E’ in arrivo la «manovra», delicato termine usato per indicare la «macelleria sociale» incombente: tagli a tutto, pensioni, stipendi, blocco delle assunzioni, liquidazioni, ecc. Ma – rassicura il ministro Calderoli - anche ai membri del parlamento sarà ridotto lo stipendio. Di quanto? Del 5%. Spiccioli. Una presa in giro.
Se un senatore come Fluttero può essere presente a Chivasso il lunedì, vuol dire che a Roma lavora solo 4 giorni invece di 5, e quindi dovrebbe ridursi lo stipendio del 20%. E se riesce ad essere a Chivasso anche il venerdì, allora dovrebbe ridurselo del 40%. Quanto al sindaco Matola, potrebbe tagliarsi lo stipendio – con la motosega - in proporzione ai magri risultati raggiunti dalla sua amministrazione in questi quattro anni.
Delle promesse fatte nel 2006, almeno la metà non sono state mantenute: quindi dovrebbe dimezzarsi lo stipendio. Basta scorrere le sue leggendarie «Linee programmatiche. Mandato amministrativo 2006-2011».
Mancano ancora dieci mesi alle elezioni del marzo 2011, quando si ripresenterà candidato sindaco. Potrebbe allora proporre un patto ai chivassesi. Se nel marzo prossimo non avrà compiuto almeno metà delle realizzazioni promesse, restituirà al Comune metà dei quattrini percepiti nei suoi cinque anni da sindaco.
Leggiamo a p. 1: «Chivasso è cresciuta…oggi è centro del suo territorio: ha saputo riproporsi…come “capitale del Basso Canavese e del Chivassese”…possiamo considerarla il motore di quel territorio. Chivasso è oggi in espansione ed ha nuovamente una prospettiva». Oggi queste parole fanno ridere. Quali prospettive? La direzione dell’ASL è finita a Ivrea, l’ospedale resta sottodimensionato, la metropolitana leggera o pesante arriverà solo a Settimo, la stazione ferroviaria perderà fermate, Canavese Sviluppo non ha sviluppato nulla tranne le spese, ecc. Tecnologie e servizi per il cittadino,
p. 14: «Potenzieremo la rete telematica di comunicazione del Comune per rendere sempre più capillare l’informazione sulla attività amministrative»: allora perché sul sito del Comune la pubblicazione delle delibere di giunta è ferma al 26 febbraio? E perché le determine continuano a non venire pubblicate integralmente? Orti per anziani, p. 10: oltre a quelli del Canale Cavour «orti comunali saranno realizzati anche nelle zone ovest e nord di Chivasso». Dove sono questi orti? Teleriscaldamento, p. 13: «vogliano continuare ad incentivare questa nuova tecnologia pulita al servizio dell’ambiente chivassese in maniera che possa coniugare basso inquinamento e convenienza economica». Caro Matola, a che punto è il teleriscaldamento? A che punto è il «basso inquinamento»? Piste ciclabili e riqualificazione delle sponde dell’Orco,
p. 13: «Intendiamo realizzare una pista ciclabile che colleghi…l’area del Torrente Orco con il Parco Fluviale del Po» ed inoltre «vogliano promuovere la creazione, per la zona Rivoira del Torrente Orco…di una riserva di pesca e promuovere la relativa ripopolazione ittica». Sì, buonanotte! Nella zona dell’Orco l’unica «realizzazione» in vista è il cosiddetto Orcobeach dell’assessore Scoppettone, cioè un business privato di un amministratore pubblico.
A p. 15 il sindaco promette anche «la messa in sicurezza del cavalcavia di Via Foglizzo tramite la realizzazione dei marciapiedi». Dove sono questi marciapiedi? E, addirittura «il miglioramento della fruibilità della passerella di via Paleologi», espressione che non si sa nemmeno cosa voglia dire: l’installazione di un argano per tirare su gli anziani?
E, infine, l’ultimo spot, ovvero l’ultima grande balla a p. 14: «Si dovranno nei prossimi anni garantire i servizi primari (scuole, asili infantili, aree gioco attrezzate, parchi e verde pubblico, ecc.) alle nuove aree abitative». Allora, caro Matola, sei d’accordo? Se all’inizio del 2010 non avrai mantenuto almeno la metà di queste promesse, restituirai alle casse comunali la metà dello stipendio che complessivamente hai intascato nei tuoi cinque anni da sindaco?
