MORRISSEY "Years of Refusal"
Nono album in studio per l'ex leader degli Smiths, il terzo della sua seconda giovinezza artistica, inaugurata nel 2004 con lo splendido "You are the Quarry", il disco del ritorno dopo un silenzio durato sette anni. Dopo il non altrettanto brillante "Ringleaders of the Tormentors", prodotto da Tony Visconti, Morrissey richiama in consolle Jerry Finn (tristemente morto poco dopo il termine dei missaggi, a soli 39 anni), produttore di spicco della scena pop punk, già al lavoro con Green Day, Offspring, Rancid, Blink 182. Col risultato di rivestire le sue liriche del suono più espressivo di cui si sia mai dotato. Emerge l'amore per le New York Dolls (Moz attivista del loro Fan Club) ed in più di un brano il nostro strizza l' occhio ai gruppi "emo"che dominano i gusti dei teenagers.
A.B.
AA.VV. " Il paese reale"
Vedere gli Afterhours sul palco di Sanremo, a contendere a Iva Zanicchi, Al Bano e Sal da Vinci (!!) il passaggio alla finale, è stato uno shock dal quale molti indie rockers nostrani non si sono ancora ripresi... Chi conosce bene Manuel Agnelli e soci sa che si è trattato dell'ultima mossa di una strategia ben pianificata per ottenere al rock di qualità spazi sui media generalisti che continuano ad ignorare realtà ormai consolidate anche fuori dai confini nazionali. La scelta di non concedere il loro brano alla consueta compilation sanremese nasconde il progetto di utilizzarlo da traino per un'altra raccolta. 19 brani, tutti inediti, a rappresentare molte fra le pi' belle realtà del rock indipendente italiano. Ottime conferme (Paolo Benvegnù, Toys Orchestra, il lanciatissimo Dente, Zu) ed alcune novità promettenti, Reverendo e Calibro 35 su tutti. Prezzo invitante, 9,90 euro, per chi ha ancora voglia di spendere soldi per un disco. Da regalare a chi crede che la musica italiana da esportazione debba per forza essere targata Pausini, Ramazzotti, Bocelli o Zucchero"
A.B.
MINISTRI "Tempi bui"
Uscito da alcuni mesi per una major, la Universal, questo disco del giovane trio rock milanese sarà sicuramente da annoverare fra i migliori del 2009. Giunti a questa terza prova discografica dopo un paio di ep per etichette indipendenti, l'impatto musicale dei Ministri colpisce subito per la freschezza delle idee musicali e dei testi, spesso complicati ma mai banali, con la testa sempre rivolta ai problemi del nostro tempo. Dalla precarietà, al mito dell'alcool per sentirsi "come gli altri", ai falsi miti dell'avere e non dell'essere impersonati da figuri del calibro di Briatore, senza dimenticare la base militare vicentina ("La voglio anch'io una base..."), e la trappola del futuro: di questo ed altro si canta in questo disco. E si suona: reinterpretando uno stile che potrebbe definisri fra il grunge ed il punk, in un groviglio di sonorità spesso originali che fanno da cornice a dei contenuti importanti che sanno di risveglio sociale, che si spera possa essere presto generalizzato.
YouTube:
"Tempi Bui" videoclip - http://www.youtube.com/watch?v=i64E81iTlCs
dj-Sp.
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