TAV-Chiomonte: Quando i poteri sempre più deboli decidono di usare la forza...

La casta al completo per annunciare l'urgenza di aprire il cantiere di Chiomonte senza se e senza ma!

Schierati, come sempre dalla parte sbagliata, ma molto compatti, il governo (Bartolomeo Giachino sottosegretario alle infrastrutture), la Regione Piemonte (Barbara Bonino, assessore ai trasporti) proprio oggi nell’occhio del ciclone con lo scandalo tangenti / corruzione che ha colpito l’assessorato alla sanità ), il Comune con il sindaco uscente Chiamparino e la new entry (si fa per dire) Fassino, insieme a Confindustria, Camera di Commercio e associazioni varie. Insomma, quelli che nella torta del TAV ci mangiano alla grande da sempre e non si possono proprio permettere l’ennesima sconfitta valsusina.
Per questo hanno organizzato un incontro aperto, per spiegare quanto sia necessario l’avvio del cantiere per la TAV Torino Lione entro il 31 maggio, condizione necessaria per non “condannare l’economia del territorio e gran parte del paese” . Come se la TAV ci liberasse definitivamente dalla grave crisi economica che ha colpito la nostra regione, la nostra nazione e tutta l’Europa.. TAV LIBERA TUTTI, TAV come uscita dalla crisi, come grande soluzione a tutti i mali. I loro, certamente. I nostri? Non credo proprio.
La TAV si deve fare, e si deve fare in fretta, entro il 31 maggio, altrimenti salta tutto. Arriva forte e chiaro il segnale quando viene invocato l’intervento delle forze dell’ordine per fare rispettare la legalità (ma qualcuno dovrebbe spiegarlo anche all’assessore FERRERO cosa si intende per legalità) con “ogni mezzo possibile. E chi si mette contro la legge  lo fa sapendo che potrà subire conseguenze”.
“Che tipo di forza ci si può spingere a usare nei confronti dei manifestanti?” chiede un giornalista durante la conferenza stampa, ed ecco la risposta della Bonino: “Il problema è qual  è l’atteggiamento  dei manifestanti, perché nel momento in cui lanciano sassi da 120 Kg in testa agli operai  (120 Kg pare essere il peso totale dei sassi raccolti dopo la nottata, e non di un unico masso, sassi mai lanciati contro persone o cose ma a bloccare l’uscita dei mezzi dal tunnel, ndr)  che cercano di raggiungere i cantieri  il problema non si pone. Lo stato ha solo un compito  che è quello di difendere le persone che svolgono il loro lavoro (poco importa se lo fanno per aziende in evidente odor di mafia ndr)  facendo ciò che devono senza recare del danno a nessuno.  E non c’è nessun limite d’ingaggio rispetto a questo obiettivo perché questo obiettivo si chiama legalità  e uno stato ha l’obbligo morale oltre che fattuale di garantire la legalità sempre e la tutela e l’incolumità dei suoi cittadini in qualunque situazione. Come reagisce uno stato? Con tutti i mezzi che ci sono a disposizione”.
Tra i mezzi a disposizione ovviamente lo Stato ha centinaia di militari, poliziotti, carabinieri, persino la guardia forestale, uomini armati di scudi e manganelli e pronti a “difendere” quella versione parziale di legalità, una parola sempre più svuotata e usata per contrastare un popolo che con determinazione crescente chiede che venga riaffermato il proprio diritto: cittadini, non sudditi.
Il messaggio  è arrivato forte e chiaro, si stanno preparando a sgomberare l’area di Chiomonte oggi presidiata 24 ore su 24 da attivisti NOTAV e liberi cittadini resistenti e useranno ogni mezzo, anche la violenza. Chiomonte ben presto diventerà l’ultima fermata per la democrazia.
Ci troveranno pronti a resistere, pacificamente ma con grande determinazione. Pronti a rischiare di subire la loro violenza per difendere  i princìpi fondamentali della nostra democrazia.
Vi aspettiamo numerosi nella Libera Repubblica Democratica de La Maddalena.
Il servizio del TG3 delle 14:00


Simonetta.
Qui l’audio con l’intervento della Bonino: http://www.quotidianopiemontese.it/wp-content/uploads/2011/05/Bonino.mp3
Fonte: http://www.quotidianopiemontese.it/2011/05/27/istituzioni-e-mondo-economico-chiamano-le-forze-dellordine-per-far-partire-la-tav/

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