Cari compagni della Federazione della sinistra,..

CHIVASSO - Diversamente da altri, ho accolto quasi con sollievo il comunicato con cui la Federazione della sinistra dichiara di avere interrotto le trattative con altri partiti del centrosinistra. Mi è venuto da dire: bentornati compagni! Bentornati a fare ciò che abbiamo fatto in questi anni, dimostrando di saperlo fare neanche troppo male: il lavoro rasoterra, i banchetti, il rapporto diretto con i cittadini, il lavoro dentro e a fianco dei comitati e dell’associazionismo, nella società civile, la controinformazione attraverso il blog e le mailing list, la riflessione politica attraverso la presentazione di libri, ecc. ecc. Lì c’è un mucchio di lavoro da fare, e forse è il lavoro che nel lungo periodo risulterà maggiormente utile.

Mi sto sempre più convincendo che questa è la vera strada da battere. O, per essere più preciso:

[1] dal punto di vista pratico, il lavoro nella società civile a fianco dei suoi tanti soggetti: ne sono arrivati di nuovi a Chivasso - Libera, il comitato ciclisti, il gruppo decrescita -, il comitato ferrovia è da riunire di nuovo , e a livello regionale è appena nata l’associazione “no biomasse”, a cui si potrebbe aderire individualmente o come Centro Otelli;

[2] e da punto di vista culturale, lo studio delle nuove teorie che proprio nei comitati di cittadini si stanno diffondendo (la decrescita nella sua variante [non c’è più solo Pallante], la riflessione sui “beni comuni”, come l’acqua e il territorio, la fase attuale del capitalismo, ecc.). L’attuale dirigenza del centro-sinistra, dal PD a Rifondazione, non mi sembra ci possa dire molto su questi temi. Non ci può più dire nulla riguardo alla creazione di una forza anticapitalista. Eppure questo è, o è nuovamente, il compito principale al quale dobbiamo dedicarci. Il capitalismo nella fase attuale sta [1] distruggendo il pianeta e [2] peggiorando rapidissimamente le condizioni materiali di esistenza dei ceti che stanno in basso nella scala sociale (per rendersene basta vedere quel che sta accadendo alla Fiat, basta osservare il graduale smantellamento della sanità pubblica, ed ora anche della scuola, ecc.). Il capitalismo attuale – scusate se sono poco natalizio – farà morire tutti noi di fame o di malattie prodotte dall’ambiente divenuto altamente patogeno. Per questo bisogna cercare strade nuove, diverse da quelle percorse dagli attuali gruppi dirigenti dei partiti del centro-sinistra. Non essere contro questi partiti, ma diversi. Non nel senso di una qualche presunta diversità nel senso di superiorità: per l’amor del cielo. Diversi semplicemente nel senso che – faticosamente e umilmente - cerchiamo strade nuove. Rifondazione ha un vantaggio: probabilmente è il partito già più aperto ai temi nuovi che ho elencato sopra, e a Chivasso ancora più che altrove.

Però mi rendo anche conto che a Chivasso c’è un compito che ci riguarda: sconfiggere la destra, rimuoverla dall’Amministrazione comunale. Anche se la destra fosse uguale alla sinistra (il che non è), l’alternanza fa bene alla democrazia. L’anno prossimo saranno 14 anni che la destra governa Chivasso. Altri 5 e diventa un “regime”, quantomeno nel significato debole del termine: avrà messo tali radici nella macchina comunale e nella società chivassese da renderla o inamovibile oppure, anche se un giorno sconfitta, capace di ostacolare con forza l’azione di una amministrazione di centro-sinistra. Anche solo per questa ragione è giusto fare tutto il possibile per estrometterla dal governo del Comune.

Come conciliare questi due compiti o obiettivi? Non lo so. Ci penso e ci ripenso. Non ho alcuna certezza. Come al solito, ho soprattutto dei dubbi. Tuttavia sottopongo al vostro giudizio una soluzione:

1) da una parte, abbandonare i tavoli di negoziato con i partiti chivassesi, non presentarsi alle elezioni, e buttarsi a lavorare nella società civile. Affiancare i comitati ambientalisti, la associazioni che operano per la legalità e la democrazia, i gruppi che fanno cultura senza vendersi all’Amministrazione, le associazioni giovanili, e così via. Del resto, il lavoro nella società civile lo abbiamo sempre fatto, basta continuare. Per non fare che qualche esempio: chi, se non Rifondazione, a Chivasso ha lanciato la reazione alla strada del Mauriziano, alla persecuzione di Stato della Englaro, alla legge bavaglio, all’estromissione di Capula dal Teatrino civico? Chi ha sostenuto il Comitato ferrovia? Chi ha avviato a Chivasso la raccolta firme per l’acqua pubblica? Chi ha preso contatti con Libera e la sostiene in termini concreti? Lavorare nella società civile e spiegare ai cittadini la ragione per cui lo facciamo: penso che riusciremo a farci capire.


