Candidati cercasi...

CHIVASSO - La ricerca dei candidati a sindaco e a consigliere comunale è partita, ma i
migliori – se vengono contattati - non accettano per la scarsissima fiducia nei
partiti e perché temono certe convivenze. Così, se non ci sarà ricambio, i
partiti avranno vinto e lo status quo sarà garantito, cioè le difficoltà si
aggraveranno. Si continuerà con le negative esperienze di questi anni, con la
Città che ha perso smalto e con la trasformazione rimasta a metà strada.
Servono nuove energie, che forse potrebbero arrivare dalle liste civiche, che
dovrebbero però muoversi unite, per favorire il bene comune, fuori dalle
logiche di potere.
Ma quali caratteristiche dovrebbe avere un buon candidato?  Dev’essere uomo d’
immagine, che si pavoneggia con un sorriso a 32 denti, che dà pacche sulle
spalle, punta in alto e si piega al volere del capo partito per sistemarsi?
Oppure ci vuole un galantuomo, competente, che parla con tutti e guarda ai
problemi del lavoro, dello sviluppo, e persegue il solo interesse generale?
Ciò che non serve è la superficialità,  perché da troppi anni sono fermi
progetti importanti, che andranno avanti se ci saranno persone affidabili,
capaci di fare analisi e sintesi. Da questo giornale apprendiamo di un corposo
aumento della tariffa rifiuti per Brandizzo. E per Chivasso? Quand’è che avremo
amministratori che parlano di problemi reali, di quelli che toccano i nostri
portafogli?
Il popolo non ama i politici, disgustato da privilegi e arroganza. Sono spesso
falsi e opportunisti. Non c’è dubbio che si deve cambiare. Servono quindi
persone con passione e con spirito di servizio, persone con sentimenti,
razionalità e capacità di fare squadra e di risolvere i problemi.
Basta con spregiudicati e bugiardi, con chi non conosce la morale, si dichiara
liberale, ma ha la forma mentis da statalista burocratico e populista. Né
vogliamo chi spunta sotto elezioni, ma non conosce nulla, chi rigetta il
confronto, ha scheletri nell’armadio, non fa niente per niente, e chiede il
voto con promesse che mai manterrà.
Nel momento in cui la Corte dei Conti denuncia il dilagare di corruzione e
illegalità, ed ora che una Commissione Prefettizia indaga sul malaffare in
Città, vorremmo candidati probi, che sappiano leggere un bilancio e che
sappiano contrastare i poteri forti. Serve dunque competenza, trasparenza e
disponibilità. Se viceversa vincerà la mediocrità il declino sarà
inarrestabile. La gente non capirà per quale motivo dovrà andare a votare. Se
non ci saranno volti nuovi e affidabili sarà chiaro che quella scelta dei
partiti sarà per non cambiare nulla.  Cosicché le formiche continueranno a
subire, ma non potranno lamentarsi, specie per le nuove tasse comunali. Perché
per cambiare bisogna impegnarsi in prima persona, non solo nella vita privata,
ma anche in quella sociale.
Sandro RECCHIA

3 commenti:

Anonimo ha detto...

In astratto sottoscrivo. La cattiva politica allontana le persone oneste dalla res pubblica. Turandosi il naso le "persone di buona volontà" dovrebbero contaminare positivamente gli attuali partiti ed opporsi alla deriva populista e riportare serietà, moralità, competenza al servizio dell'amministrazione comunale. Fine del pistolotto (a cui credo) Amen
A. Dublino

Anonimo ha detto...

certo che servono persone competenti e oneste. ma perchè solo liberali? Il liberismo ci ha causato la più grande crisi dell'economia di tutti i tempi, a sentir gli economisti. Che sia il caso di sentir altre voci per risolvere i problemi?

Massimo Zesi

Anonimo ha detto...

A parte il riferimento allo "statalismo" (che se inteso in termini di pura spesa pubblica improduttiva e clientelare non mi pare una forma di intervento statale auspicabile), Recchia ha fornito una descrizione prepolitica del candidato ideale, incentrata sugli aspetti morali e di competenza tecnica. Non ci vedrei per forma di propaganda strettamente politica a maggior ragione di carattere "liberale". Poi onestamente sentire parlare di liberismo alle elezioni comunali di Chivasso mi fa un po' sorridere...
A. Dublino