Tav in valle susa. un appello


Cari compagni e compagne, i giorni della lotta sono arrivati.
La scadenza del 31 maggio è vicinissima ed entro tale data lorsignori "debbono" iniziare i cantieri. La fase delle parole è finita e i loro proclami bellicosi oramai non hanno più limiti. 
Da chi, come Esposito, quello che fa fallire le aziende, implora la militarizzazione della valle, a il neo sindaco torinese, lo stecco Fassino, che dichiara che i cantieri vanno aperti "ad ogni costo" (anche col morto, immagino) oramai i temini sono chiari. 
Da domani, passato il giro dì'Italia, ed entro mercoledì i giochi si devono chiudere, costi quel che costi.
Allora ecco l'invito a chiunque possa o voglia di essereci, di ortere il proprio corpo, la propria determinazione, la proria volontà in Valle Susa, per impedire lo scempio di democrazia, legalità e futuro che questi banditi del diritto hanno programmato. 
Per fermare gli affari delle cricche dei costruttori e dei loro compari istituzionali, sulla pelle e sul futuro non solo di chi vive in quelle zone, ma di tutti. 
Fare la TAV vuol dire innanzitutto che per il profitto ogni cosa è lecita, tollerabile, possibile.
Allora forza, compagni e compagne, la battaglia è arrivata, il momento è giuto. dobbiamor esistere un  minuto più di loro, per il futuro di tutti.


Saturnino

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