In effetti, se questa lista fosse la riproposizione locale dell’ennesimo tentativo di aggregazione di organizzazioni politiche che altrimenti non riuscirebbero ad avere una rappresentanza istituzionale, sarebb e indubbiamente una buona garanzia in tal senso.
Proseguendo il discorso al negativo, credo di interpretare il pensiero di molti se dico che questa lista:
- Non dovrà essere una lista di simboli di partiti o partitini, ma di cittadini.
- Non dovrà essere una lista di nomi, ma di persone che sono disposte a impegnare parte del loro tempo per questo progetto.
- Non dovrà essere una lista d’opposizione, ma una lista per amministrare meglio Chivasso.
- Non dovrà essere una lista fatta per forza, se non ci saranno le condizioni politiche e sociali per farla non la si farà.
- Non dovrà essere una lista fatta al chiuso dagli addetti ai lavori, tutti i processi decisionali che porteranno o no alla creazione di questa lista dovranno essere pubblici.
G.A
27 commenti:
La proposta di fare una lista civica nasce propio dalla costatazione che a Chivasso non esiste un'alternativa al centrodestra che, pur con diverse contraddizioni interne, rieasce a mantenere una compagine compatta, nei momenti "che contano". Ad oggi l'obiezione un'altra lista è per perdere mi pare priva di fondamento perchè non ho sentito, da parte dei partiti che adesso sono all'opposizione, una chiara volontà di fare fronte comune per battere Matola. Il Pd è perso nell'ennesimo congresso, L'IDV ha già posto un suo candidato e, per restare a chi è presente in consiglio comunale, non mi pare che l'aria che tira sia di coesione e di armonia tra sinistra e libertà, il PD e i consiglieri fuori partito. In questo quadro l'iniziativa della lista vuole andare a ridare rappresentanza a tutti coloro che non si riconosco in questi partiti, e che molto probabilmente o non andrebbero a votare, o voterebbero per formazioni che poi, anche per il cambiamento del numero dei consiglieri, non potrebbero entrare in parlamento. Da questo è partita la richiesta di cercare di ricreare un senso di comunià che, al di là dei partiti potesse riavvicinare i cittadini alla politica. E proprio in questo sensoprova, fin dall'inizio a stabilire un percorso che non passi dalle segreterie, nel determinare programma e candidati.
L'idea è quella di arrivare a delle primarie di lista, con candidature emerse dai cittadini, e sottoposte al giudizio dei chivassesi. Nessuna candidatura di partito e nessun candidato espressione della volontà di una forza politica. Il tutto alla luce del sole e fuori daòlle stanze delle segreterie. E' evidente che se fare alleanze o correre da soli sarà un passaggio successivo alla definizione del programma e della compagine, ma anche questa decisione dovrà essere definita prima della nomina del candidato, da fare con primarie cittadine. Se poi avrà la forza o meno di governare, lo decideranno i chivassesi alle elezioni.
Una lista che si presenta alle primarie di lista con un programma definito? E già con l'indicazione degli assessori che vorrebbe? La squadra, insomma. Cioè: 1) candidato sindaco; 2) lista; 3) programma; 4) candidati assessori. Potrebbe essere così?
Scusate, continua a sfuggirmi il meccanismo.
Perciò intervengo sul programma.
Propongo di pubblicare il programma di Fontana sul blog. Comunque la si pensi, Carlo ha un programma. Organizzato attorno a un'idea centrale (Chivasso città di servizi per il proprio bacino) dalla quale il resto del programma discende. Perciò potrebbe servire a tutti noi come stimolo alla rifessione.
E' già stato così per il suo intervento sui costi della poltica e l'accorpamento dei comuni: ci sono state risposte che hanno portato un contributo all'analisi del problema
Un caro saluto
Salvatore Lafalce
usate la pagina di facebook http://it-it.facebook.com/group.php?gid=127348360622568&ref=ts
e il gruppo Chivasso per il bene comune. Potete inserire il programma di fontana e qualsiasi altra cosa che riteniate consona o propositiva.
