Gelli... i tempi son maturi?


Un vecchio amico operaio spesso mi diceva che in fabbrica, quando i topi non scappavano ma anzi si facevano vedere, voleva dire che oramai la zona era sotto il loro controllo.
Dall'ascesa al trono di Silvio IV i fascisti sono riapparsi, nelle istituzioni e nelle piazze, e anche il Licio ha capito che si può uscire dall'ombra, anzi, si deve.
Oramai gli italiani sono incapaci di qualsiasi resistenza, incastrati sotto il mutuo e ipnotizzati dall'incantatore di Arcore. Lo stesso movimento dell'Onda, che in questi giorni ha portato in piazza qualche milione di persone, ha al suo interno i germi della putrefazione, con la presenza di coloro che hanno distrutto la scuola al proprio interno (fa incazzare sentire i rettori lamentarsi dello stato della scuola, quasi che non ne fossero causa e malattia) e l'appoggio di chi ha iniziato la distruzione negli scorsi anni.

Intanto l'economia va a puttane e le fabbriche chiudono Nel mese di settembre la cassa integrazione decolla con un +70%, circa 500.000 precari non vedranno rinnovato il contratto e fabbriche su fabbriche chiudono. Mica robetta, ma Michelin, Dayco, saint Gobain. Botte da 5/600 lavoratori alla volta.
Un esponente del governo, parlando della scuola ha detto che "la ricreazione è finita". Ha ragione, ma non per la scuola, ma per una società di vecchi che oramai è troppo avida per lascire spazio al futuro

Forse aveva ragione Cioran, quando diceva che i popoli che hanno avuto momenti di splendore nel passato è meglio che spariscano, per lasciare spazio al nuovo.
Intanto godiamoci i ratti, senza far molto caso al puzzo di morte che gente come Gelli spande, dal basso della sua fogna catodica.

Segalazione da: www.cronachemarziane.myblog.it

Nessun commento: