A proposito di casa-scout al Mauriziano. Una replica ad un articolo apparso su un giornale locale...


Gentilissimo Direttore de La Gazzetta del Canavese: mi permetto di mandarLe una breve replica alle dichiazioni del signor Tullio Caria, presidente degli scout di Chivasso, Gassino e San Mauro.
Leggo sul Suo giornale di venerdì 4 gennaio le dichiarazioni del Signor Tullio Caria, presidente della sezione Gassino-San Mauro-Chivasso, in merito alla costruzione della nuova sede degli scout all'interno del Parco Mauriziano di Chivasso.
Il signor Caria afferma di avere valutato con l'amministrazione comunale sette soluzioni alternative, tutte giudicate non idonee. Cita l'area di via Togliatti e quella davanti al liceo. Ma dimentica di dire alcune cose: gli scout hanno già una sede, in un edificio di proprietà comunale, dotato di una ampia area verde, in via Cappuccini. Dimentica le altre localizzazioni suggerite per tempo dagli ambientalisti: il Cral Lancia, il Podere San Marco, la proprietà sequestrata alla mafia. E soprattutto dimentica il luogo più adatto: l'ex campo TAV nel Baraggino. Palazzine circondate dal verde. Vengono assegnate dal Comune ad altre associazioni: per quale strana ragione non sono adatte all'associazione scoutistica chivassese? Per quale incomprensibile motivo si è voluto ad ogni costo cementificare una porzione del Parco Mauriziano, sottraendola alla fruizione degli altri cittadini? Il signor Caria è il presidente degli scout di ben tre comuni, cioè Chivasso, Gassino e San Mauro: non trova ingiusto che i costi (economici e ambientali) della costruzione della loro sede gravino su un solo comune, cioè solamente sui cittadini di Chivasso?
Il signor Caria sottolinea che con la loro presenza gli scout potranno monitorare un'area del parco "mal frequentata". Ma in quell'area le cattive frequentazioni sono soprattutto notturne. Gli scout si fermeranno a vigilare anche la notte, tutte le notti?
Gli scout sono ancora in tempo a tirarsi fuori da questo scandalo. Prima di entrare nella nuova sede, dovranno sottoscrivere una convenzione con il Comune. Possono ancora dire di no, e rimanere temporaneamente dove sono. Eviteranno la vergogna di un primato poco invidiabile: la loro nuova sede sarà il primo edificio costruito proprio all'interno del Parco Mauriziano, finora rimasto intatto. Un'impresa che non è ancora riuscita nemmeno al più spregiudicato dei costruttori immobiliari.
Grazie per l'attenzione e cordiali saluti.

Comitato Parco Mauriziano di Chivasso.

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