No ragazzi...il programma di Fontana con tutto il rispetto vale come il mio o il vostro. Quindi proporrei di mettere le idee di Fontana con le mie con le vostre, ma soprattutto vorrei sentire di prima mano cosa ne pensano i nostri colleghi cittadini. Il programma non può più essere un pacchetto chiuso nelle segreterie di partito, così da poterlo manipolare, stravolgere e calpestare a piacimento. Se si decide di scriverlo insieme, diventa una garanzia per tutti. Dobbiamo avere il coraggio di una assunzione di responsabilità collettiva. Francamente mi sono rotto i coglioni di questo meccanismo vizioso della delega...
Don Bairo
G.A. scrive: "non dovrà essere una lista d’opposizione, ma una lista per amministrare meglio Chivasso". Concordo, per il semplice motivo che così dovrebbe fare qualsiasi lista: avere una mentalità maggioritaria, cioè "pensare come se" dovesse torvarsi a vincere e governare la città. Questo attengiamento la rende responsabile, evita di inserire nel programma obiettivi irrealistici, e così la rende più credibile di fronte ai cittadini elettori. Ma aggiungerei un corollario: se la lista non vince e il centrodestra rivince, la lista civica deve impegnarsi a condurre in consiglio, e fuori, una lotta dura conto il centrodestra. Anzi, durissima. E per conseguenza deve inserire nella lista persone che, se eletti, diano garanzia di sapere e volere fare questa opposizione dura, e occorre che chi fa parte della lista ma non entra in consiglio continuerà a lavorare a sostegno dell'eletto o degli eletti (questo corollario mi sembra coerente con il punto secondo di GA). Nell'attuale consiglio comunale i consiglieri di minoranza sono stati lasciati troppo soli dai rispettivi partiti, che hanno fatto poco squadra con loro.
pm
Caro Don Bairo, sono d'accordo. Se esistono abbozzi di programma - quello di Fontana, il tuo, di altri - proprongo di metterli TUTTI sul blog o su Facebook. TUTTI servono a far discutere e a migliorare e raffinare le idee che andranno a comporre il programma della lista. Ho parlato di Fontana perché so che lui un programma ce l'ha. Se altri ce l'hanno, tanto meglio. Più voci ci saranno in discussione, meglio sarà il risultato. E su Facebook o sul blog puù intervenire chiunque a commentare, criticare, integrare. Non volevo urtare la suscettibilità di nessuno.
pm
vorrei riprendere la discussione sulla vocazione a governare della lista. Concordo con il ragionamento, anzi lo integro dicendo che questa eventuale lista deve confrontarsi con tutte le formazioni presenti sulla scena chivassese. Attualmente le uniche candidature sono quella di MAtola e quella di Castello. Non esiste nessuna alleanza di centrosinistra, e non ci sono altri candidati. Penso che l'eventuale espressione della lista Civassoper i bene pubblico debba impegnarsi a definire eventuali alleanze con le altre forze alternative a questa destra cementificatrice.
Si potrebbe sapere chi è Don Bairo, perchè spesso vengono oscurati post perchè anonimi e invece Don Bairo propone anonimamente programmi elettorali?
Carlo Pozza
@carlo pozza
"spesso vengono oscurati post " mi fai degli esempi di "spesso"? i commenti che vengono oscurati sono solo quelli che contengoono insulti.
Chi è Don Bairo?
l'uvamaro..
Centro Otelli, probabilmente Don Bairo, è un coraggioso compagno che ha paura di esporsi perchè ha degli inciuci con comuni, cooperative, provincia ecc...
del resto ormai è prassi del blog far cadere discussioni o oscurare post dove si segnalano inciuci destra-sinistra (è ormai all'ordine del giorno ), molti personaggi in pista dalle giunte Marasà in poi sono inattaccabili, possono invitare neofascisti, nazisti, stalinisti, polpottiani, ma silenzio altrimenti possono ledere i rapporti tra sinistra radicale e sinistra moderata.
Che schifo!
Adesso la risposta sarà "se non ti va non venire sul blog", certo ,a ma voi non siete più credibili e un po' troppo opportunisti
Padre Peppe ex Don Peppe
singolare che chi interviene con un nik accusi gli altri che lo usano. Senza far nessun intervento in relazione al tema del post, e lamentando censure ipotetiche. Ma probabilmente per fare un ragionamento ci vogliono dei neuroni nel cervello. Spesso questo signore accusa il centro di fare scambio di poltrone: mi fai un nome? Spesso accusa il centro di sponsorizzare fascisti e similari. Mi fai un nome? o sei solo capace di sparare amerda su chiundue, chiaramente in forma anonima, vero carlopozzadoncarlopadrepeppe?
