Rivolte partigiane dopo la Liberazione... un libro...

Torino. Rivolte partigiane dopo la Liberazione
Venerdì 24 aprile.
Serata sulle rivolte partigiane dopo la Liberazione e assemblea antifascista

"Ribelli senza congedo. Rivolte partigiane dopo la Liberazione 1945 -
1947" è l’ultimo libro di Marco Rossi, dedicato a una storia spesso
taciuta, quella delle migliaia di partigiani, che a distanza di poco più
di un anno dalla Liberazione, tornarono in montagna "per rifiuto di
abitare nella Repubblica che mitraglia i contadini, libera i fascisti e
mette gli operai alla disoccupazione".
Il libro sarà presentato venerdì 24 aprile
dalle 21,15 in corso Palermo 46.
Sarà presente l'autore.

Attorno alla data del 25 aprile 1945, considerata e celebrata come
l'anniversario della Liberazione, permangono ancora molti equivoci e
rimozioni, dettate da un evidente utilizzo politico della storia, sino al
punto di ventilare la cancellazione di tale festa dal calendario della
Repubblica per sancire la conclusione della guerra che vide gli italiani
combattersi su fronti opposti.
La principale mistificazione, da un punto di vista storiografico, riguarda
proprio la data stessa del Venticinque Aprile con cui si vorrebbe far
iniziare e concludere l'insurrezione popolare contro il fascismo e
l'occupazione nazista, negando che quella guerra civile e sociale aveva un
"prima" e, soprattutto, che conobbe un "dopo" tutt'altro che composto e
riconciliato sotto la bandiera della cosiddetta pacificazione nazionale.
Uno dei fatti che contraddicono palesemente questa rassicurante
ricostruzione del passato è l'esperienza, comune a migliaia di partigiani
che, a distanza di poco più di un anno dalla Liberazione, tornarono in
montagna "per rifiuto di abitare nella Repubblica che mitraglia i
contadini, libera i fascisti e mette gli operai alla disoccupazione".
La scelta di proseguire la guerra di liberazione percorse, a più riprese e
in varie zone del Nord Italia, le componenti più intransigenti e avanzate
del movimento partigiano che avevano vissuto la lotta armata contro i
fascisti come la premessa per la costruzione di una società diversa, così
come non avevano condiviso i cedimenti e gli appelli ai "fascisti onesti".
Tali insorgenze, nonostante le considerevoli dimensioni raggiunte,
rimangono a tutt’oggi una parentesi pressoché ignorata e sconosciuta, a
causa dell’evidente dissonanza che rappresentò e ancora rappresenta per la
storia ufficiale della Resistenza...
Federazione Anarchica Torinese – FAI
Corso Palermo 46 Torino – la sede è aperta ogni giovedì dalle 21 in poi
INFO: 338.6594361.


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