LOS ANGELES - “It’s Obama” è stato il titolo di apertura del Los Angeles Times il giorno dopo della vittoria di Barack Obama alle presidenziali 2008. Il mio inquilino è abbonato al Los Angeles Times per cui lo abbiamo ricevuto a casa. Altrimenti sarebbe stato impossibile trovare una copia del Los Angeles Times in edicola. Tutte le copie vendute, come qualunque copia di qualunque altro quotidiano. Se lo aspettavano tutti che Obama vincesse. L’attesa del risultato finale però non è stata meno stressante. Nel pomeriggio di martedì si sarebbe dovuto svolgere dalle 3 alle 6 un seminario su Spinoza. Si è deciso però di non svolgerlo. Nessuno sarebbe stato abbastanza concentrato. Tutti sono andati a casa, al bar, da qualche parte a seguire i risultati. Alle 5 del pomeriggio (ora locale) si è capito che Obama aveva vinto ed è cominciata la festa. Devo ammettere che a Los Angeles è stato contenuta, almeno nella parte ovest della città. Non c’è stato alcun raduno di gente per celebrare l’avvenimento. In altre parti degli Stati Uniti la vittoria è stata celebrata diversamente. A parte Chicago dove c’è stato il grande raduno dei sostenitori di Obama, un’amica che sta a New York mi ha raccontato di aver seguito i risultati delle elezioni al campus della Columbia. Quando hanno capito che Obama aveva vinto hanno formato un corteo spontaneo che si è diretto ad Harlem. Qualunque cosa si possa pensare di Obama e indipendentemente da cosa riuscirà a realizzare la sua elezione, la prima di un afroamericano, a presidente degli Stati Uniti d’America è comunque storica. Gli Stati Uniti, per quel che mi è sembrato di capire, sono un paese meno politicizzato che l’Italia. La politica è raramente un argomento di conversazione fra la gente comune, sull’autobus o al bar. Tutti però parlano dell’elezioni di Obama a presidente. Se la sua elezione a presidente degli Stati Uniti d’America cambierà la condizione degli afroamericani negli Stati Uniti è difficile dirlo. La sensazione però è di un paese che cerca di voltare pagina. Come ho sentito dire ad una signora sull’autobus “non potevamo resistere altri quattro anni con un’amministrazione repubblicana...”. Tony CAPUANO. | |||
"it' s Obama..." le presidenziali viste da L.A.
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