E' illegittima l'applicazione dell'IVA sulla tassa rifiuti...diffida della

Una tassa illegittima dovrà essere rimborsata ai cittadini. E' questo il risultato importante  di  una campagna di mobilitazione portata avanti dalla Federconsumatori che ha chiesto la piena applicazione  di una sentenza della Corte Costituzionale n° 238 del 24/07/09 che ha ritenuto illegittima l'applicazione dell'IVA sulla TIA (Tariffa di Igiene Ambientale) da quando è stata istituita.

Ieri l'associazione presieduta da Rosario Trefiletti, ha inviato delle lettere di diffida alle aziende per la nettezza urbana di numerosi importanti Comuni.
In particolare, le  richieste avanzate riguardano l'immediata cessazione dell'applicazione dell'IVA sulle fatture  e la restituzione agli utenti delle somme indebitamente versate finora per l'applicazione dell'IVA. 
 
Federconsumatori, in un comunicato annuncia, in assenza di un riscontro da parte delle aziende, prenderanno il via le azioni inibitorie (ai sensi degli artt. 139 e 140 D.Lgs. 206/2005)”.  Vengono sollecitati il Governo e il Parlamento perché intervengano con un emendamento, da inserire nel decreto sugli Enti Locali, che preveda la sospensione del pagamento dell'IVA sulla TIA e il rimborso per i cittadini aventi diritto.

“Le Istituzioni, infatti, non possono trascurare oltre le legittime aspettative ed i diritti di milioni di famiglie che hanno pagato e continuano a pagare una tassa non dovuta” - afferma Mauro Zanini, Vice Presidente Federconsumatori.    Sono ben 1193 i Comuni italiani coinvolti, per un totale di oltre 6 milioni di famiglie interessate. “Per fare un esempio- afferma il comunicato- una famiglia che paga 250 Euro all'anno di TIA, dovrà ottenere un rimborso pari a 25 Euro l'anno, da moltiplicare per il numero di anni in cui si è pagata la TIA.”   Mentre continua l'iniziativa di mobilitazione avviata in tutti i territori interessati, Federconsumatori invita “ i cittadini  aventi diritto a rivolgersi presso gli sportelli  della Associazione per la compilazione della domanda di restituzione per gli anni passati e di diffida dall'addebito dell'IVA del 10% sulle future bollette.

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