IL GAMBERO ROZZO







Gennaio 2008


Ristorante "La Moia" a Tonengo d' Asti.

Tel. 0141.908132.

Recensione a cura di mr.Gastricus.


Se fosse più piccolo non si chiamerebbe ristorante ma trattoria, ancora meglio "piola". Ma visto che "La Moia" puo' ospitare un sacco di gente, sistemati in 2 o 3 sale molto ampie, questi termini potrebbero apparire riduttivi. Io alla Moia ci vado a mangiare 4 o 5 volte l' anno ed ogni volta che ci torno è sempre un piacere. E' un po' come tornare a far visita a quelle vecchie ed amate zie che ti preperano da mangiare sempre le stesse cose, ma con quale gusto, abbondanza e maestria! Sì, la varietà dei menù alla Moia non è proprio il loro forte, ma va bene così e speriamo che duri. Speriamo che durino quei sapori semplici e genuini, cuore della cucina monferrina. Il grande assortimento di salumi, sempre freschi i profumati che aprono ogni pranzo, cena o merenda sjnoira alla Moia sono assolutamente da assaggiare, in particolare il salame cotto alla monferrina preparato proprio da loro. Ottimi anche gli altri antipasti della tradizione piemontese: carne cruda all' albese, pourùn in bagna cauda e vitello tonnato vi colpiranno per il gusto e la semplicità.

Semplici ed accattivanti gli agnolotti conditi al burro & salvia od al ragù. Molto abbondante e particolarmente sfizioso il fritto misto alla piemontese, anche se in altri ristoranti la varietà dei singoli ingredienti sottoposti a frittura risulta essere più ampia. E dopo il fritto vi consiglio, se non siete già irrimediabilmente sazi, di assaggiare il gran cosciotto di maiale al forno: una squisitezza autentica. Tradizionali ed amabili anche i dessert: torta secca di nocciole, ma soprattutto la torta di mele con il cacao. I vini proposti sono ottimo contorno al classico menù piemontese: barbera d' Asti, dolcetto o nebbiolo.

Da ricordare che pane e grissini sono cotti nel forno a legna di famiglia e che di fronte al ristorante, c' è un negozietto d' altri tempi sempre della famiglia che gestisce La Moia. In questo paradiso del buongustaio in miniatura, potrete prenotare gli stessi agnolotti che avete gustato alla Moia, od acquistare i gustosi salumi, nonchè pane e grissini e squisite tome della vicina Cocconato, oppure torte di mele o di nociole.

Per un buon pranzo o cena più o meno come vi ho descritto, con tanto di caffè e grappino il prezzo risulta essere più che onesto (sui 22-26 euro); nelle fredde domeniche invernali, potete provare la Moia anche con corpose merende sjnoire.

Raggiungere Tonengo d' Asti è facile. Da Chivasso percorrere la s.s.590 fino a Lauriano, poi girare a destra e proseguire per Piazzo-Tonengo-direzione Cocconato d' Asti. Fra l' altro la strada è panoramica, ma occhio alle curve quando tornate a casa...specie ci avete dato dentro col nebbiolo ed i pusa-cafè...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Avviso i GASTRONAUTI: Il Viandante di Arè non ha chiuso, contrariamente a quanto si era saputo: meglio cosi'.
Ciao a tutti e buon appetito!

Anonimo ha detto...

Alla cara, vecchia Moya di Tuneng si mangia sempre bene; a me piace molto molto la carne cruda come la fanno loro: semplice e genuina, ne puoi mangiare quanta ne vuoi!!
Speriamo che la Moya non cambi proprio mai...
Nicola