Una cava a Saluggia?
Nel 2008 lo “Studio geologico tecnico ambientale” del dottor Andrea Valente Arnaldi ha elaborato per la Società Italhousing di Borgomanero un “Progetto di attività estrattiva consistente nella realizzazione di una cava (circa m3 300.000) di ghiaia e sabbia da eseguirsi in Comune di Saluggia (VC) località Cascina S. Emiliano” .
Questi dati si trovano sul sito internet dello studio medesimo (www.geostudiovalente.com). Al momento non risulta che il progetto sia stato presentato al Comune di Saluggia, anche se in paese corrono voci di acquisto di terreni da destinarsi all’apertura di una cava. Va notato che il dottor Valente fa parte dal 2009 della commissione edilizia dello stesso Comune di Saluggia, come si può leggere nei verbali delle sedute della commissione (http://www.comune.saluggia.vc.it/pubblicazioni/pubfile_4ba21f6f0e599.pdf).
Non è un segreto, naturalmente, e non c’è alcuna ragione che lo sia. Il professionista elenca questo incarico nel curriculum vitae pubblicato sul sito del suo studio: “Membro della Commissione Edilizia (esperto in geologia ed ambiente) dei Comuni di Sanremo (IM) dall’anno 2009, Cuceglio (TO) dall’anno 2008, Feletto (TO) dall’anno 2009 e Saluggia (VC) dall’anno 2009”. Tuttavia, se il progetto di cava venisse presentato al Comune, ci troveremmo di fronte – per dirla alla buona - ad un “conflitto di interessi”? Una situazione in cui il professionista è, in qualche modo, al tempo stesso controllore e controllato? Vale a dire: autore di un progetto di cava per l’apertura della quale si chiede l’autorizzazione al Comune, e nel contempo membro di un organismo di controllo del Comune medesimo?
Come si ricava dal suo sito, quello di Valente Arnaldi è uno studio grande e prestigioso. La sua attività si svolge soprattutto in una vasta area tra la Provincia di Imperia e le province piemontesi. Il titolare è membro del Comitato Tecnico Urbanistico Provinciale della Provincia di Imperia fin dall’anno 1998.
Ma lo studio presta la sua opera in tutto il territorio nazionale. Il sito esibisce un elenco di committenti importanti: dall’Ansaldo di Genova all’Italferr di Roma, dal Ministero della Difesa a Telecom, da Autostrada dei Fiori alle ASL (tra cui Chivasso), dall’Università e dal Politecnico di Torino a regioni (Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta) e province (Imperia, Torino, Vercelli), fino a numerosi comuni liguri e piemontesi (da Torino a Tronzano a Livorno Ferraris). E quest’anno ha ottenuto un incarico di Assistente Governativo del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Perché un professionista di tale livello dedica una parte del suo tempo prezioso alla Commissione edilizia della piccola Saluggia? In realtà, egli è di casa a Saluggia. Da anni infatti lavora per Sorin e Sogin: nell’ultimo decennio ha svolto almeno una decina di prestazioni professionali per le due società. Insomma, una parte non esigua dei suoi interessi professionali si concentra nel piccolo centro del basso Vercellese.
Ci siamo chiesti se a Saluggia lo studio Valente potrebbe venirsi a trovare nella doppia veste di controllore e controllato. La stessa domanda potremmo farla riguardo alla sua attività nella Provincia di Torino, dove lo studio ha già operato nel settore delle cave ad esempio nel 2005 a Verolengo e nel 2006 a Castiglione. La normativa regionale (LR 44 / 2000, artt. 31 e 32 http://arianna.consiglioregionale.piemonte.it/base/coord/c2000044.html) prescrive che, quando gli viene chiesta l’autorizzazione ad aprire una cava, il Comune interessato deve ottenere a sua volta l'autorizzazione alla Provincia.
E la Provincia si avvale a sua volta del parere della "Conferenza di servizi per l'istruttoria delle autorizzazioni in materia di cave e torbiere”. Ora, il dottor Valente è stato da poco nominato dalla Provincia di Torino “Membro esperto in geologia e giacimenti” proprio in questa Conferenza. Lasciamo per ora da parte la finezza di un’amministrazione provinciale che nomina un progettista di cave in un organismo che si occupa proprio di autorizzare la coltivazione di cave. La domanda è: se lo studio Valente elaborasse un progetto di cava nel territorio di un Comune della Provincia di Torino, verrebbe a trovarsi contemporaneamente nella condizione di controllore e controllato?
Piero Meaglia
(da "La Voce del Canavese", 17 maggio 2010
2 commenti:
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