La settimana scorsa si è tenuta, presso la sede del Centro, una riunione con ordine del giorno la situazione in vista delle prossime elezioni comunali.
Al termine della discussione, che ha visto la partecipazione di molti degli abituali frequentatori del Centro, con diverse culture e posizioni politiche, si è giunti alla conclusione che diventa sempre più necessario attivarsi per permettere a Chivasso di uscire da questi 15 anni di giunte di destra, caratterizzate dalla devastazione del territorio, dall’impoverimento sociale e culturale, dall’incapacità di definire un futuro per questa nostra città.
Diventa quindi indispensabile agire per la costruzione di un’alternativa credibile, che riesca a riunire le varie anime che attualmente risiedono all’opposizione e riportino alla vita democratica tutti quelli che se ne sono allontanati. Dobbiamo riuscire a far rinascere uno spirito di comunità nel popolo del centrosinistra, cercando di ritrovare un progetto comune, che punti a ridare anima e gambe ad un elettorato che nelle altre elezioni è maggioranza ma che non trova una risposta in quelle comunali.
Come frequentatori del Paolo Otelli siamo sempre stati presenti nella vita sociale, culturale e politica di questa comunità. Spesso ne siamo anche promotori, spaziando dai temi ambientali a quelli culturali e sociali, ai diritti.
Non ci sembra un caso che proprio dal Centro siano nate alcune iniziative che hanno riunito la sinistra chivassese. La protesta per le vicende del Teatro a Canone, la raccolta delle firme per i referendum per l’acqua pubblica e le ben note vicende del Parco Mauriziano sono nate tutte nel Paolo Otelli, e, al di là degli andamenti delle singole iniziative, questo dimostra che nel ricordo di Paolo sia stata coltivata e praticata l’idea che è possibile un’azione condivisa, pur partendo e rispettando posizioni diverse.
Proprio per questo, ed in relazione all’estrema gravità di questo momento che vede messa in discussione l’intera struttura dell’Italia repubblicana e antifascista, con pesantissimi attacchi sul piano dei diritti, del lavoro, della scuola e della sanità, riteniamo necessario superare vecchi schemi e divisioni che hanno caratterizzato la sinistra. Proponiamo quindi la costruzione di una lista civica, a nome Paolo Otelli, che si dia come obiettivo l’unione e la rappresentanza della sinistra chivassese, nelle sue varie anime di cittadini, partiti, movimenti, comitati espressione della società civile.
Una lista di sinistra, ambientalista, antirazzista, promotrice di comunità e uguaglianza.
In particolare i punti programmatici che vorremmo esprimere sono:
1) Trasparenza amministrativa – Vogliamo che l’azione amministrativa debba essere contraddistinta da chiarezza e trasparenza. Per questo proponiamo la pubblicazione integrale in rete delle delibere e delle determine di spesa, con il dovuto anticipo, per permettere che se ne discuta prima che siano esecutive. Proponiamo la creazione di un registro dei redditi degli amministratori e la pubblicazione dei compensi ai dirigenti, oltre che delle consulenze. Inoltre i bandi e le assegnazioni di lavori dovranno essere fatte con regolamenti chiari e pubblici.
2) Bilancio partecipato - Per riavvicinare i cittadini alla cosa pubblica è necessario che siano definiti soldi “veri” da utilizzare attraverso percorsi di partecipazione con i cittadini. Per questo L’Amministrazione si dovrà attivare per fornire strumenti e metodi di accompagnamento necessari per definire gli interventi da fare sul territorio, in risposta ai bisogni che ne emergono. In questa operazione deve essere esercitata una forte azione tesa al risparmio ad al taglio di contributi a pioggia o a fondo perduto, ridefinendo le linee di intervento della spesa pubblica per chi si trova in difficoltà e nelle iniziative culturali. Devono essere privilegiati i progetti che tendono a dare spazi e strutture al territorio, più che ad iniziative magari spettacolari, ma senza una ricaduta culturale ed economica nel contesto cittadino. In sostanza si propone che almeno il 20% delle risorse disponibili per investimento sia destinato in base alle necessità che emergono dai cittadini. Resta indispensabile riuscire nel dotare Chivasso di un centro polifunzionale di servizio per le iniziative culturali, accessibile a costi contenuti. Per questo il Comune dovrà strutturare momenti e percorsi di decisione, stimolando la partecipazione ed accettandone i risultati.
