L' asso nella natica...e dintorni...

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"L'asso nella natica".

di Alessandra Daniele

La stampa italiana in questi anni ha saputo costruirsi una solida e
meritata reputazione.
Una particolare sintesi di servilismo e sciacallaggio fra “L’asso
nella manica” e “Fantozzi subisce ancora”.
In questi giorni però alcuni giornali – o presunti tali – hanno
sentito il bisogno di dare un forte segnale di rinnovamento.
Grafico.

Hanno la faccia come L’Unità.
Meno male che alla direzione de L’Unità c’è una signora come Concita
De Gregorio, altrimenti chissà che campagna pubblicitaria becera ci
sarebbe toccata per il lancio del restringimento del giornale. Magari
il solito culo di velina, con contorno di doppisensi tra L’Unità e la
figa, tipo “bella”, “libera”, “generosa”... quello stesso ticket culo-
figa che da quarant’anni tutti i più “originali” e
“innovativi”copyrighter usano per vendere qualsiasi cosa, dai jeans,
alla colla sigillante. Ci sarebbe toccato un culo sbattuto in faccia.
O forse qualcosa di molto più osceno: una faccia da culo del PD.

Quei bravi ragazzi.

Insieme al restyling Il Riformista ha orgogliosamente esibito anche
due nuovi giovani e promettenti collaboratori: Giampaolo Pansa e
Francesco Cossiga. Sì, quel Cossiga che ha appena dichiarato:
“Il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle
auto di polizia e carabinieri. Le forze dell'ordine dovrebbero
massacrare i manifestanti senza pietà e mandarli tutti in ospedale.”
Prossimamente Antonio Polito presenterà anche gli altri suoi nuovi
analoghi acquisti: Erich Priebke curerà la rubrica di politica
internazionale e diritti umani; Charles Manson si occuperà di cinema e
celebrità; e Hannibal Lecter ovviamente di cucina.

La torre di Guardian

La testata de Il Giornale viene adesso stampata in negativo, bianco su
blu, come quella del britannico The Guardian. Il bollettino dei
Testimoni di Silvio, diretto da Mario Giordano (noto doppiatore dei
Puffi - ecco spiegato il blu), che già svetta nel panorama
giornalistico mondiale, ne guadagnerà ulteriormente in stile e
autorevolezza. I suoi titoli e i suoi editoriali del tipo “I negri
puzzano”, “I comunisti sono tutti froci” o “Gli zingari vogliono
incularsi tua figlia” suoneranno di certo molto più equilibrati ed
eleganti. In arrivo anche una rubrica dal titolo: “L'Italia che ci
crede”.
Sottotitolo “Che imbecille”.

http://abbatantuono.blogspot.com

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