2) dall’altra, dare indicazione di voto contro la destra. Quindi per il centro-sinistra. Quale che sia il candidato sindaco. Al più, potremmo pensare di dare indicazione di voto per qualcuno, lista o persona, che riteniamo più vicina a noi. E’ anche il solo modo per evitare di farci accusare (a torto) di avere rifatto vincere la destra, se questo avverrà.

Una sola aggiunta. Non sto affatto dicendo che non bisogna lavorare con il centrosinistra. Credo anzi che bisogna farlo ogni volta che è possibile, come abbiamo sempre fatto. Non ha alcun senso litigare con il centrosinistra. Noi non siamo contro il centrosinistra. Semplicemente, esploriamo altre strade, radicalmente diverse. Collaborare con loro ogni volta (lo ripeto, ogni volta) che è possibile sì, cercare di ricostituire uno schieramento con loro no: dal mio punto di vista non è questo l’obiettivo strategico da perseguire. Personalmente, collaboro regolarmente con alcuni consiglieri comunali di minoranza, e cerco di farlo seriamente e lealmente: e per me va bene così. Poi, tornato a casa, coltivo il gruppo della decrescita: non ci vedo contraddizione perché distinguo i due piani. Sono due livelli entrambi necessari. Mi guardo bene dal pensare che uno sia più nobile dell’altro: sono distinti.
Presa dalle trattative, da mesi Rifondazione è quasi scomparsa dalle piazze e dalle strade di Chivasso, cioè ha perso temporaneamente la sua caratteristica migliore: che ci guadagna?
Carlo Tarpone.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma chi è questo Carlo Tarpone? Chi crede di essere? L'ennesimo padreterno che fa lezione alla sinistra e le spiega quello che deve fare? Ma mi facci il piacere, mi facci.

Spartako. ha detto...

Carlo Tarpone ha ragione nel dire che ci sono cose piu' importanti da fare che stare a scornarsi su candidati a sindaco sempre piu' collocati al "centro" e con dei programmi alquanto sbiaditi. In particolare con la fase politica che si è aperta negli ultimi mesi, con la ripresa delle lotte studentesche contro il dl Gelmini, le lotte dei precari e la risposta operaia sotto attacco del bullo in pullover nero Marchionne (che tanto piace ad ampi settori del Pd),è vero che ci sarebbe tanto spazio "a sinistra", partendo pero' dalle iniziative dal basso, anche a livello locale. Ha ragione nel sostenere che la Federazione della Sinistra potrebbe ripartire proprio da lì, del resto da un paio d'anni siamo gli extraparlamentari del terzo millenio a tutti gli effetti. Grazie in primo luogo ai nostri errori ed alle manie di protagonismo di qualche leader in cerca di carriera a tutti i costi, la sinistra italiana non è mai stata cosi' debole e frammentata. In particolare per Rifondazione/FdS la situazione si è ulteriormente precarizzata dal momento che è praticamente uscita dal grande giro dei media nazionali: da un paio di decenni se non sei in televisione non esisti, e noi in televisione ci siamo quasi mai... Da queste consoderazioni molto terra-terra secondo me è necessario ripartire, con i piedi ben piantati nella palude sociale che si è creata, dove non sempre si profilano come soluzione dei problemi delle proposte a respiro collettivo, ma sempre piu' spesso chi subisce gli effetti della crisi, tenta di reperire delle soluzioni individuali, amplificando quella solitudine sociale che è il vero cancro di queti tempi. Che cosa c'entra Chivasso in questi ragionamenti? Ci entra perchè Chivasso è s/governata da una quindicina d'anni dalla destra e forse anche una manciata di voti (5 anni fa il candidato del centrosinistra Cambursano perse per 104 voti...)potrebbero determinare un risultato piuttosto che un altro.
In primo luogo per questa considerazione sarebbe meglio che la Federazione della Sinistra, pur nella sua attuale debolezza a livello locale, si presentasse alle elezioni con il centrosinsitra. Forse i nuovi dirigenti del locale Pd hanno tentato di chiudere la partita anzitempo. Qualcuno sembra addirittura opportunisticamente soddisfatto, forse per raggranellare qualche voto in piu',che nessuna lista con la Falcemartello sia presente sulle schede elettorali. E oltre alla FdS potrebbe non essere della partita anche l'Italia dei Valori, praticamente estromessa in modo frettoloso perchè non si sarebbe piegata ai diktat del Pd sulla scelta del caniddato a Sindaco. Su tutto aleggia ancora lo spettro di quella invenzione di Prodiana memoria che sono le elezioni primarie di coalizione, frettolosamente rimesse nel cassetto da una sprovveduta dirigenza del Pde chivassese.
Questa è lo stato dell'arte nei dintorni della sinistra. A finire nel "cul de sac" tanto per cambiare siamo stati noi della FdS, ma quasta volta ci siamo finiti volentieri, visto che non abbiamo elemosinato niete a nessuno, convinti che l'unica scelta per uscire dalle secche sarebbe stata l'indizione delle primarie di coalizione. E la rispostaall'amico Carlo Tarpone? Alla prossima puntata...
Spartako.