Mercoledì 28 novembre presso il
Tribunale di Torino ha inizio il processo d'Appello ThyssenKrupp in seguito
al ricorso presentato dai 6 imputati contro le condanne, da 10 a 16 anni,
inflitte in primo grado per il rogo del 6 dicembre 2007 in cui persero la vita 7
compagni di lavoro.
L'impianto del ricorso si basa
sul fatto che la morte dei nostri compagni di lavoro non è imputabile a mancanze
o colpevolezze aziendali, peraltro ampiamente dimostrate in aula, ma alla
distrazione dei ragazzi: un'accusa ignobile detta da chi, oltre ad aver
causato a quei ragazzi una morte atroce per far fare profitti ad una fabbrica
già chiusa, non ci ha pensato due volte a convocare i testimoni di parte e
fornirgli preventivamente domande e risposte! Per “rinfrescare la memoria” è
stata la giustificazione. Uno scarica barile ignobile che vorrebbe far ricadere
le responsabilità di questa strage sui lavoratori stessi. Per capire chi sono
Espenhahn, Salerno, Cafueri e soci basta ricordare le parole del Procuratore R.
Guariniello ("Abbiamo agito come se si trattasse di una società a delinquere").
Se in Italia esistesse davvero la giustizia questi assassini dovrebbero GIA'
essere in galera!
7 morti atroci non hanno insegnato
niente perchè non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire: nulla è cambiato, le morti per profitto continuano senza
sosta nei cantieri, nelle fabbriche e sulle
strade, ora anche nei luoghi di divertimento (solo per fa soldi chiedendo 50-60
e più euro per un concerto), con la crisi che non fa altro che peggiorare le già
deprecabili condizioni di lavoro per giovani e non, donne, precari e
immigrati.
Ripetiamo da tempo che l'unica
misura per uscire dalla crisi è quello di rilanciare il LAVORO, sicuro e
dignitoso per tutti, utile (produrre solo ciò che serve e non che fa
arricchire qualcuno) e rispettoso dell'ambiente (emblematico, e purtroppo
per nulla isolato, il caso Ilva a Taranto: se si vuole il lavoro bisogna essere
disposti anche a morire...) e delle persone.
Se non sono i padroni a volere la
sicurezza dei lavoratori non può che essere la società civile ad imporla.
Per questo occorre lavorare tutti insieme per creare, sulle ceneri di questo
sistema ormai in disfacimento, un sistema nuovo in cui siano al centro le
persone e non i profitti a partire dal rilancio di un lavoro utile e dignitoso:
potenziando trasporti, scuola pubblica, assistenza sanitaria e cultura a prezzi
popolari e bonificando l'ambiente da vecchi e nuovi rifiuti disseminati ovunque
da persone senza scrupoli che si sono arricchite seminando morte e malattie
(Eternit, Marzotto, Ilva, Petrolchimico di Marghera, ecc.).
Saremo davanti al Tribunale dalle
ore 9,00 per portare solidarietà alle famiglie delle vittime e pretendere verità
e giustizia per questa ignobile strage!
Invitiamo tutti i lavoratori, gli studenti, appartenenti
a forze politiche e sindacali e i cittadini solidali a partecipare numerosi
all'udienza: per pretendere giustizia per questa ignobile strage.
Al fianco dei lavoratori in lotta
per un lavoro sicuro e dignitoso!
Basta morti sul lavoro!
Ex lavoratori ThyssenKrupp
Torino.
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