3) Revisione del Piano regolatore – Dobbiamo porre un rimedio ai danni fatti dalle precedenti amministrazioni. Per questo è necessario una revisione del piano regolatore, puntando ad una riqualificazione dell’impianto cittadino, in senso ambientale e con l’obiettivo di far crescere la qualità della vita dei cittadini. In questo delicato intervento, pur mantenendo l’attenzione alle entrate della città, deve essere posta la base per ridare a Chivasso una dimensione accogliente, di servizio, ambientale ed ecologicamente all’avanguardia.
4) Trasporti comunali – L’amministrazione si deve impegnare per dotare Chivasso di una rete efficiente di trasporto comunale, come alternativa all’uso del mezzo privato. In quest’ottica vanno anche effettuate tutte le iniziative possibili per ridefinire il trasporto intercomunale e di collegamento con il capoluogo, con preferenza al trasporto su ferro, come asse portante della rete di trasporti. Attenzione e spazi vanno anche individuati per incentivare l’uso della bicicletta, mezzo sicuramente ecologico e poco impattante, adatto alla nostra realtà di pianura. L’Amministrazione inoltre si impegna relativamente all’arrivo della metropolitana leggera a Chivasso, facendo diventare l nostra città una vera porta di scambio di accesso a Torino.
5) Gestione pubblica dei servizi. Vogliamo che i servizi di pubblica utilità tornino ad una gestione pubblica. L’esperienza del referendum per l’Acqua pubblica e le vicende di Seta dimostrano come sia importante che i servizi essenziali siano posti al di fuori del mercato, nel rispetto dei principi di efficienza ed economicità. A tal fine vogliamo che l’amministrazione ponga in essere ogni iniziativa per far tornare a gestione pubblica i suddetti servizi.
6) Chivasso capofila del Chivassese – Chivasso deve tornare ad essere traino del territorio. Noi siamo una zona di collegamento tra la città e le periferie, le campagne. In questi anni abbiamo subito profonde trasformazioni e pensiamo che sia necessario prenderne atto e iniziare una progettazione che ne tenga conto. Dobbiamo ripartire dalle peculiarità e dalle vocazioni del nostro territorio, come servizi e commercio, per definire politiche di programmazione di sviluppo nei trasporti, dell’impresa, dello sviluppo compatibile. Per questo Chivasso deve essere promotore, in tutte le realtà coinvolte dell’azione tesa alla costruzione di un futuro sostenibile.
Su questi punti chiediamo a tutti coloro che sono interessati di avere un confronto ed un’adesione. Non vogliamo iniziare la fiera (già vista troppe volte) dei nomi e delle poltrone. Per questo Non proponiamo oggi un candidato, ma chiediamo di discutere che cosa si andrà a fare. Il tempo per dare un volto alle proposte c’è, senza nessuna preclusione. Riteniamo però importante prima definire su cosa. La nostra priorità in questo momento è la costruzione di una prospettiva di cambiamento per Chivasso.
Nella discussione è emersa la domanda del perché una lista civica. La risposta per noi è chiara: vogliamo dare rappresentanza a tutti coloro che non si riconoscono nelle forze politiche attualmente presenti e dare una risposta a coloro che chiedono, non da oggi, unità della sinistra. Vogliamo una lista che sia il superamento delle differenze e delle divisioni, spesso non facilmente comprensibili.
Per questo vogliamo organizzare dei momenti di approfondimento, confronto e discussione con i cittadini e le forze presenti a Chivasso
I Promotori della lista Paolo Otelli
41 commenti:
Era ora!! Ci voleva!! Mettete insieme la sinistra e vedrete che i risultati arriveranno!!
Carlo C.
E' una bella scommessa. Potrebbe rivelarsi un'alito di aria fresca in questo clima pesante e asfittico.
Vi benedico, Don Bairo
Sinistra chivassese? Dove è oltre al Centro Otelli? Come si fa unire qualcosa che non c'è? Forse è meglio fondare una cosa completamente nuova.
La menedizione di Don Bairo non è un punto a vostro favore,se vi reputate di sinistra.