Ah! AH! Ah!
Non è il centro, ma chi sta usando il blog, come fosse il bollettino di Rifondazione, che poi saranno forse 2-3 persone che cercano di saltare su un carro per contare ancora qualcosa nel circo della politica chivassese
Finalmente una cosa che ha un senso. Spero che lo sforzo non abbia leso i collegamenti neuronali. Tu parli di carro, io francamente al masimo vedo una cariola, parlando del centrosinistra chivassese. sarebbe più facile trovare acqua nel deserto, che carri a chivasso. Ripeto la domanda: quali poltrone si sono accaparrati i loschi figuri che tanto t'inquietano? Anche solo un posto auto gratuito, o una collezione di figurine dell'enciclopedia sovietica, fammi un'esempio concreto.
Dall'iniziativa della lista rifondazione, come del resto tutti gli altri partiti è fuori. Certo, è possibile che alcune persone aderiscono, ma come cittadini. Invece di continuare a cercare porcherie, prova a fre delle rpoposte, magari sensate.
Le proposte le facciano i politici, noi comuni mortali osserviamo, diciamo la nostra e facciamo richieste, ma le proposte le facciano quelli che ci chiedono il voto.
si, come i vecchietti del muppet show. Ma hai letto il post? magari con uno sforzo potresti anche farcela, e capire che questa è una proposta che chiede a chi partecipa di dire la loro. Forse è passato molto tempo, ma una volta si diceva "libertà è partecipazione". Tu ti lamentio spesso che i politici sono tutta una pastetta, perchè non fai qualcosa?
Quale lista civica dovremmo creare? Quale lista civica occorre oggi a Chivasso, nella situazione data? Secondo me dovremmo organizzare una lista che potrebbe avere nomi come «ora basta!», «andatevene tutti a casa!», «pietà l’è morta», «la misericordia è esaurita», oppure «Lista Vietcong», o anche «FLM», cioè Fronte di liberazione dalla merda. E così via. Quello che dobbiamo fare è mettere insieme un gruppo che si prepari a portare in consiglio almeno un consigliere, con due requisiti: la competenza e la combattività. Sottolineo il secondo: un consigliere che non gliene lasci passare una, che li faccia schiattare tutti. Insomma, che sappia svolgere quella semplice attività che si chiama opposizione. Il centrosinistra perderà anche questa volta, quindi occorre fare il possibile perché che in consiglio entri almeno un combattente tenace. Ma mi pongo lo stesso obiettivo anche nell’ipotesi che il centrosinistra vinca: un consigliere che smascheri le porcherie sarebbe utile in ogni caso.
Questa lista «fuori tutti dalle scatole!» dovrebbe cominciare a fare opposizione fin da ora, subito, tutte le settimane. Ogni settimana potrebbe tirarne fuori una. Con questa amministrazione non c’è che da scegliere. Non voglio dire che questa lista dovrebbe fare solo opposizione. Come ogni lista seria deve presentare un credibile programma di governo della città e chiedere i voti per vincere le elezioni e per realizzare il programma. A questo proposito, un programma ce l’abbiamo, sapete quale è, ve l’ho mandato più volte: migliorabile, perfezionabile, ampliabile, ma c’è. Ma, contemporaneamente, dovrebbe caratterizzare la propria campagna elettorale – che di fatto a Chivasso è già cominciata – per una opposizione che denunci senza misericordia, ogni settimana, una malefatta dell’amministrazione in carica. Senza misericordia e senza timore di scontentare questo o quell’altro, senza la paralizzante paura di turbare i rapporti con questo o quell’altra categoria o gruppo di cittadini o partito politico. Se occorre denunciare le carenze della sanità chivassese, bisogna farlo senza la paura di sentirci dire che c’era la Artesio: noi risponderemo che non ce ne frega niente dell’Artesio e della sua attuale confortevole poltroncina in consiglio regionale. Se bisogna parlare male della situazione dei trasporti nel Chivassese e bisogna dire che parte della colpa è del centrosinistra che ha governato la Regione, bisogna farlo, anche se il PD potrebbe risentirsi perché significa ricordare l’incompetenza e l’arroganza di Borioli. Se bisogna parlare male della Blu Room, bisogna farlo, anche se dentro ci sono dei «compagni» che purtroppo lì lavorano e devono pur mangiare (e noi per questo li capiamo). Se bisogna parlare male del «circolo dei lettori» e dire che è uno spreco di soldi, bisogna farlo anche se nei soggetti organizzatori ci sono compagni o amici con cui in tantissime altre circostanze riusciamo a collaborare e anche bene. Se dobbiamo denunciare che il consiglio comunale nel 2009 si è “dimenticato” di rinnovare o confermare con la prevista delibera di metà legislatura la commissione edilizia, bisogna farlo anche se nella commissione edilizia ci sono “dei nostri”. Tutte queste cose bisogna denunciarle lo stesso, senza offendere e senza urlare: bisogna farlo con pazienza, tolleranza e buoni argomenti. Ma bisogna farlo senza fare sconti a nessuno.
