Immediatamente ci è sorta spontanea una prima riflessione. Con tutti gli impegni che deve avere in agenda il sindaco di una grande città come Torino, con la crisi economica che avanza inesorabile, con le fabbriche che chiudono una dopo l’altra, con la cassa integrazione aumentata nell’ultimo anno di 5 volte, con le famiglie costrette a fare la spesa a rate, Chiamparino non ha trovato altro di meglio da fare che soddisfare i bisogni dei bulldog della destra cittadina Ghiglia e Borghezio, aprendo un tavolo sulla sicurezza in cui, in maniera indefinita, si mischia un po’ di tutto: contro-G8 dell’università, centri sociali, case occupate, radio di movimento, occupazioni dei migranti.
Evidentemente non ancora pienamente soddisfatto delle aperture concesse alla destra cittadina più gretta e retrograda, il sindaco esce dalla riunione partorendo una serie di dichiarazioni piuttosto fumose sulle case occupate e sui centri sociali. Leggiamo così che il centro sociale Askatasuna dovrebbe diventare un centro di accoglienza per anziani. Ci spiace per il nostro sindaco, che forse non è stato correttamente informato, ma è da diverso tempo che moltissimi anziani già frequentano con piacere, e senza spendere un euro, lo spazio di corso Regina Margherita 47. Forse il nostro sindaco non sa che da almeno 2 anni è attivo in Vanchiglia un comitato di quartiere che organizza decine di iniziative (feste, merende, spettacoli teatrali, di giocoleria, cene, laboratori di disegno, ecc. ecc.) rivolte alle famiglie della zona, che hanno trovato nel giardino di via Balbo uno spazio verde e tranquillo dove passare i loro pomeriggi. Dobbiamo anche sottolineare che l’idea di trasformare l’Askatasuna in un fantomatico centro per anziani era già stata avanzata diversi anni fa dal presidente della circoscrizione 7, e quindi non è nemmeno un’idea originale.
Visto che negli ultimi 2 anni il sindaco Chiamparino ci ha individuato quali mandanti, organizzatori, strumentalizzatori di tutto quanto si muove in città, ci spiace nuovamente dargli una delusione. Limitandoci agli ultimi eventi, vogliamo ricordare al sindaco che le manifestazioni contro il G8 dell’università sono state pensate e organizzate dagli studenti dell’Onda, e che tutte le decisioni sono state prese dentro le assemblee tenutesi pubblicamente all’interno dell’università. Come sempre, ovviamente, noi abbiamo appoggiato e appoggiamo le lotte che si sviluppano nelle scuole, nelle università, nelle fabbriche, in quartiere, in valle di Susa, ma siamo e rimaniamo un centro sociale di quartiere, che lavora soprattutto a contatto con il proprio quartiere, e che fa del protagonismo giovanile sociale e politico una sua caratteristica essenziale.
Per quanto riguarda alcuni episodi - su cui i giornali hanno ricamato, alla ricerca dello scoop da cavalcare - e spacciati come fatti di cronaca nera, terribili e sanguinosi – per l’ulteriore gioia dei prezzolati giornalisti di Torino Cronaca – ci sentiamo di dire che si è trattato, nella sostanza, di ortaggi, immondizia, uova e letame. Nulla di più, nulla di meno. Per quanto ci riguarda, preferiamo lavorare alla costruzione di percorsi di massa e radicamento di forza sociale, non sull’estetica del gesto esemplare e individuale.
Ora, con le sue dichiarazioni, Chiamparino vorrebbe passare la palla al ministro Maroni. Siamo pronti a scommettere che Maroni gliela restituirà velocemente. In ogni caso, a 2 anni dalla fine del suo secondo mandato come sindaco di Torino, non pensiamo che Chiamparino voglia macchiare il percorso della sua folgorante carriera politica con lo sgombero di un centro sociale come il nostro, attivo da 13 anni nella nostra città, alla cui difesa siamo convinti parteciperebbero migliaia di giovani e meno giovani.
Segnalazione da: www.infoaut.org
3 commenti:
Ormai è chiaro, il fondo è toccato e speriamo che grattandolo si trovi qualcosa. Il problema più grande è che in politica è che si trova(ad esclusione di poche eccezioni) solo tanta puzzolente merda.Chi fa parte della merda riesce sopravvivere alla puzza, chi non ne fa parte rischia di finire soffocato. Questo non succede solo a Torino con Chiamparino e soci, ma anche in modo forte e violento da queste parti, nel chivassese.
Il pensiero unico la fa da padrone,è veramente trasversale,chiunque non la pensi come dicono i capi deve morire deve essere censurato, messo a tacere. Nessuno può dire la sua, c'è la crisi, c'è il problema delle sparate su veline e d'intorni di Berlusconi, intanto la dittatura bianca vince da dx a sx.
Aiuto!
Io sono disarmato e disilluso, non so voi cari Compagni!
Simone Capula
P.S
So che molti diranno ecco l'ennesima lamentela. "Capula datti da fare!".
La mia è la constatazione di uno che da anni cerca di fare della cultura senza finanziamenti e a grande fatica, ma ogni fgiorno di più sente che in Italia e in piccolo a Chivasso,ci sono censure. Credetemi anche molto forti!
RESISTERE. VERRANNO TEMPI MIGLIORI, QUANDO SI TOCCA IL FONDO POI SI RISALE...
Atrejus.
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