Ancora acqua in cantina in zona Mauriziano
Piove, governo ladro. E come al solito spunta l’acqua nelle cantine nelle case vicine all’area in cui sarà realizzato il grande complesso edilizio del PPE Mauriziano e la strada connessa. E’ nuovamente accaduto in occasione dei recenti temporali. In redazione sono giunte foto di cantine allagate in Via Foglizzo, al confine con l’area che sarà edificata. L’acqua è spuntata anche nelle cantine del condominio di Stradale Torino 48. Niente di nuovo: tutti sanno che la zona è umida, che le falde sono alte, che quando piove alcune cantine vanno a mollo. Tutti sanno delle alluvioni del 1994 e del 2000. Niente di nuovo. Anche il Comune lo sa. Se non lo sapeva prima, lo sa da aprile 2009, quando il geologo incaricato dal Comune stesso ha messo nero su bianco che nei periodi piovosi le falde sono alla profondità di circa un metro e mezzo, e in caso di piogge intense salgono a mezzo metro dal piano campagna. Tanto è vero che nella sua relazione è scritto che “lo scavo per la posa delle fondazioni dovrà essere realizzato in parte in falda”. Però la preoccupazione ora è un’altra: che succederà quando i palazzi del PPE Mauriziano saranno costruiti? Per ora, le acque che, quando piove scendono da Nord verso Stradale Torino, vengono in parte assorbite dal terreno del Parco Mauriziano e dal grande campo dove sono previsti i nuovi palazzi (che si estende da Via Foglizzo a Via Settimo, tra la ferrovia Torino – Milano e le abitazioni lungo e alle spalle di Stradale Torino). Ma, quando quel grande campo sarà costruito, il terreno cementificato e asfaltato non avrà più la stessa capacità di assorbimento. Dove finirà l’acqua? Nelle proprie cantine, temono gli attuali residenti. Anche le opere per la “messa in sicurezza” eseguite dopo le alluvioni non sembrano sufficienti. In questi giorni di temporali il Comune ha provato a chiudere il corso d’acqua che attraversa tutta l’area e corre lungo il capannone Rosso e il centro commerciale. L’acqua è stata deviata nel nuovo canale in Via Settimo. Ma non è bastato. Nel campo del PPE Mauriziano l’acqua è affiorata lo stesso, ed è affiorata anche nelle cantine vicine. E il nuovo canale di Via Settimo si è riempito al punto che il terreno coltivato oltre la stessa via è andato a bagno. Al punto che ci si può legittimamente domandare se le opere della “messa in sicurezza” sarebbero in grado di fronteggiare un’eventuale alluvione, o se sono “sicure” solo nelle carte del Comune.
Piero Meaglia
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