Chi uccide il "Bosco Grande"???

CASALBORGONE/ITALIA - Benché abiti non proprio vicino a Casalborgone, in questi ultimi fine settimana ancora tiepidi non ho voluto privarmi del piacere di venire a farmi qualche camminata nel Bosco Grande. Un posto stupendo, una riserva naturale di fatto, anche una risorsa economica per Casalborgone, se solo l’amministrazione comunale ci pensasse. Camminavo per il Bosco, e non cessava, implacabile, il ronzio delle motociclette, dei quad, e non di che altro, che fin troppo rapidamente, stanno distruggendo tutto. E poi, in centro, ritrovo parcheggiate probabilmente quelle stesse moto e quegli stessi quad, a conferma che il ronzio non era una mia fantasia. Ma il Comune cosa fa? Cosa fa il sindaco? Cosa fa Pentenero? Cosa fa l’assessore all’ambiente, ammesso che esista? Non bastano le denunce di Legambiente e di Pro Natura. Non bastano le lettere che, a quanto si dice, arrivano dalla Regione Piemonte. Non bastano le lettere ai giornali di alcuni cittadini che civilmente chiedono l’intervento degli enti autorizzati a farlo. Anche i casalborgonesi che ragionano col portafoglio (che, sia chiaro, non è un delitto), dovrebbero riflettere su una cosa. In un clima di recessione economica come questo, molti non potranno più permettersi i week-end al mare e in montagna. Non potranno nemmeno più permettersi la gita di un solo giorno. E allora cercheranno posti più vicini dove fare una bella escursione, tutta la famiglia, con i bambini. Il Bosco Grande è adattissimo. Il Comune potrebbe valorizzare il Bosco, pubblicizzare questa sua risorsa sui giornali locali, insomma farsi un po’ di propaganda. Il ritorno economico per Casalborgone sarebbe superiore alle bevande che gli eroici motociclisti e quadristi, dopo avere scassato il Bosco, vanno a consumare nei bar del centro, forse per festeggiare la loro impresa. Quegli stessi bar trarrebbero vantaggio dai civili escursionisti richiamati dalla bellezza del Bosco Grande. E dalla bellezza di tutto Casalborgone. Lo dice uno che è costretto a vivere nell’inquinamento della città. A volte ho l’impressione che molti casalborgonesi non siano consapevoli della loro fortuna.

Piemme.

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