Carlo Falce
Grazie per l'incoraggiamento per chi l'ha fatto.
@ carlo Falce
noi ci reputiamo di sinistra. e tu?
A Carlo Falce...battiti i coglioni col martello e fai la sinistra della sinistra della sinistra...così ti ritroverai a braccetto con Germani...Dona Bairo
Per l'appunto la sinistra a Chivasso è il Paolo Otelli (una parte) e basta!
Io sono di sinistra, non mi batto i coglioni più di molti altri, non capisco questo indispettirsi. A Chivasso vi pare ci sia una sinistra?
Non mi pare proprio. Allora è meglio non far finta di nulla prenderne atto e creare qualcosa di nuovo, lasciare a casa chi dice di essere adi sionistra, ma invece cerca solo alleanze.
Carlo Falce
Spero che la lista Civica non reputi ancora di "sinitra" i vecchi Mastroleo, Scinica, Debernardi, Pizzasegola,Napoli, Ciuffreda,Milani ecc..,ma sia in grado ti mettere in campo volti nuovi, giovani e che non rispondano a vecchie logiche tuttora presenti anche dalle parti del Centro Otelli
Il coraggio intellettuale della verità e la pratica politica sono due cose inconciliabili in Italia.
@ anonimo: hai dei nomi?
@ carlo falce
vedo che hai delle idee, bravo. però le elezioni stanno arrivando, ed oltre a dire cosa non c'è perchè non fai qualcosa? Sicuramente ci sono migliaia di chivassesi orfani che attendono impazienti i volti nuovi e le nuove parole d'ordine da sostenere. Ma per poter permettere a costoro di votarti devi presentare una lista. Per farlo ci vogliono 170 firme da depositare. Poi bisogna anche fare un documento, uno schizzo, un ppizzino in cui dici quello che vuoi fare. Poi devi avere dei candidati e discutere con il resto del mondo. Noi una proposta l'abbiamo fatta. E' chiaro che per andare avanti ha bisogno di gente che se faccia carico. In divers hanno fatto liste di proscrizione, tra l'altrpo di esponenti che sono quasi tutti già accasati. Bene,, evidentemente se abbiamo pensato di fare unalista è perchè non pensiamo che ci sia, nel panorama chivassese una rappresentanza per tutti. Ma se quelli che ci sono non vi piaciono, bisogna presentarene altri. E bisogna portare a casa dei voti. Le chiacchiere sono a zero, durante le elezioni. Se si vuole cambiare lo stato delle cose ci si deve impegnare, con la propria faccia e con i propri denari. Oppure si resta al balcone, mangiando pop corn. ma se poi il film è una replica, non vi lamentate. E' quello che passa il convento.
Concordo con l'ultimo intervento (quello che dice: fatevi avanti oppure mangiate pop corn). Prima ancora di entrare nel merito del programma, pongo una domanda: chi sono i veri destinatari? Dal testo si possono individuare almeno tre categorie:
1. tutta la sinistra, invitata a concentrarsi in una lista Otelli;
2. gli elettori di sinistra che però ora non si sentono rappresentati da nessun partito;
3. gli elettori della sinistra che chiedono l'unità della sinistra.
Lascio da parte il punto uno: è improbabile che tutta il centrosisnitra chivassese accolga la proposta.
Quanto alle altre due, ho l'impressione che si tratti appunto di soggetti diversi e forse incompatibili: quelli che non si sentono rappresentati chiedono qualcosa di nuovo dai partiti esistenti; mentre quelli che chiedono l'unità della sinistra vogliono che i partiti esistenti si uniscano. I primi rifuggono dai partiti esistenti, i secondi no: li accettano, e chiedono solo che che la smettano di dividersi.
