Prigionieri per la libertà e la radio della speranza...

Gli internati militari italiani durante la seconda guerra mondiale visti attraverso le fotografie del ten. Vittorio Vialli (I.M.I. 6168)

A San Benigno Canavese 20-27 aprile a Villa Volpini

L’8 settembre viene catturato dai tedeschi e deportato nel campo di concentramento di Beniaminowo vicino a Varsavia in Polonia. Vittorio Vialli segue il destino di centinaia di migliaia di soldati dell’esercito italiano disarmati dai tedeschi e deportati, denominati I.M.I., e cioè Internati Militari Italiani. Ad essi viene posta una scelta: aderire con una semplice firma alla Repubblica fascista di Salò e combattere a fianco dei nazisti, oppure rimanere prigionieri del nemico. La decisione sua, come di altri 650.000 soldati italiani, la ritroviamo nel titolo della mostra “Prigionieri per la libertà”.
Vittorio Vialli ci ha lasciato scritto – “Ho scelto la prigionia” – è una questione di dignità umana – dignità umana è rispetto verso se stessi, da cui discende il rispetto verso il prossimo – . Solo se comprendiamo il significato di queste affermazioni possiamo capire perché coscientemente ha scelto la fame, gli stenti, il freddo, le malattie; perché è riuscito a sopportare i soprusi, le prepotenze, le angherie, la minaccia quotidiana di morte.


RADIO CATERINA la radio della speranza

La radio “Caterina” nasce nel campo di prigionia di Sandbostel nella Germania nord-occidentale nel 1944, ad opera di alcuni ufficiali dell’esercito italiano ivi detenuti dopo i fatti dell’8 settembre 1943. Gran parte del gruppo di internati si mobilitò alla ricerca di idee e materiali utili alla costruzione di vari componenti, in particolare il capitano Aldo Angiolillo e il tenente Oliviero Olivero idearono il circuito e costruirono i componenti necessari al funzionamento della ricevente, basata su una valvola (pentodo) di tipo 1Q5,
fatta entrare di nascosto all’interno della borraccia del tenente Martignago……………

Il 25 aprile alle 21,00 Giancarlo Tagliati della sezione ANPI di san Benigno e Volpiano, radioamatore (i1TGR) ha organizzato una serata durante la quale spiegherà la rocambolesca storia della costruzione della famosa radio.

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