Aggregare....


Riceviamo & pubblichiamo.  

AGGREGARE LA SINISTRA,BATTERE LA DESTRA.
La sinistra si è, in questi anni, sempre più frammentata, arrivando a sparire dalle assemblee elettive nazionali ed europea. Il bisogno di unità, di riaggregazione viene vissuto come l' aspetto forse più importante da tutte quelle persone che hanno continuato a sostenere anche elettoralmente le diverse formazioni della sinistra. Si tratta di quel “ popolo della sinistra”, di quella sinistra diffusa nella società, che sempre meno sopporta, giustamente, il continuo ripetersi di scissioni, il reiterato dividersi spaccando il capello in quattro, invece di cercare un' unità di azione sui temi forti che contraddistinguono un agire di sinistra.
La nascente Federazione della Sinistra tenta di intraprendere un cammino che porti ad un soggetto politico che sia in grado di mantenere al centro della sua azione questi temi forti, lasciando da parte qualsiasi questione che porti alla divisione, non condivisa da tutti coloro che danno vita alla Federazione stessa. Questi sono i cosiddetti “soci fondatori”: Rifondazione Comunista, il Partito dei Comunisti Italiani, l' associazione Socialismo 2000, e l' associazione Lavoro e Solidarietà, collegata quest' ultima ad un' area programmatica della CGIL, Lavoro e Società. Questi soci fondatori hanno dato il via in questi mesi al processo costituente della Federazione della Sinistra, che si concluderà a fine 2010 con il congresso fondativo. L' obiettivo è creare un soggetto , non un partito in senso stretto, che consenta a quella sinistra diffusa citata prima di trovare in esso una sede in cui poter esercitare la politica in modo attivo, superando il momento della delega. Il modello è quello della FLM, il sindacato unitario dei metalmeccanici degli anni settanta. La FLM fu l' unico caso che dall' unione di tre sindacati nacque un sindacato i cui iscritti erano maggiori della somma degli iscritti dei tre. Aderirono ad esso lavoratori che non avevano, e non avrebbero mai preso, la tessera di nessuno dei tre sindacati confederali dei metalmeccanici. Per questo si è scelto un percorso non breve-un anno-per arrivare alla nascita formale della Federazione, affinchè lo statuto e il programma presentati in bozza all' assemblea nazionale del 5 dicembre a Roma possano essere modificati da tutti coloro che riterranno che valga la pena impegnarsi all' interno di questo progetto politico.
La misura del successo, o dell' insuccesso, della Federazione della Sinistra sarà data proprio da quanto questo accadrà nella realtà, nei fatti. Da quanto, cioè, essa sarà considerata utile socialmente.
Si parte da due discrimini: opposizione ai poteri forti e opposizione al bipolarismo. Il primo si può tradurre nella volontà di non adeguarsi supinamente ai dettati di Vaticano e Confindustria ovvero, in positivo, laicità dello Stato e alternativa di sistema ad un capitalismo che sta rivelando in questi ultimi anni tutta la sua crisi, crisi che vuole scaricare sui lavoratori, colpendo i loro salari e le loro condizioni di vita.
Il secondo deriva dalla sostanziale uniformità di visione politica esistente tra i due poli, in buona sostanza tra PD e PDL. Uniformità che si traduce spesso in convergenze bipartisan. Si pensi, per esempio, al coro pro TAV sulla Torino-Lione e in, più in generale, sulle grandi opere. Oppure al voto trasversale contrario alla legge sulle de-localizzazioni industriali, legge presentata dalla Federazione della Sinistra nell' ultimo Consiglio Regionale del Piemonte, voto che ha unito PD, PDL e Lega Nord.
Con questo non si vuole certo dire che i due poli sono uguali. Per restare in Piemonte, Cota e Bresso non sono la stessa cosa. Affermare questo vorrebbe dire essere vittima di cecità ed infantilismo politico. Questa destra è pericolosa per il Paese e penso che si sia visto bene in questi due anni. Per questo è necessario costruire le alleanze più ampie per tentare di batterla.
Nella nostra regione si è riuscito a costruire un' intesa elettorale di questo tipo, di cui fa parte anche la Federazione della Sinistra. Un’intesa che risponde a due esigenze fondamentali.
Innanzi tutto definisce un fronte democratico, il più ampio possibile, in grado di contrastare la pericolosissima candidatura alla Presidenza di Cota.
In secondo luogo risponde all’esigenza di portare i punti programmatici della Federazione della Sinistra in Consiglio Regionale. La Federazione della Sinistra infatti non sottoscriverà il programma di Bresso. Non farà dunque parte dell’eventuale giunta da lei presieduta e si impegnerà al contrario in una campagna elettorale tutta caratterizzata sui propri contenuti: legge contro le delocalizzazioni, reddito minimo sociale, rafforzamento della sanità pubblica, contrarietà al nucleare, piano per il rafforzamento del trasporto locale e dei pendolari, contrarietà alla Tav e alle grandi opere inutili e dannose.
Un accordo chiaro, alla luce del sole, senza pasticci, fatto prendendo atto di avere un programma diverso da quello messo a punto da Bresso, con l’obiettivo di impedire che la Lega conquisti il Piemonte e contemporaneamente di avere più sinistra in Consiglio regionale.
Un voto alla Federazione della Sinistra è perciò un voto che vale doppio.
Contribuisce ad allargare il fronte elettorale contro la destra e allo stesso tempo porta in Consiglio regionale dei consiglieri che, non avendo alcun vincolo di programma con il centro sinistra, sosterranno i contenuti della Federazione della Sinistra.
Mario Cena.