Qual è il vero soggetto (o categoria di elettori)a cui guarda questa proposta di Lista Otelli?
pm
il soggetto è tutti quelli che hanno voglia di impegnarsi. Mi sembra chiaro che o qualcosa (qualcuno) di nuovo e fuori dagli schemi entra nel panorama chivassese, o non ci sono alternative al vecchio che avanza. Il tentativo è proprio quello di creare un contenitore che non sia legato a quelli che sono stati gli attori fino ad oggi, e che se raggiunge una presenza reale, possa essere stimolo agli altri per fare cose concerete. Per questo siamo partiti con un programma, e non con dei nomi. Sappiamo benissimo che la situazione è pessima, e che se si vuole battere questa destra cementificatrice, è necessario trovare dei punti di condivisione con tutte le forze presenti nel panorama chivassese. Anche con chi ha contribuito a 15 anni di giunte flutteromatola. In questi anni abbiamo vissuto in prima persona l'impotenza di non avere una sponda nel consiglio comunale, e vorremmo riuscire a portare la voce delle sinistre (quelle che sono scese in piazza per il teatro a canone, per la raccolta firme dell'acqua, per le iniziative sull'ambiente) all'interno del consiglio comunale. Non vogliamo rassegnarci alla politica delle segreterie dipartito, nemmeno di quelle del centrosinistra.
Sono convinto che sarà una mossa vincente in ogni caso.... porterà una ventata di aria nuova in città.
Auguri.
Mario Actis
Mi pare che Carlo Fontana potrebbe essere un buon candidato di una lista al di fuori dei vecchi schieramenti che vanno dal Idv a Rifondazione passando dal Pd.
Fopntana e Meaglia potrebbero essere due personaggi che abbozzano programmi e nomi di possibili candidati di una lista fuori dalle ottiche dei partiti, una vera ventata di nuovo.
Lista Fontana-Meaglia
Santamadonna quanto vento!
Caro Centro Otelli, grazie del chiarimento. Ma nella tua risposta resta qualcosa che non mi convince completamente. Concordo con la frase: "Mi sembra chiaro che o qualcosa (qualcuno) di nuovo e fuori dagli schemi entra nel panorama chivassese, o non ci sono alternative al vecchio che avanza. Il tentativo è proprio quello di creare un contenitore che non sia legato a quelli che sono stati gli attori fino ad oggi...". Però questo rinnovamento anche e soprattutto di persone non so se è coerente con l'altro passo che trovo più sotto: "è necessario trovare dei punti di condivisione con tutte le forze presenti nel panorama chivassese. Anche con chi ha contribuito a 15 anni di giunte flutteromatola". Con tutte le forze sì, ci sono obiettivi che possono unire di volta tutto il centrosinistra, come è avvenuto recentemente. Ma non con quelli che hanno contribuito a 15 anni di giunte flutteromatola. Non sarebbe in contrasto con il rinnovamento? E a chi ti riferisci?
pm
Forse però non dobbiamo solo pensare, per la lista, a chi è più o meno coetaneo con i promotori. Viene naturale fare così. Ma, anche se le idee nuove non coincidono con l'anagrafe, mi chiedo se non sarebbe opportuno scendere a picco nell'età, fino a cercare tra i giovanissini che in questi anni lentamente stanno a loro volta diventando un "soggetto" della società civile, sotto vari nomi (Anguis, Fate spazio, Coll Antifascista, centri sociali).
Sempre che sappiano cosa farsene di noi e non ci rispondano: "Grazie no(nno)!"
beh, pm, non è il centrio otelli che determina la realtà di chivasso. O si pensa di poter raccogliere autonomamente il 51% di voti o si devono fare alleanze, per battere la destra. Se vuoi ti faccio l'elenco dei politici chivassesi, ma penso che tu li conosca. Certo che si può anche decidere di andare da soli. parliamone. Mi sembra però prematuro, visto che a parte qualche nome, ancora non si sa nulla dei programmi . Certo che se si pensa di andare alle elezioni con da una parte Matola e dall'altra 5 o 6 liste, il risultato è già fatto. In comune ci vanno solo i partiti grossi, e gli altri stanno fuori. Piaccia o meno
Caro Centro Otelli stai dicendo che bisogna continuare a dialogare con chi prima era con rifondazione poi si è si divisa e ora di nuovo si unirà? Ma che credibilità pensate di avere! Di nuovo liste e discussioni fra i soliti Dutto, Mastroleo, Milani, in nome dello spauracchio della destra? Per favore un po' di sertietà, o si fa una profonda autocritica e quindi come dice pm si fa una lista di giovani e di esterni ai partiti, quindi i vecchi si mettono in disparte e aiutano con i preziosi consigli o ci state prendendo per i fondelli e posiamo sperare solo su una lista 5 stelle.
