Caro consumatore...


Il governo Monti ha deciso di consentire ai negozi, in realtà ai centri commerciali, di poter aprire 24 ore su 24 per 365 giorni l'anno, tutto ciò per rilanciare i consumi.

In una città come Torino, con un alto tasso di lavoratori e lavoratrici in cassa integrazione, con sempre meno soldi disponibili, pensiamo sia difficile dire che questo provvedimento rilancerà i consumi.
I negozi sempre aperti cambieranno solo le abitudini commerciali e danneggeranno chi dovrà subire l'iniziativa della grande distribuzione.
Il provvedimento non porterà nuovi posti di lavoro ed è pericoloso per il commercio tradizionale: molti negozi delle gallerie commerciali (non possono decidere di tenere chiuso se il centro commerciale è aperto) non reggeranno questi ritmi né da un punto di vista economico né come organico, saranno condannati a chiudere con la conseguente perdita di posti di lavoro stabili.
Per contro, l'apertura selvaggia senza nessuna regola, non farà altro che aumentare la precarietà dei giovani, delle donne e di quelle persone che – avendo perso un lavoro – saranno disposti ad accettare lavori per poche ore pur di riuscire a sopravvivere.
Sarebbe stato più utile associare un provvedimento come questo di rilancio dei consumi, se questo era lo scopo, ad un recupero di soldi veri come una tassa sul patrimonio perchè tutti, secondo il principio della Costituzione, paghino le tasse. 
“Liberalizzare” la concorrenza non porterà ad una diminuzione dei prezzi: le stime della grande distribuzione sono di un incremento dei costi di gestione del 12% e di una diversa affluenza della clientela. La concorrenza non deve essere fatta sulla riduzione del costo del lavoro, ottenuto con contratti “pirata” o “sfruttamento” di chi già lavora.
Noi, con gli altri sindacati dei lavoratori, le associazioni del commercio e i Comuni della cintura, avevamo raggiunto un accordo di 23 domeniche di apertura per l'anno 2012, accordo in cui i centri commerciali aprivano a date alterne, non tutti insieme, garantendo un servizio (se il negozio aperto la domenica si vuole considerare servizio) ai consumatori.

PERCHE' IL GOVERNO HA DECISO DI STRAVOLGERE E RENDERE QUESTO SETTORE CHE GIA' ERA AMPIAMENTE LIBERO UNA VERA E PROPRIA GIUNGLA?
PERCHE' VOGLIAMO POSTI DI LAVORO VERI
PERCHE' NON VOGLIAMO PERDERE ALTRI POSTI DI LAVORO
PERCHE' PENSIAMO CHE PER RILANCIARE I CONSUMI SERVANO MISURE CHE RESTITUISCANO SOLDI AI CITTADINI


DOMENICA 22 GENNAIO ALLE ORE 15
MANIFESTIAMO DAVANTI AL CENTRO COMMERCIALE LE GRU DI GRUGLIASCO.
FILCAMS-CGIL Torino.

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