TORINO - L’AMIANTO CONTINUA A UCCIDERE: INIZIA IL PROCESSO ALL’AMIANTO. Il 6 aprile 2009 sarà una data da ricordare. Finalmente inizia a Torino il processo ai responsabili delle multinazionali produttrici di amianto. Si tratta di un atto di giustizia dovuto, nei confronti di tutti quei lavoratori e quei cittadini la cui vita è stata sacrificata sull’altare del profitto. Nel Casalese, in Piemonte e in altre Regioni d’Italia sono stati migliaia i morti derivati dalla lavorazione dell’amianto, morti avvenute perlopiù in silenzio. Una giustizia che finora è stata negata. L’amianto è fuorilegge in Italia dal 1992 e, solo dopo 17 anni, inizia un processo. Un diritto alla giustizia che, da oggi fino all’emissione della sentenza, andrà riaffermato con forza per evitare che, ancora una volta, si tenti di far passare tutto sotto silenzio, lasciando impunito questo crimine. LA SALUTE NON DEVE ESSERE OSTAGGIO DEL PROFITTO. La storia dell’uso di questa fibra assassina è un caso esemplare di come il capitale e, in questo caso particolare le multinazionali, antepongano il loro profitto alla salute e alla vita dei lavoratori e dei cittadini. Non si tratta di storia passata, ma di una realtà del presente: le morti sul lavoro hanno cadenza quotidiana, mentre il governo Berlusconi vuole “riformare” la legge sulla sicurezza nei posti di lavoro, diminuendo la tutela per i lavoratori. Questa pratica, oggi più che mai, è inaccettabile e va ribaltata; bisogna mettere al primo posto la tutela della salute e della sicurezza di lavoratori e cittadini. La vita delle persone vale ben più dei dividendi distribuiti dalle imprese ai propri azionisti. Rifondazione Comunista sarà al fianco delle famiglie delle vittime della Eternit. Continuerà con il suo sostegno concreto alla loro lotta per la conquista della verità e della giustizia su questa vicenda. Si impegnerà nelle sedi istituzionali, come ha fatto in Consiglio Regionale per l’approvazione della legge regionale sull’amianto e lavorando per una nuova legge nazionale e normative europee più stringenti.
PRESIDIO
del 6 Aprile 2009 dalle ore 9 davanti al Palazzo di Giustizia.
INFO: tel. 011460471 – fax: 0114604721 / e-mail: federazione@
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