Lista Fontana,Meaglia, Domenico Cena e un esponente di Anguis
caro anonimo, come Otelli abbiamo da sempre coltivato le pluralità. Se il Movimento 5 stelle ha la capacità di esprimere una lista, i locali del centrosono a disposizione, come per tutti quelli che in questi anni hanno fatto qualcosa a Chivasso. La politica ha il pregio di permettere a tutti di misurarsi, nella concretezza delle cose. Resta però un problema da chiarire: cosa si vuol fare. Noi, alemno quelli che si sono trovati per discutere della lista siamo stufi di vedere matola&co distruggere chivasso. Siamo stufi di non avere servizi e trasporti adeguati, siamo stufi di dover fare concerti in contrapposizione al sindaco. Pensiamo che sarebbe meglio mandarli a casa, se si riesce ad averne la forza. E non pensiamo, che la formazione da te proposta abbia la capacità di conquistare la poltrona di sindaco. Noi vogliamo fare un tentativo serio , sostanziato, per riuscire a vincere. Per questo abbiamo proposto dei punti qualificanti, sui quali non hai espresso nessun parere. Se vuoi continuare la partita dei distinguo, fai pure, libero di farlo, per fortuna. E' arrivato il momento che ogniuno si prenda le proprie responsabilità. Se pi non si riesce a trovare un'accordo ci si dovrà pensare. Noi sono oramai diversi anni che andiamo avanti fuori dal consiglio comunale, non cipreoccupa continuare a farlo. Ma non veniteci a proporre ricette che non esistono, per favore. Nonv venite a dirci diventiamo dei grilli. Se i Grilli esistono a chivasso che si facciano avanti, Fino ad oggi non si sono mai visti, in nessuna delle iniziative. Puoi continuare a sperare che arrivi il salvatore, o i nostri, se vuoi. Noi pensiamo che sia meglio fare qualcosa, come del resto stuiamo facendo, credibili o meno.
Allora molto semplice bussa alla porta del Pd e senti che ha da dirti e proporti l'Avvocato vestito di lino bianco. Chiedetegli una poltroncina in consigòlio comunale, andate alle elezioni e Matola vince e voi starete a guardare che farà l'Avvocato in consiglio comunale.
tu sei sempre sul balcone vero?
Si sul balcone in mezzo ai fiori, con una bibita fresca e due schiavi che mi fanno aria
Non pensavo di essere così "anziano" politicamente, me ne faccio una ragione, lascio comunque volentieri spazio al nuovo che avanza...anche se non ho ancora capito bene cos'è questo nuovo...auguri per la/le vostra/e lista/e.
Don Bairo
La discussione in corso sul blog, anche tra coloro che fanno parte del Centro Otelli o vi sono vicini, mostra che vi sono posizioni diverse. Sono diverse concezioni della lista. Perciò credo che non sia più opportuno chiamarla Lista Otelli, o del Centro Otelli. Continuare a chiamarla in questo modo potrebbe alienare al Centro le simpatie di coloro che seguono con interesse le attività del Centro medesimo con interesse ma non si riconoscono nell'una o nell'altra concezione della lista.
Detto questo, sono felice che il dibattito continui esprimendo la più grande articolazione di posizioni, come è nello spirito pluralistico del Centro.
pm
Don Bairo è riuscito a dire qualcosa di condivisibile.
Grazie Don Bairo
Te ne sono grato "anonimo". Dio benedica te e tutti i tuoi cattivi pensieri...
Don Bairo
Senza Censura: Don Bairo sei ridicolo
Io almeno faccio ridere caro "anonimo", di te purtroppo non penso nemmeno questo...
