Basta con la finanziarizzazione dei servizi pubblici: il caso della discarica diTorino
Con i referendum è emerso chiaramente il parere degli italiani: il servizio pubblico non deve risondere alle logiche della Finanza.
Per spiegare meglio questo concetto porto l'esempio della discarica di basse di stura a Torino:
Circa sette anni fa, quando a Torino è iniziata la raccolta differenziata, conferire alla discarica di Basse di Stura costava € 15,50 alla tonnellata.
Con l'avvio della differenziata il materiale di conferimento è sceso e di molto, visto che le raccolte differenziate a Torino sono arrivate, in pochi anni, al 45% circa, con un lavoro ben fatto e capillare.
Certo, a prima vista questo è un buon risultato, ma però... ma però il diminuire del flusso di materiale in discarica è un danno.
Si, un danno perchè i soldi che derivavano da quelle quote di conferimento erano già state considerate e facevano parte dei bilanci stimati per chi gestiva la discarica.
Ora con il calo dei conferimenti si veniva a creare un buco di bilancio. Come risolvere? Semplice, aumentando i costi di conferimento. Attualmente siamo attorno a €100 per tonnellata.
In questo semplice modo si è riusciti a far quadrare i conti dell'azienda, a scapito però dei cittadini, e quello che si sarebbe immaginato essere un risparmio è diventato invece un costo.
Questo perchè la gestione del servizio risponde a logiche finanziarie e non di servizio pubblico.
E' chiaro che, alla luce di quanto esposto, la fatica fatta dai cittadini di passare ad un sistema di raccolta più ecologicamente sostenibile non è stao ricompensato da un abbattimento di alcuni costi, ma al contrario dalla loro esplosione.
E' da questo che dobbiamo uscire, per ridare al servizio pubblico un ruolo utile al risparmio per i cittadini, non per garantire poltrone e sottogoverno ai partiti
Massimo Zesi FdS Rifondazione Comunista
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2 commenti:
Di chi è la discarica di Basse di Stura?
Amiat.
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