(segue)
(segue)
Con questo non voglio dire cha la nostra lista “Zio Ho” non debba cercare in tutte le occasioni possibile l’alleanza con tutti i moderati del centrosinistra, dal PD all’IdV a SeL e così via. Bisogna sempre cercare l’alleanza con gentilezza e pazienza. Questa insistenza paga: dentro al grande corpo moderato del centrosinistra ci sono tanti seri e integri compagni, che, se vengono sollecitati con proposte serie, rispondono all’appello. A Chivasso è accaduto ormai parecchie volte: dal caso Teatro a Canone al caso Puppo, dalla raccolta firme per l’acqua pubblica alla manifestazione contro la legge bavaglio. Ma bisogna toglierci dalla testa l’illusione che per convincerli a unirsi a noi occorra mantenere un comportamento omertoso e tacere sugli eventuali errori, compromessi, cedimenti dei loro partiti e dei loro dirigenti. Questo atteggiamento non è servito a niente. Basta ricordare l’esperienza del governo Prodi e quella della giunta Bresso. A cosa è servito alla sinistra radicale rinunciare a sostenere energicamente le proprie posizioni? A niente. Non è servito a “sbarrare la strada alla destra”, perché la destra ha vinto, in Italia e in Piemonte. E non è nemmeno servito a salvare la sinistra radicale, perché la sinistra radicale – da Rifondazione ai Comunisti italiani a Sinistra e libertà - è morta e sepolta, anche se molti compagni generosi e disinteressati credono che sia ancora in vita.
Aggiungo ancora una osservazione sull’eterno dilemma del voto utile. Abbiamo spesso votato per i moderati per fare fronte comune contro la destra. Perché comunque una differenza fondamentale tra la destra italiana e la sinistra è che la prima è autoritaria e razzista, la sinistra no. Ma ora che la destra governa a Roma e in molte regioni, possiamo essere sicuri che la sinistra moderata abbia la forza per contrastare l’autoritarismo e il razzismo di questa destra? Non lo credo. Non ha più la forza, forse non ha più la convinzione. La sinistra moderata non ci salverà dal fascismo. Sulla legge intercettazioni una parte del PD si è mostrata disposta a trattare. E comunque, il PD non ha avuto la forza nemmeno di organizzare una manifestazione di piazza in difesa della Costituzione. Forse semplicemente il PD non esiste più, così come non esiste più Rifondazione comunista. Se vogliamo salvarci dal fascismo incombente, dobbiamo farlo da soli. Cominciamo dalla lista civica di Chivasso. Se non vi sembrano adatti i nomi che ho proposto, possiamo sempre chiamarla “Lista Resistenza”.
pm
"Non dovrà essere una lista fatta al chiuso dagli addetti ai lavori, tutti i processi decisionali che porteranno o no alla creazione di questa lista dovranno essere pubblici"
Devo dire che quando scrivevo l'ultimo punto del post temevo di scrivere un'ovvietà, dopo la presentazione della candidatura del PD, per lo meno mi sono tolto questo timore. Parlare di processi decisionali pubblici in questo paese non solo non è un'ovvietà ma forse è un'utopia.
