La Gelmini si vergogna e non viene più a Torino...ma ci saremo comunque a manifestare!


La violenta dichiarazione di guerra di Berlusconi contro il popolo della scuola pubblica, gli studenti e tutti/e coloro che si oppongono alla politica scolastica governativa, alla legge 133 e al decreto Gelmini, non ha minimamente rallentato l'espansione del movimento di lotta, anzi l'ha potenziato. Nonostante le pesantissime minacce del monarca di Arcore, gli studenti, i docenti ed Ata, i cittadini che intendono difendere la scuola pubblica hanno ribadito il pacifico e potente impegno preso nell'enorme corteo dei 500 mila del 17 scorso (durante lo sciopero generale indetto da Cobas, Cub e SdL), "La vostra crisi non la pagheremo noi", e vi hanno aggiunto "..e non ci fate paura". Dopodichè, anche tutti/e coloro che avevano ancora dubbi sulla posizione da prendere, sono entrati in occupazione o autogestione, raddoppiando o triplicando le scuole e le università in lotta. Però, nonostante appaia lampante come la netta maggioranza dei protagonisti della scuola pubblica respinga le leggi e i decreti gelminiani, il governo resta sordo ad ogni protesta e porterà in aula il decreto Gelmini, per sottoporlo alla votazione finale (utilizzando la "fiducia"), martedi 28 ottobre.

Sarà davvero il 28 ottobre "sotto l'egìda" della sgrammaticata avvocata bresciana? Non possiamo permettere che il 28 sia davvero un "Gelmini day". Tutto il popolo della scuola pubblica in questa giornata ha messo in campo, a livello nazionale, in maniera unitaria e corale la forza della sua protesta per utilizzi al meglio l'ultimo giorno utile per bloccare il distruttivo decreto che devasterebbe la scuola pubblica irreparabilmente.
In particolare a Torino invitiamo tutti/e i docenti, Ata, studenti e genitori che si stanno battendo contro la politica scolastica di Gelmini-Tremonti, a partecipare al

PRESIDIO

MARTEDI’ 28 OTTOBRE ALLE ORE 21,

PIAZZA CASTELLO - TORINO
INFO: 347.7150917.

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