Se un senatore come Fluttero può essere presente a Chivasso il lunedì, vuol dire che a Roma lavora solo 4 giorni invece di 5, e quindi dovrebbe ridursi lo stipendio del 20%. E se riesce ad essere a Chivasso anche il venerdì, allora dovrebbe ridurselo del 40%. Quanto al sindaco Matola, potrebbe tagliarsi lo stipendio – con la motosega - in proporzione ai magri risultati raggiunti dalla sua amministrazione in questi quattro anni.
Delle promesse fatte nel 2006, almeno la metà non sono state mantenute: quindi dovrebbe dimezzarsi lo stipendio. Basta scorrere le sue leggendarie «Linee programmatiche. Mandato amministrativo 2006-2011».
Mancano ancora dieci mesi alle elezioni del marzo 2011, quando si ripresenterà candidato sindaco. Potrebbe allora proporre un patto ai chivassesi. Se nel marzo prossimo non avrà compiuto almeno metà delle realizzazioni promesse, restituirà al Comune metà dei quattrini percepiti nei suoi cinque anni da sindaco.
Leggiamo a p. 1: «Chivasso è cresciuta…oggi è centro del suo territorio: ha saputo riproporsi…come “capitale del Basso Canavese e del Chivassese”…possiamo considerarla il motore di quel territorio. Chivasso è oggi in espansione ed ha nuovamente una prospettiva». Oggi queste parole fanno ridere. Quali prospettive? La direzione dell’ASL è finita a Ivrea, l’ospedale resta sottodimensionato, la metropolitana leggera o pesante arriverà solo a Settimo, la stazione ferroviaria perderà fermate, Canavese Sviluppo non ha sviluppato nulla tranne le spese, ecc. Tecnologie e servizi per il cittadino,
p. 14: «Potenzieremo la rete telematica di comunicazione del Comune per rendere sempre più capillare l’informazione sulla attività amministrative»: allora perché sul sito del Comune la pubblicazione delle delibere di giunta è ferma al 26 febbraio? E perché le determine continuano a non venire pubblicate integralmente? Orti per anziani, p. 10: oltre a quelli del Canale Cavour «orti comunali saranno realizzati anche nelle zone ovest e nord di Chivasso». Dove sono questi orti? Teleriscaldamento, p. 13: «vogliano continuare ad incentivare questa nuova tecnologia pulita al servizio dell’ambiente chivassese in maniera che possa coniugare basso inquinamento e convenienza economica». Caro Matola, a che punto è il teleriscaldamento? A che punto è il «basso inquinamento»? Piste ciclabili e riqualificazione delle sponde dell’Orco,
p. 13: «Intendiamo realizzare una pista ciclabile che colleghi…l’area del Torrente Orco con il Parco Fluviale del Po» ed inoltre «vogliano promuovere la creazione, per la zona Rivoira del Torrente Orco…di una riserva di pesca e promuovere la relativa ripopolazione ittica». Sì, buonanotte! Nella zona dell’Orco l’unica «realizzazione» in vista è il cosiddetto Orcobeach dell’assessore Scoppettone, cioè un business privato di un amministratore pubblico.
A p. 15 il sindaco promette anche «la messa in sicurezza del cavalcavia di Via Foglizzo tramite la realizzazione dei marciapiedi». Dove sono questi marciapiedi? E, addirittura «il miglioramento della fruibilità della passerella di via Paleologi», espressione che non si sa nemmeno cosa voglia dire: l’installazione di un argano per tirare su gli anziani?
E, infine, l’ultimo spot, ovvero l’ultima grande balla a p. 14: «Si dovranno nei prossimi anni garantire i servizi primari (scuole, asili infantili, aree gioco attrezzate, parchi e verde pubblico, ecc.) alle nuove aree abitative». Allora, caro Matola, sei d’accordo? Se all’inizio del 2010 non avrai mantenuto almeno la metà di queste promesse, restituirai alle casse comunali la metà dello stipendio che complessivamente hai intascato nei tuoi cinque anni da sindaco?
Piero Meaglia.
5 commenti:
allora, ma cosa si teme: chi è che affitta sti locali sotto alla periferia?
Quanto è cpostato questo spot, complice l'esponente del centro sinistra, GIUSEPPE BUSSO?
