GOGOL BORDELLO
"Trans Continental Hustle"
Recensione di dj-Sparta.
Ritorna l'originale quanto geniale band inglese guidata dal cantante-attore Eugene Holtz alla testa di una decina di musicisti originari di una mezza dozzina di paesi, letteralmente scatenati sui palchi di mezza Europa. La matrice resta quella pop-punk che ci avevano fatto conoscere fin dalla nascita, ma questo ultimo disco si presta a numerosi contaminazioni, partendo da reminescenze dei mitici Pogues per comprendere anche brani che sanno di ritmi balcanici ed ucraini, terra d'origine del front man del gruppo.
Un disco adatto per chi ama far casino e cha dalla musica chiede liberazione corporea, anche se il sound risulta essere decisamente piu' pulito e razionale che in passato, forse grazie all' intenzione dichiarata dei produttori di voler proporre anche al mercato nordamericano questo ultimo lavoro del gruppo britannico. Un disco travolgente e di sicuro interesse, che sconta pero' qualche lungaggine di troppo in alcuni brani tranquillamente evitabili, un peccato veniale che scontiamo volentieri.
Nessun commento:
Posta un commento