Ma "Tu, noi, Casalborgone", la "lista civica" che si presenta alle elezioni di Casalborgone con Amos Giardino candidato sindaco non dovrebbe essere una lista indipendente dai partiti? Su Wikipedia troviamo questa definizione: "Lista civica è il nome dato comunemente ad una lista di candidati alla carica di sindaco e di consigliere comunale che si presenta alla prova elettorale senza essere, almeno ufficialmente, espressione diretta di un partito poliico nazionale".
Ma allora che ci fa la lettera con cui il candidato sindaco, pur nella sua veste di presidente di una consulta di ordini professionali, scrive a Silvio Berlusconi per congratularsi della vittoria elettorale dell’aprile 2008? Che ci fa l’orgogliosa affermazione: «Le professioni intellettuali hanno avuto un forte peso nel successo elettorale del PDL». Che ci fa nella lettera la sponsorizzazione dell’Onorevole Siliquini, che nel maggio 2008 risultava responsabile per le professioni di Alleanza Nazionale e autrice della riforma dell’accesso alle professioni del governo Berlusconi?
E che fa – basta ciccare Amos Giardino su un motore di ricerca –l’incontro tra Claudia Porchietto e Amos Giardino al primo Congresso Nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, Torino, 11-12-13 marzo 2009? Vale a dire l’incontro con l’attuale candidata del Popolo della Libertà alla carica di Presidente della Provincia di Torino?
Intendiamoci: non è probito aderire o «essere vicino» ad un partito e condividerne le idee politiche. Però sarebbe giusto dirlo chiaramente agli elettori ai quali si chiede il voto, senza nascondersi dietro l’etichetta di «lista civica». Nel programma della lista di Giardino leggiamo alla prima riga: «Il programma amministrativo della lista civica “TU NOI CASALBORGONE” è fondato sulla trasparenza e l’interazione tra cittadini e amministrazione». Bene, il primo gesto di «trasparenza» dovrebbe proprio essere quello di dire chiaramente agli elettori: «ecco chi siamo!».
Quali elementi ha un elettore per scegliere tra due o più liste e candidati sindaci? 1) il programma; 2) l’attività amministrativa svolta in precedenza nel Comune; 3) l’appartenza politica o partitica. Nel caso di Giardino: 1) il suo programma è brevissimo e generico (lo trovate sul suo blog); 2) non è stato amministratore di Casalborgone in precedenza; 3) dunque per capirne le intenzioni, per prevedere che cosa farebbe se eletto sindaco, non resta che chiedersi a quale parte politica appartenga. In questo modo forse qualcosa si riesce ad intuire. O almeno ci si pongono delle domande. Ad esempio, copierebbe la disastrosa politica urbanistica di Chivasso? Se così avvenisse, Casalborgone cesserebbe di essere un bel posto tranquillo e gradevole, per viverci e per andarci a trascorrere qualche ora. Diventerebbe una collina di cemento, così come Chivasso è diventata una pianura di cemento.
Primo Carnera.
Nessun commento:
Posta un commento