Chiuso tra gli applausi l’anno accademico dell’UniTre
di Annarita Scalvenzo
Un lungo e caloroso applauso, che tutti gli iscritti hanno rivolto a loro stessi, ha concluso la cerimonia di chiusura del XXVII anno accademico dell’Unitre, svoltasi nel pomeriggio di sabato scorso al Teatrino Civico.
A portare il suo saluto, la preside Angioletta Soria, che ha voluto ringraziare in special modo i docenti, soprattutto quelli dei laboratori, staff tecnico e segreteria, che consentono fattivamente l’organizzazione e lo svolgimento delle lezioni. Ha poi elogiato la mostra di lavori artistici allestita presso la Chiesa di Santa Maria degli Angeli, dove sono stati esposti, «Manufatti che denotano tutta la passione di chi frequenta i laboratori e la bravura dei docenti».
Il sindaco Bruno Matola, intervenuto insieme all’Assessore all’Istruzione, Gianfranco Scopettone, ha ringraziato di cuore tutto lo staff organizzativo dell’Unitre, e ha sottolineato come i programmi e gli avvisi delle gite, affissi nel corso dell’anno all’ingresso del Teatrino che ospita le lezioni, siano una presenza tangibile dell’attività dell’Unitre, attività che non può che essere molto gradita ad un Sindaco.
Matola ha poi voluto sottolineare il recupero del valore e della cultura del tempo, «Forse così riusciremmo tutti ad essere più sereni» ha detto il Sindaco, privilegiando lo stare insieme e le amicizie.
Il presidente dell’Unitre, Beppe Busso, ha ringraziato il Sindaco per i servizi che l’Amministrazione mette a disposizione dell’Associazione: il Teatrino Civico per le lezioni in uso gratuito e la sede del Foro Boario con un affitto irrisorio. Busso ha poi illustrato la nuova iniziativa che l’Unitre promuove a favore di tutta la città, il “Circolo di lettura”, attivato in collaborazione con la Pro Chivasso l’Agricola, che ha messo a disposizione la sede dove si svolgeranno gli incontri, la Fondazione Novecento e l’Amministrazione comunale.
Dopo un primo test estivo, con incontri venerdì 11 e 23 giugno e venerdì 2 luglio, il progetto partirà a pieno ritmo in autunno, con un paio di appuntamenti al mese di incontri con l’autore.
Infine, come ogni anno, sono poi stati premiati gli iscritti ai corsi con 5, 10, 15, 20 e 25 anni di anzianità. Il diploma per il cinque anni è andato a Pier Giuseppe Bonfante, Maria Grazia canuto, Teresa Carpignano, Sonia Cavallin, Maria Gisondi, Aminto Greco, Fiorella Gubbioni, Rachele Guzzo, Maddalena Marengo e Andrea Zeppegno, per i dieci anni a Teresa Bergoglio, Linda Fantuz Careggio, Anna Maria Fossati, Maria Margarita, Maria Travaglianti; per i 15 anni ad Angela Bogliano, Gioachina Borzellino, Giovanni Bozzola, Anna Camiadi, renata Cena, Gaetana Famiani, Luciana Gillio Tos, Piera Liffredo, Vera Martini, Maria Vittoria Nicola, Emma Pallaro, Mariella Pastore, Giovanna Viana; per i 20 anni ad Alba Bai, Clotilde Bersano, Luciana Moda; infine, per i 25 anni di anzianità a Luciana Bretto, Maria Luisa Calvo, Elvia Clara, Teresa Torrero, Fernanda Tridello in Samartinaro.
A Chivasso Matola e soci vanno avanti con l'aiuto degli uomini di cultura di centrosinistra.
Loro non son convinti che Matola non faccia bene, anzi pensano che sia un illuminato, non importa che amministri male, censuri, insomma sia pericoloso, l'importante è che faccia mantenere in piedi LA CASTA UNI3-Lezioni di Politica-Faberteater-Fondazione900
ma non è che il locale sia di....
no, non ci posso credere!!!!!!!!!!!
proprio lui!!!!!!!!!
addirittura!!!!!!!
e no no no no no no no,
certe cose non si fanno
Caro anonimo, se ti riferisci al locale commerciale all'angolo tra Via Regis e Via Caduti della Libertà, è di proprietà di mia madre, che lo ha regolarmente affittato. Se non sei convinto, puoi rivolgerti all'amministratore del condominio.
piero meaglia
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