Verso il controllo dell'editoria scolastica?

SILVIO BERLUSCONI VERSO IL CONTROLLO DELL’EDITORIA SCOLASTICA?
La riforma Gelmini rischia di portare al fallimento i tanti piccoli editori scolastici puri, che sono circa 300, e che detengono all’incirca il 50% del mercato. L’obbligo imposto agli insegnanti di adottare libri per 5 anni (scuola dell’obbligo) e per 6 (scuole superiori) potrebbe infliggere loro un colpo decisivo. Chi ci guadagnerà? I quattro grandi gruppi che hanno il restante 50% del mercato dei libri scolastici, ma che soprattutto coprono anche altri settori del mercato (narrative, saggistica, arte) che compenseranno le perdite nel comparto scolastico. Sono Pearson, Rizzoli/Corriere della Sera, De Agostini e l’immancabile Mondadori (i suoi rami scolastici sono Arnoldo Mondadori Scuola; Einaudi Scuola e Mondadori Education), che ha già acquisito il controllo di una quindicina di scolastici puri come Palumbo, Zanichelli, Principato, Sei, La Scuola, ecc. Mondadori sopravviverà, come gli altri tre colossi, perché pubblica anche libri di varia con i marchi Giulio Einaudi Editore, Sperling & Kupfer, Frassinelli, Edizioni Piemme, Edizioni EL, Electa, Mondadori Illustrati e Geo Mondadori.

Ebbene, chi controlla Mondadori? La Fininvest di Silvio Berlusconi, che possiede il 50,1% delle azioni.

Questi dati e considerazioni si trovano in una mail che circola in questi giorni. Proviene dall’ANED, l’Associazione Nazionale ex Deportati. La provenienza è significativa: controllare il mercato dei libri scolastici permette di proseguire nell’opera di revisione storica del fascismo, dell’antifascismo, della Resistenza, della Costituzione. Mentre Berlusconi – a quanto sembra – partecipa per la prima volta alla celebrazione del 25%, la sua Fininvest viaggia verso la conquista della formazione scolastica. Lo strapotere dei quattro colossi è una minaccia al «pluralismo culturale, elemento così importante a scuola».

Pri.Car.

1 commento:

Simone Capula ha detto...

Una poesia di Brecht:
A Walter Benjamin, che si tolse la vita mentre fuggiva davanti a Hitler

Stancare l'avvessario, la tattica che ti piaceva
quando sedevi al tavolo degli scacchi, all'ombra del pero.
Il nemico che ti cacciava via dai tuoi libri
non si lascia stancare da gente come noi.