All'attacco...


La settimana scorsa Rifondazione Comunista di Chivasso ha richiamato l’attenzione sulle molte determine dell’Amministrazione comunale che concedono aumenti di spesa rispetto alla cifra stabilita all’inizio. La questione viene ripresa oggi lunedì 27 ottobre ripresa da “La Voce del Canavese” a p. 13. Riproduciamo qui sotto l’articolo.


Polemica Rifondazione Comunista, per i “lavori agli amici",

I compagni all’attacco di Beppe Bava.



Con un comunicato della settimana scorsa Rifondazione comunista ha chiesto le dimissioni di due consiglieri della maggioranza, Fluttero e Modafferi, e di due assessori, Ciconte e Scoppettone. Causa: cattiva amministrazione e comportamenti poco decorosi. Ma forse i compagni si sono dimenticati di chiedere le dimissioni di Bava. Eppure le ragioni per farlo ce le danno proprio loro, proclamando che ci sono numerose determine che assegnano lavori pubblici i cui costi continuano poi ad salire grazie a successive integrazioni di spesa. Tutto regolare, per carità. Però dovè finita l’etica pubblica? Scorrendo queste determine si trovano infatti abbastanza motivi perché tutta l’opposizione in consiglio comunale chieda le dimissioni anche dell’assessore ai Lavori pubblici.

Basta fare qualche esempio. Con la determina n. 6 del giorno 11 gennaio 2007 il Comune affida ad una impresa, per 39.966 euro, lavori sui fabbricati dell’ex campo TAV, ora diventato il campo delle associazioni chivassesi. In settembre il Comune si accorge che è il caso di eseguire altri lavori e, con una nuova determina, concede un aumento che fa salire la cifra a 59.657 euro. Infine, pochi mesi dopo, arriva una nuova determina (n. 5 dell’8 gennaio 2008) che porta la spesa a 78.430 euro. In un solo colpo, la spesa finale è diventata quasi il doppio di quella stabilita all’inizio.

Altro giro, altra determina. Nel lontano 28 aprile 2006, con la determina 211 il Comune decide di far eseguire lavori di manutenzione delle barriere di protezione dei percorsi ciclopedonali (ma quali? dove?) e quantifica la spesa in 40.000 euro. Una ditta ottiene il lavoro con un ribasso d’asta a 34.088,00 euro. Ma poi, con una nuova determina (n. 529 del 30.11.2006), il Comune riconosce la necessità di «ulteriori interventi» al costo di 5.912 euro. Così miracolosamente si torna esattamente alla cifra iniziale di 40.000 euro, alla faccia del ribasso d’asta.

E non poteva mancare il mistero della determina introvabile. Nella determina 31 del 30 gennaio 2007 viene deciso il solito aumento di spesa: da 160.000 euro previsti all’inizio ai 225.000 conclusivi, senza gli spiccioli. Niente di nuovo, quindi. Però c’è una novità: in questa determina, come sempre, viene riepilogato tutto l’iter e vengono elencate ordinatamente le determine precedenti, tra cui una nella quale il Comune approva il subappalto dei lavori ad un’altra impresa. E’ la 17 del 16/06/2006. Però questa determina non si trova. Dov’è finita?

Emiliano Rozzino.

Nessun commento: