Certamente molti avranno letto sui
giornali di questi giorni che nel comunicato stampa emesso dal Consiglio dei
Ministri sabato scorso, 15 giugno, a commento del decreto legge
denominato “FARE” vi è un esplicito riferimento ad un intervento
dedicato al “collegamento ferroviario tra la Regione Piemonte e la Valle
d’Aosta”.
Ovviamente questa notizia ci intriga
molto, e ci siamo messi alla caccia del testo del decreto legge, che nel sito
del Governo ancora non si trova, ma
che qualche altro sito già diffonde
in rete.
Nei testi trovati,
si legge che “Con uno o più decreti del Ministro
delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell’economia
e delle finanze,
da
emanarsi entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del presente
decreto, si provvede all’individuazione degli specifici interventi da finanziare
e
all’assegnazione
delle risorse occorrenti, nei limiti delle disponibilità annuali del Fondo di
cui al comma 1. Gli
interventi finanziabili ai sensi del presente comma riguardano .........,
il collegamento ferroviario funzionale tra
la Regione
Piemonte e la Valle d’Aosta,
........”.
Al comma 1 vengono
elencate le risorse del Fondo citato: “2.030
milioni di euro, di cui 335 milioni di euro per l’anno 2013, 466 milioni di euro
per l’anno 2014, 597
milioni di euro per l’anno 2015, 490 milioni di euro annui per l’anno 2016 e 142
milioni di euro per l’anno 2017.”
A
parte il fatto che il decreto dovrà essere approvato dal Parlamento e potrebbe
subire modifiche nella conversione in legge, appare però sufficientemente
chiaro che
nel Consiglio dei Ministri è in qualche modo arrivata la questione della
necessità di elettrificare la tratta Ivrea – Aosta (cosa
significa, altrimenti, il termine “funzionale”?), e
chissà, anche quella di effettuare dei raddoppi di
tratte.
Risulta altrettanto
chiaro che comunque non bisogna perdere tempo!
Entro
pochi mesi si devono approvare i progetti e le Regioni interessate devono
rompere gli indugi e prendere le decisioni che per anni hanno
rinviato.
Si
deve capire se le risorse di questo decreto sono aggiuntive o meno dei 35
milioni rimasti dalla finanziaria 2006 e si può partire dal progetto di
elettrificazione della tratta Ivrea –
Aosta prodotto da RFI e già passato alla approvazione della Valutazione di
Impatto Ambientale.
Non
si possono e non si devono perdere altro tempo e altre
occasioni.
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