G.A.
Meaglia per favore faccia una bozza di programma, pochi punti, ma chiari.
Giacomo
Ho letto i post che si sono susseguiti. Forse le critiche sterili di qualche guastatore hanno proprio quell’intento: guastare. Tuttavia, al netto delle polemiche mi pare che ci siano alcuni blogger armati di buona volonta’, idee e voglia di partecipare in buona fede non tanto per se, quanto per la comunita’. Se devo essere sincero l’idea della lista civica, non mi ha mai appassionato. L’elettore medio non conosce I programmi dei partiti “big”, figuriamoci se si sbatte per informarsi di cosa vorrebbe fare una lista civica. Potrebbe votarla quando vengono a verificarsi una o piu’ delle seguenti condizioni: per protesta e/o sfiducia dei grandi partiti o per amicizia e/o stima di un candidato. Questi fattori, comuni anche agli altri partiti, non bastano. E’ necessario un fattore in piu’ per vinvere (e non per accontentarsi di un consigliere all’opposizione) che raccolga la protesta e impersoni quei tratti di legalita’ desiderati e auspicati dai blogger propositivi di questa rubrica: un simbolo, possibilmente conosciuto e che dia immediatamente all’elettore una connotazione di quella lista. Personalmente credo che le idee e le intenzioni di molti cittadini sposino la sintesi del Movimento 5 Stelle, di cui io non faccio parte ma sono ugualmente simpatizzante. Sono sicuro che alcuni di Voi potrebbero obiettare con critiche a vario titolo sulla persona di Beppe Grillo. Ma proviamo a pesare una eventuale lista civica per Chivasso e un potenziale Movimento 5 Stelle per Chivasso. Quale sarebbe la differenza? Dalle parole che leggo nei post (guastatori a parte), e soprattutto da cio’ che da quelle parole trasuda, cioe’ passione, altruismo e disgusto delle ingiustizie continuamente perpetrate, dell’arroganza di chi sa di poter assumere atteggiamenti da padrone, ebbene, non trovo differenze, se non una. Quel simbolo. A mio modesto avviso potrebbe essere un valore aggiunto alle buone intenzioni di molti cittadini che intendono spendere il proprio tempo a favore della collettivita’. Sono sicuro che le idee di programma non manchino. In piu’ occasioni ho avuto modo di conoscerle. Sicuramente vanno raffinate, discusse, snocciolate. Ma UN BUON PROGRAMMA DA SOLO NON BASTA. Anche I simboli dei grandi partiti pagano la disaffezione degli elettori, a prescindere dai programmi. Un simbolo come quello del Movimento 5 Stelle invece potrebbe raccogliere sia la protesta di chi non ce la fa piu’, ma anche di quelle persone convinte che quella sia una nuova strada da percorrere. Inoltre, in questo caso, saranno I vari PD, IDV e Sinistre a Vario Titolo a cercare un punto di contatto per eventuali punti programmatici da condividere. Il mio pensiero ovviamente e’ nel pieno rispetto delle sensibilita’ e idee di tutti.
Luca
Alle regionali di marzo il Movimento 5 Stelle è risultato il quinto partito chivassese, avendo superato IdV, Federazione della Sinistra e SeL.
come centro otelli nonn ci sono preclusioni di nessun tipo. La cosa importante è riuscire a ridare speranza e fututo a questa città. Ma i progetti camminano sulle gambe, e ci vogliono persone che si diano da fare. sveglia!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Cari amici del blog,
sono da poco tornato dal primo turno. Una giornata di lavoro faticosa, deprimente, vissuta in un clima di sconfitta e di preoccupazione. Avrei voluto intervenire sul vostro blog nella discussione sulla lista civica e sul programma, ma in questo momento sono troppo avvilito per farlo. Perciò per questa volta vi lascio – per mio e vostro conforto - solo un pensierino, che ho appena letto in autobus: “La tua giornata di ordinario silenzio / assenso è finita. Da domani inizia il dissenso” (Beppe Grillo)
Cippa
Posta un commento