Torino, in circoscrizione va in scena il delirio revisionista...

TORINO - Vergogna, vergogna, vergogna, questo il grido che leviamo a fronte del provvedimento del Consiglio della Circoscrizione 9 della città di Torino di cessazione di qualsiasi rapporto con la locale sezione Anpi in merito alla celebrazione del 25 aprile.
Adducendo presunti disguidi nello svolgimento della festa il provvedimento in questione tra l’altro recita: «…se si sono usati termini come “nazicomunisti” (nell’ambito della discussione del Consiglio della Circoscrizione, ndr) lo si è fatto nei confronti di gruppi che fanno dell’intolleranza, della violenza, della vigliaccheria la loro prassi quotidiana con una sintesi perfetta dei due mali immondi dello scorso secolo: il nazismo fortunatamente cancellato dal pianeta, ed il comunismo, che domina tuttora in molte nazioni ed ammorba ancora pesantemente vita politica, gangli, istituzioni e poteri della società italiana…».
Tra i molti strafalcioni di segno reazionario il Consiglio ha approvato un provvedimento che dice della necessità di «spiegare ai giovani, nelle scuole, la grave deviazione di alcuni Partigiani, Gruppi, Brigate di ben chiaro colore politico, che, in spregio agli stessi ordini del C.L.N: hanno compiuto…gravi atti militari…fedeli alla linea politica…(del) l’Unione Sovietica, che aveva come unico scopo non la Liberazione…ma la sostituzione di una dittatura con un’altra peggiore: il comunismo».
Non pago il Consiglio di Circoscrizione impegna il Presidente e la Giunta a «condannare pubblicamente» il contenuto di una lettera di denuncia della sezione locale dell’Anpi. Nella quale l’Anpi, a proposito delle deliranti posizioni assunte dalla Circoscrizione, parla senza mezzi termini di una «deriva culturale e morale» e insieme a ciò del «tentativo di sottrarre alla nostra associazione, con fini revisionistici, l’organizzazione del 25 aprile nel nostro quartiere».
Non ci sono molti commenti da fare a questo provvedimento spazzatura approvato nei giorni scorsi sennonché il provvedimento presentato da un consigliere di centrodestra è stato approvato grazie ai voti dello schieramento di centrodestra, dei moderati di Fassino, del Movimento 5 Stelle e, dulcis in fundo, grazie all’astensione o alla non partecipazione al voto determinante di quelle forze che detengono la maggioranza consiliare (Pd, Sel, Idv).
Al Sindaco della città, al Consiglio Comunale, alle associazioni democratiche chiediamo una immediata presa di posizione di distanza dall’immondo turpiloquio messo in atto da una istituzione locale che si è dimostrata del tutto avulsa da un minimo di cultura storica e costituzionale. All’Anpi va tutta la nostra solidarietà. La esprimiamo con la rivendicazione e l’orgoglio di un’appartenenza politica che non solo ha costituito un pilastro fondante della Liberazione del nostro Paese ma con la quale continueremo a testimoniare un impegno forte per una società più giusta.
Ezio Locatelli, Juri Bossuto.

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