Dopo piazza del Duomo...


Dopo l’incidente occorso a Berlusconi ieri in Piazza del Duomo a Milano la quasi totalità delle forze politiche, o almeno quelle che riescono ad arrivare in TV, si sono affrettate ad esprimere solidarietà al Presidente del Consiglio. Di Pietro è stato lapidato per avere detto quello che i sepolcri imbiancati del Centrosinistra hanno detto fino ad un momento prima dell’incidente. Comunque, solidarietà al capo del governo. D’accordo. Ma, dopo la solidarietà, non sarebbe meglio che i partiti del centrosinistra cominciassero, e in fretta, a pensare a cosa potrebbe accadere ora? A come la destra potrebbe sfruttare l’episodio?

Ma prima vorrei fare una precisazione. In Piazza del Duomo è stato ostacolato l’esercizio dell’art. 21, che garantisce a tutti “il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni mezzo di diffusione”. Questo diritto deve essere garantito a Berlusconi, ma deve essere riconosciuto anche a coloro che lo criticano e che egli quotidianamente attacca e a che probabilmente preferirebbe che tacessero, nelle piazze, sui giornali, in TV, nella rete, nei tribunali, ecc. Il punto non è la solidarietà a Berlusconi o a chiunque altro ma la difesa dell’art. 21, a vantaggio di Berlusconi come ai suoi oppositori. A Chivasso abbiamo raccolto firme per l’art. 21, non per esprimere solidarietà al Teatro a canone.

Ma veniamo al dopo, a quello che potrebbe accadere “dopo Piazza del Duomo”, e che sintetizzo con una espressione: altri passi avanti verso una gestione sempre più autoritaria del potere.

1) Si è subito detto che la guardia del corpo ha fallito. Quindi ci si può aspettare che verrà rafforzata, e che chi si avvicinerà a Berlusconi con atteggiamento giudicato sospetto verrà “allontanato” senza tanti complimenti, o magari fermato per accertamenti.

2) si è detto che forse l’uomo che ha lanciato l’oggetto prima si trovasse in un gruppo di persone che contestavano Berlusconi: per chi vorrà andare a “manifestare il proprio pensiero” al passaggio di Berlusconi sarà più difficile farlo.

3) I cattivissimi per definizione – anarchici, frequentatori dei centri sociali – considerati antiberlusconiani arrabbiati saranno tenuti d’occhio più di prima, i loro spazi verranno ristretti, gli sgomberi si intensificheranno;

4) si è subito parlato di “cattivi maestri”: giornalisti della stampa e delle TV che si permettono di criticare Berlusconi. Oggi il finiano Bocchino (che sarebbe la destra “liberale” e “democratica”) ha subito fatto riferimento a “certe trasmissioni televisive”: si cercherà di intimorire i Santoro, i Travaglio, ecc. Il loro lavoro diventerà più difficile, se va bene, e se va male subiranno anche loro un “editto bulgaro”, o bielorusso.

5) I “viola”, tornati da Roma con un po’ più di ottimismo e qualche speranza, subiranno l’isolamento della sinistra timorata perché troppo “antiberlusconiani”: fine del movimento “viola”?;

6) cattivo maestro è sicuramente Di Pietro: la destra aumenterà la pressione sulla sinistra moderata perché se ne liberi, perché rompa i rapporti con lui, e troverà buone sponde all’interno delle medesima;

7) cattivi maestri sono anche i magistrati, o meglio ispiratori della “campagna d’odio” contro il premier. Oggi il CSM doveva discutere esaminare il cosiddetto “processo breve”. Invece la discussione è stata rinviata, perché il consigliere Anedda è intervenuto sull’episodio di Piazza del Duomo e ha citato con nome e cognome i magistrati Spataro e Ingroia, colpevoli di avere espresso in televisione opinioni critiche sulle leggi ad personam. Anche la pressione sulla magistratura aumenterà.

Potrei continuare, perché gli aspetti di una eventuale spinta autoritaria sono molti. Ma ce n’è abbastanza per preoccuparsi. Può darsi che mi sbagli. Molti politici e commentatori oggi dicono che forse l’episodio cruento indurrà tutti quanti alla moderazione e produrrà la cessazione del clima politico “surriscaldato” di questo periodo. Lo spero: ma spero lo stesso che i notabili del centrosinistra si sbrighino a prendere in considerare l’ipotesi di scenari più pericolosi per la democrazia, e ad apprestarsi a difenderla con decisione. Del resto, fino ad un attimo prima di Piazza Duomo si sbracciavano a dichiarare che la democrazia è minacciata da Berlusconi. Non avranno mica cambiato idea?

Tommaso LOCCHI.


P.S. Pierluigi Bersani, segretario del PD, si è recato all’ospedale San Raffaele a “fare visita al presidente del consiglio”. Non so le ragioni di questa associazione di idee, ma mi sono venute in mente le immagini dolenti dei parenti dei morti di eternit che nei giorni scorsi sono andati ad assistere al processo di Torino, e che le TV hanno intervistato: chissà perché ho pensato che mi piacerebbe vedere Bersani “fare visita” anche a loro.