8 commenti:

Red brother ha detto...

In psichiatria quello che la Federazione della sinistra fa si chiama schizofrenia.

Red e basta. ha detto...

Forse ti hanno curato male, prova a cambiare psichiatra...
Red e basta.

Red brother ha detto...

Mi hanno curato cosìmale che ormai ho paranoie continue e non riesco più a credere alle bugie dei Rifondaroli, che faticano un po' a staccarsi dalle poche sedie che hanno ancora. Presto avranno un bel posto in prima classe sui treni ad alta velocità.
Il mario Cena che ha sritto l'articolo è il Mario Cena che sarà il candidato della Federazione della Sinistra in Regione?

Anonimo ha detto...

Aggregare la sinistra ok, ma per fare che?? Opposizione a questo, opposizione a quello, opposizione a quell'altro ma...non sarebbe ora di lasciare le pulsioni adolescenziali e cominciare a proporre qualche cosa per governare? Fare antagonismo e contemporaneamente governare mi sembra una bella dicotomia. Sono anni che la sinistra italiana su questo punto è completamente incapace di emanciparsi. Se ci riuscite voi auguri.
don bairo

Red brother ha detto...

Per fare che? Mantenere privilegi.
Mantenere una classe politica che parla di politica esclusivamente come strategia e sedie, a nessuno importa un fico secco la società civile. Così facendo si lascia spazio al populismo di Di Pietro e a quello della destra estrema. Compagni la sinistra è svenduta in nome di qualche stipendi d'oro e un po' di riconoscimento ai politicanti che al di fuori della politica non contano nulla, sarebbero inesistenti.
Basta con i pistolotti della paura della destra, della Lega, di Berlusconi da troppo con queste motivazioni ci hanno fregato per troppo tempo. Per fortuna non fregano i comitati i no tav insomma la società civile. Tornate in piazza, nei luoghi di lavoro, nei luoghi della cultura. Ascoltate e dialogate. Invece di chiedere voti e fare alleanze puramente elettorali. Anche i 4 gatti chivassesi della sinistra, da Via Momo a via Paleologi.
Red Brother

Red e basta ha detto...

L'individualismo anarchico che sprizza dalle parole di Red Brorter non ha mai portato da nessuna parte. Solo con un progetto copllettivo si possono cambiare le cose, e se hai un piede nelle istituzioni meglio ancora. Ma quand'è che si ctresce un po?
Red e basta

Red e basta ha detto...

L'individualismo anarchico che sprizza dalle parole di Red Brorter non ha mai portato da nessuna parte. Solo con un progetto copllettivo si possono cambiare le cose, e se hai un piede nelle istituzioni meglio ancora. Ma quand'è che si ctresce un po?
Red e basta

Red Brother ha detto...

Ecco il vetero comunismo uscire e dire "l'individualismo anarchico" non ha mai portato a nulla.
E' sotto gli occhi di tutti dove ha portato il neo o post comunismo.
Che conta palle che siete, su che forse ce la fate a ottenere quel 3% che vi serve per piazzare qualcuno dei vs per avere ancora un po' di "potere" di svendere un'altra volta i movimenti le lotte della base come avete fatto con i social forum dopo genova