 14 anni non si sia potuto fare di più?, Possibile che la nomina di De Gennaro passi con il sostanziale avvallo di Rifondazione? E nel nostro Piemonte è tutto a posto?. So bene qual'è il tuo impegno personale e che a queste domande sono altri che devono dare risposte, ma penso che sia necessario che ai nostri vertici arrivino dei segnali chiari in questo senso.


Massimo Zesi

Centro Otelli ha detto...

Vorrei aggiungere, ad esempio, perchè sul finanziamento all'editoria La sinistra l'arcobaleno non fa partire una seria campagna politica? certo si perderebbero dei soldi, ma questo basta a digerire tutto?
Il finanziamento pubblico ai giornali costa al cittadino italiano quasi un miliardo di euro all’anno. L’editoria, può quindi, a pieno titolo essere definita editoria di Stato. Ci sono buoni e anche ottimi giornalisti, quelli che scrivono rischiando la pelle, quelli emarginati, quelli sotto pagati. Ma chi guadagna di pèiù in questa storia sono i soliti noti, e gli amici dei soliti noti. Non sarebbe meglio utilizzare questi soldi per diminuire le tasse sugli stipendi?


Massimo Zesi