SETA e dintorni, domande senza risposta...

Sono oramai quattro mesi che il Consorzio di Bacino 16 ha proclamato SMC vincitrice del bando in cui veniva assegnato il 49% delle azioni di Seta e la gestione dei servizi di raccolta dei rifiuti del proprio territorio per 15 anni.
Nonostante sia passato un tempo considerevole sembra che non sia successo nulla. Nessun cambio di gestione, nessuna novità su servizi e attività, in un silenzio tombale.
Eppure cose da dire ce ne sono molte, e sono diverse le domande che ci piacerebbe porre ai nuovi gestori dei servizi di raccolta dei rifiuti del nostro territorio.
I cittadini stanno continuando a pagare la TARSU, che continua la sua inesorabile crescita, senza sapere come questi denari verranno utilizzati.
Il progetto industriale che è stato presentato per partecipare al Bando non è consultabile, e quindi nessuno di quelli che pagano possono conoscere cosa intende fare Seta, con la nuova gestione, per migliorare i servizi e rimediare ai problemi che hanno procurato un buco multimilionario nei conti di SETA.
Come Circoli di Rifondazione Comunista di Settimo Torinese, Gassino, Leinì e Chivasso vorremmo poter incontrare i nuovi gestori di SETA e chiedergli di spiegare, a noi e a tutti gli utenti di questo che rimane un servizio pubblico, cosa intendono fare.
In attesa che qualcuno senta il bisogno di comunicare come si vuole riportare SETA fuori dai guai in cui versa, anche solo per un principio di trasparenza e di dovere verso coloro che pagano molto salatamene le incapacità fino ad oggi dimostrate da chi ha gestito l’Azienda, poniamo alcune domande che secondo noi necessitano di una risposta precisa e chiara, visto che da cosa si intende fare dipendono lo stato di salute e dei  portafogli dei cittadini del Consorzio di Bacino 16.
In particolare vorremmo sapere cosa si intende fare per portare la percentuale di raccolta del nostro bacino in linea con quanto chiede la normativa provinciale.
Attualmente siamo attorno al 53%, mentre da quest’anno dovevamo essere al 65%. Questo significa che da quest’anno pagheremo ecomulte alla provincia per la differenza tra quanto raccogliamo e l’obiettivo di legge. Cosa intendono fare i gestori del servizio? In quanto Tempo pensano di uscire da questa situazione che peserà sulle tasche di tutti noi?
Altra domanda è cosa intende fare la nuova dirigenza in relazione alla discarica di Chivasso. La vasca Zero, quella dove si stanno conferendo ancora oggi i rifiuti, è quasi al limite. Da voci sentite ci risulta che nel Piano Industriale presentato da SMC ci sarebbe la volontà di chiedere un’ulteriore ampliamento della medesima, nonostante l’opposizione dell’amministrazione Chivassese. Potrebbero farci vedere il documento e nel caso in cui le voci fossero confermate, dichiarare pubblicamente che non intendono proseguire con questa richiesta?
Il terzo punto è relativo al personale. Quali sono le intenzioni dei nuovi amministratori relativamente al personale? Sono in previsione ristrutturazioni dei servizi che possono avere ripercussioni sull’occupazione?
Queste sono le prime domande alle quali vorremmo avere risposta.
Sappiamo che SMC ha intenzioni “grandiose” relativamente a questo Bacino, almeno a giudicare dai numerosi progetti che sta presentando: Il Kilometro Verde a Montanaro, il progetto di impiantistica a Chivasso sono interventi importanti e multimilionari. Sarebbe utile che il tutto fosse accompagnato da una pratica della trasparenza e non solo dalla sua proclamazione.
Se si vuole dimostrare di essere un interlocutore serio ed affidabile lo si deve fare cominciando da subito a fornire elementi che permettano un confronto alla luce del sole e senza ombre.

I Circoli di Rifondazione Comunista di Chivasso/Brandizzo, Settimo Torinese, Leinì/Volpiano, Gassino.

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