Agosto 2007
ENZO GRAGNANIELLO: "L' erba cattiva".
(EDEL/Radiofandango).
Il cinquantatreenne cantautore partenopeo ritorna dopo due anni sul mercato discografico con il suo nuovo lavoro "L' erba cattiva", interamente interpretato in napoletano ed arrangiato in modo splendido da un gruppo di musicisti di ottimo livello.
Per chi è solito "storcere il naso" di fronte ad un disco cantato in dialetto è bene ricordare che il napoletano (lingua o dialetto che dir si voglia) è sicuramente un idioma molto musicale (oltre che più comprensibile dell' inglese...), anche per un lavoro moderno come quello che vi propongo, al di là dei canoni classici della centenaria tradizione della musica partenopea.
Interessanti i testi proposti da Gragnaniello, in particolare "Evviva 'e razze" , brano ricco di arpeggi per chitarra acustica dove si ricorda che tutte le razze "sono spezie,sangue, cuore, seme...". Molto poetico anche il brano che regala il titolo al disco, "L' erba cattiva" eseguita con un ritmo che ricorda un pò le classiche ballate country americane. Erba cattiva per Gragnaniello è anche quella parte di noi che alle volte si cerca di estirpare, ma che mai si riesce mai a distruggere veramente: una specie di aura eterna che anima tutto ciò che ci circonda...
Voto: 7.
Giudizio: disco sospeso fra poesia e nuova musica d' autore, che piacerà anche a chi di solito non si avventura sui terreni dei testi dialettali.
Nessun commento:
Posta un commento