Il Presidente del Consiglio Monti ha girato per l’Europa vantandosi del
consenso ricevuto alle sue devastanti manovre sociali. È un atto di
accusa contro tutti noi. Contro tutti noi che non condividiamo e che
subiamo i danni di quelle manovre, e che non siamo riusciti finora a
farci sentire.
Naturalmente le responsabilità vanno diffuse. Il
movimento sindacale ha subito una sconfitta con pochi precedenti sulle
pensioni, che sono state contro riformate ostentando l’inutilità del
confronto sindacale. Il movimento civile e democratico, che è stato
anch’esso uno dei fattori fondamentali della mobilitazione contro
Berlusconi, è stato semplicemente cancellato dal voto del Parlamento che
ha mandato libero Cosentino e dalla sentenza della Corte
Costituzionale, che ha cancellato il referendum.
Il movimento dei beni comuni si prepara a subire l’aggressione delle
liberalizzazioni e delle privatizzazioni, mascherata da lotta contro le
lobbies, con un sottosegretario del governo che dichiara apertamente che
il referendum sull’acqua è stato un imbroglio. Al movimento pacifista
risponde il ministro della Difesa, confermando la sostanza del programma
di acquisto degli F35. Gli studenti e il mondo della scuola si trovano
con la conferma e l’ulteriore realizzazione delle controriforme Gelmini.
Infine, i lavoratori della Fiat, che con i loro no un anno e mezzo fa
diedero il via al movimento sociale politico e culturale di quest’ultimo
anno e mezzo, si trovano con un contratto capestro, che viene usato
come leva per scardinare ovunque il contratto nazionale e le libertà
sindacali. Tutte e tutti coloro che hanno lottato per cambiare le cose e
per far cadere Berlusconi sono stati colpiti dagli schiaffi del governo
Monti, il quale però continua a godere di grande prestigio perché manda
i finanzieri a Cortina e anche perché i due principali governi di
destra dell’Europa continentale, Merkel e Sarkozy, lo sostengono e lo
apprezzano...
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