Don Bairo
@ pm
il tuo intervento permette di chiarire che la lista Paolo Otelli non è il Centro Paolo Otelli. Questo è un punto importante e che deve essere chiaro. Il Centro Otelli ha una sua dimensione che non è da confondere con la lista. E la questione delle alleanze è da definire, anche se la lista parte con l'ambizione di essere un momento di sintesi di anime diverse che spesso non trovano sul piano istituzionale una rappresentanza. La scommessa è quella di riuscire a far diventare forza le singolarità che spesso caratterizzano la vita chivassese, frammentata e dispersiva. Come anche si rileva da questa discussione la cosa più difficile a chivasso è trovare punti di coesione. L'esperienza ci insegna che questa frammenazione favorisce il perpetuarsi delle coalizioni di destra e impedisce il rinnovamento nella sinistra, lasciando spazio ai partiti maggioritari, stante l'attuale legge elettorale. La proposta è quella di riuscire ad essere presenti e di chiedere che i punti da noi evidenziati siano nel programma della nuova giunta chivassese. Se poi ci fossero anche facce ed energie nuove, benvengano, anzi lo speriamo ardentemente. Resta però un problema che vorremmo evidenziare: non c'è ancora stato un'intervento sui punti di programma, ma si continua su questioni identitarie. Chiariamolo: questa non vuole essere una lista "di partito", ma vuole riunire posizioni anche diverse per un obiettivo unico, per un bene comune. Pensiamo che o la sinistra ritrova la caacità di unire le proprie varie anime, o siamo destinati a non essere rappresentati. La questione quindi delle alleanze è quindi relativa alla presenza o meno dei punti programmatici in quella che ancor'oggi non esiste, ovvero una coazione alternativa alla candidatura di Matola. Ma va discussa in seguito ad incontri, in modo condiviso, non da una colonna di blog.
D'accordo, la lista Paolo Otelli non è il Centro Otelli. Però portano lo stesso nome, e facilmente verranno confusi. I giornali non faranno differenze. Oltretutto l'equivoco è favorito dal fatto che nel documento si dice che l'idea della lista è nata in una discussione avvenuta tra frequentatori abituali del Centro Otelli.
Perciò ribadisco la mia opinione: la lista in discussione non dovrebbe chiamarsi lista Otelli.
E' vero che si tratta di un aquestione di forma e non di contenuti: però il nome della lista è importante, soprattutto in un caso come questo in cui ci sono rischi di confusione.
Risolta la questione di forma, cioè il nome, possiamo passare ai contenuti, sui quali concordo. Ma in mezzo c'è la questione delle alleanze, ed è su questo che ho dei dubbi. Ripeto: dei dubbi, non delle certezze. Non so se serve che esponga questi dubbi. Potrebbero non interessare a nessuno. Però posso farlo.
pm
Ritorno sulla questione del nome della lista. La scelta è stata fatta per dare un segnale preciso di svincolmento da logiche di partito alla proposta, con un nome che si è sempre distinto a chivasso per la "sorvapartiticità" Ma non è un obbligo. A mio avviso non tanto perchè qualcuno che fa altro si possa sentire ingiustamente coinvolto, ma per una evoluzione nella proposta. Mi spiego: al centro si riuniscono molte espressioni della società, e non è detto che tutte siano in accordo. per fare un esempio sulla questione della tangenziale est diversi ambientalisti hanno espresso dei dubbi sulla non necessità che torino non abbia una tangenziale ad anello. QUesto però non ha impedito che chi ritiene giusto battersi contro questa porcheria possa farlo, con il pieno sostegno del centro, che non è mai entrato nelle proposte dei gruppi. E' però vero che in questo caso la sovrapposizione della eventuale lista otelli col centro è più "invasiva", tale da rendere necessario un cambiamento di nome se nel suo prendere corpo diventasse una proposta condivisa non solo da chi è interno al Centro, ma anche da chi ne è fuori. Sulle alleanze ho un punto da porre: Il centro ha fatto alcune manifestazioni riuscite in maniera soddisfacente alle quali hanno aderito e partecipato diversi esponenti che nei commenti sono stati indicati come indigeribili.
Perchè non sono stati allontanati, quando si sono presentati? Il comitato dei referendum per l'acqua ha rifiutato l'adesione di casa pound alla raccolta firme. E' questo che si chiede? E quali criteri stabiliscono chi è buono da chi no?
Caro Massimo,
sono contento che tu condivida l'inopportunità di chiamare la lista che proponi come Lista Otelli.