9 commenti:

Don Chi? ha detto...

Berlusconi più forte, e tutti gli altri a leccargli il culo.
Tra pochi giorni arriverà qualche lettera delle "Nuove, nuove, nuove, nuovissime BR"
W l'Italia W La repubblica

Anonimo ha detto...

Non sono del tutto d'accordo con questo commento. Un po' di tempo fa avevo già detto che, in questo momento, nel nostro paese è in corso uno scontro politico e sociale durissimo, cosa peraltro ben visibile a tutti. E' chiaro che la destra pro berlusca approfitterà in tutti i modi di quello che è successo, ma l'importante è non arretrare e continuare a rivendicare il rispetto delle leggi e nuovi modi di fare politica, a livello nazionale, ma soprattutto a livello locale, dove tutti noi possiamo farci sentire e fare qualcosa.
doc

Anonimo ha detto...

Mi sono fatto un'idea...Il Sig. silvio applica una doppia strategia, ci prova per via giudiziaria e legislativa, ma le difficoltà sono molte nonostante le blindature a più livelli. Quindi visto che ha pure fretta esce allo scoperto per aizzare le folle ed in questo è innegabilmente vincente, se poi ci aggiungiamo anche un pizzico di martirio come in questo caso la frittata è fatta. che ne pensate? Cosa si può fare oltre a vomitare bile sul blog?
don bairo
don bairo

saturninox ha detto...

beh, quelli che vomitano bile sui blog, qualcosa l'hanno fatto anche fuori da questi.

Don chi? ha detto...

Il blog serve almeno a permettere di indignarci e dirlo. Caro Don Bairo vomitare bile è sano, mi pare che tu sei un po' troppo rassegnato, forse è perchè non hai bisogno di incazzarti, o forse sei uno che ha già fatto così tanto e che sta facendo così tanto fuori dal blog che ti puoi permettere di sentenziare continuamente.
permettimi di ricordarti che spesso anche tu versi bile sul blog, quindi... vedi tu.
Del resto i preti son bravi a fare prediche.
Tu fai di peggio spesso inizi i tuoi interventi dicendo che è una provocazione, ma che provochi, facci capire che stai facendo che noi se ci piace ti seguiamo
Don chi?

Anonimo ha detto...

Per carità non seguitemi perchè mi sono perso anch'io! E soprattutto non prendetemi troppo sul serio. Purtroppo mi piace il gusto della contraddizione e per questo ogni tanto il blog ha il merito di agevolare un ragionamento. L'insulto tal quale a B. o a chicchessia non mi interessa, non porta nulla di più. E poi scusa, ma come faccio a sentenziare, essendo prete come dici tu al massimo predico...
pace e bene
don bairo

Anonimo ha detto...

Hai letto tuuto il post?
Caro Don Bairo, cerca di ritrovarti!
Dai un piccolo sforzo e puoi farcela, ne son sicuro. . .

Anonimo ha detto...

Caro Reverendo Don Bairo,
non si adonti per queste risposte vetero-cipputiste.
Non se ne abbia a male, e La prego di continuare a scrivere su questo blog i Suoi preziosi contributi, analisi, spunti di riflessione.
Glielo chiedo da antico chierichetto.
Questo blog ravviva la mia stanca e malata vecchiaia, e i suoi interventi sono tra quelli che più mi stimolano a continuare a leggere, riflettere, scrivere, anziché lasciarmi lentamente addormetnare cone il segretario nazionale del Partito Democratico.
Professor Pasquale Cantamessa

Anonimo ha detto...

Dal sito dell'Assessore Germani
C’era da aspettarselo. All’indomani del ferimento del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, le più alte cariche dello Stato e gli esponenti dei partiti di tutti gli schieramenti, hanno
condannato il gesto compiuto dallo “psicolabile” Massimo Tartaglia.
Persino Rutelli ed addirittura Bersani.
Tutti tranne Antonio Di Pietro e Rosy Bindi.


Ma in che Paese viviamo?
Come si fa a sostenere che Berlusconi se l’è cercata l’aggressione? Ma come intendono la politica questi due individui?
Fortunatamente questa è una parte minoritaria dell’Italia in cui viviamo. Una minoranza che può essere pericolosa, ma che la società civile, indipendentemente dagli schieramenti, deve isolare, ricordandosi alle prossime elezioni di quanto Rosy Bindi e Antonio Di Pietro hanno detto e fatto.
L’istigazione alla violenza è un reato e come tale va perseguito dagli inquirenti.

La giustizia non deve conoscere eccezioni. La cultura della legalità passa anche attraverso questo concetto: il rispetto delle istituzioni va salvaguardato nell’interesse della collettività. Silvio Berlusconi potrà piacere o no, ma è stato legittimato a governare dalla maggioranza degli elettori. E se la Bindi o Di Pietro si schifano a sedere in un Parlamento in cui la maggioranza fa capo all’odiato imprenditore brianzolo, siano coerenti.

Si dimettano. Per il bene di tutti.