Non solo perché ci sono ambientalisti che partecipano alle iniziative del Centro ma potrebbero non condividere i contenuti e le alleanze eventuali della lista, ma potrebbero addirittura pensare che il Centro non debba "presentarsi alle elezioni". Tendenza diffusa, ad esempio, tra i giovanissimi con cui abbiamo preso contatto recentemente e con buoni risultati, anche grazie a te.
Dicevo non solo attività ambientaliste: il Centro Otelli svolge anche attività "culturali", per dirla alla buona. Per non tirarcela tanto: presentazione di libri e discussioni su temi interessanti (vedi le serate della decrescita a Chivasso e discussione sul federalismo a Torrazza). E, anche in questo caso, tra coloro che
danno una mano e ai quali va benissimo la sigla Centro Otelli, potrebbero esserci qualcuno che non è d'accordo con la "lista Otelli". Non so chi, ma può succedere.
In conclusione, credo che il Centro Otelli debba restare rigorosamente un soggetto della società civile: come tale, non sarà targato "politicamente" o partiticamente" e potrà intrattenere rapporti anche con i partiti in modo più agevole. Anzi, propongo che il Centro torni a darsi uno statuto, come era in passato.
pm
In una riunione di coalizione, cioè dei partiti del centrosinistra chivassese, ci si è ripresentati come Lista Centro Otelli. Riesprimo il mio dissenso e chiedo che si sospenda questo uso impropria del nome del Centro Otelli. Almeno in attesa di una riunione. Qualcuno potrebbe obiettare che sono l'ultimo arrivato, che il Centro Otelli esiste da più di vent'anni e che non io ma altri hanno il diritto di decidere come usare il nome Otelli. In tal caso riterrei ragionevole l'obiezione, ma ne trarrei le conseguenze. Aggiungendo che quel che farò io non ha alcuna importanza se non per me. Ciò che è importante secondo me è conservare, rafforzare, allargare il Centro Otelli some soggetto della società civile, non come struttura e / o nome al servizio di una lista, quale che siano le caretteristiche della lista.
pm
Carlo Marello ha detto...
Questa fantomatica Lista Otelli, è parte di quel Centrosinistra che preferisce perdere ma non cambiare, perchè se il Cs perde ma non cambia rimane nei consigli di amministrazione delle società miste pubblico-privato, rimane ai vertice delle municipalizzate, nelle commissioni che spettano all'opposizione, nella cooperazione sociale e di raccolta rifiuti,nell'informazione (giornali e agenzie stampa) insomma continua a gestire in modo consociativo la cosa pubblica.
Chi è in questa situazione si metta in disparte è troppo grandeil conflitto di interessi!
Basta non potete continuare a prendere in giro, la gente capisce mica son tutti fessi come credete voi
allora, provo a ricapitolare come dovrebbe essere la s
lista secondo martello:
nessuno che si sia già occupato di politica;
nessuno che lavori con l'ente pubblico;
nessuno che lavori nell'ente pubblico;
nessuno che abbia parenti, amici, vicini di casa, conoscenti che abbiano avuto a che fare con le tre categorie sopra riportate.
bene. ora ci dice anche i nomi, lui che non è fesso?
Fateli voi i nomi, io non faccio una lista, certo che con i presupposti che chiunque possa far parte di una lista. Anche i vari Falbo e Scopettone non sono attaccabili, il lavoro è una cosa, la politica un'altra, anche Berlusconi è da capire
Poi vi ricordo che i nomi non li avete fatti e non si sa neanche chi siano gli esponenti promotori della Fantomatica lista si firmano solo Lista Otelli, il portavoce è un certo Renato Dutto che penso sia un giornalista e iscritto a rifondazione
se non conosci renato mi sa che tu al centro otelli non ci sei mai venuto. e che resti quello che sei un saccente cacasentenze che a chivasso non ha mai fatto nulla, ma che si diverte a sputare sugli altri.
Centro Otelli è quello che è ospitato nella sede della Federazione della Sinistra?
sbagliato, è il contrario. La federazione della sinistra è ospite al centro otelli, assieme ai sindacati di base, ai ciclisti, ai verdi, al comitato mauriziano e ad altri gruppi che usano la sede quando serve. e senza pagare. Il centro si regge su contributi volontari. Il Centro non prende contributi dal comune, dalla provincia o dalla regione. Hai altro veleno da spargere, pezzo di...
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