CHIVASSO - Giovedì 11/10 si è tenuta, presso la sala del consiglio comunale chivassese, una riunione per
dare seguito all'impegno preso, nel programma della coalizione che ha
sostenuto Ciuffreda, alla promessa di dare corpo al risultato del
referendum sull'acqua pubblica, ovvero darsi da fare perchè sia totlo dalla
bolletta il 7% e che la proprietà di Smat resti fuori dal mercato.
Questo punto è stato fortemente voluto dalla nostra lista dei Progressisti (Chivasso Futura e Federazione della Sinistra) ed è, a
nostro avvso, uno dei più qualificanti dell'intero progranna di coalizione. Dare corpo a
quanto milioni di cittadini, ed in particolare il 67 % dei chivassesi,
nei confronti della gestione dell'acqua, è un nostro punto d'onore, e
siamo grati al Sindaco ad alll'assessore Corcione di aver voluto
iniziare ad occuparsene. I referendum sono oramai passati da due anni, e in pratica
niente ancora si è mosso. Per questo
abbiamo collaborato all'iniziativa di giovedì, che ha visto l'invito a
tutti i comuni che fanno parte di SMAT, per proporre un Ordine del
giorno da proporre poi in tutti i vari consigli comunali che ritengono di
aderire, per sollecitare l'abolizione del 7% (che in realtà è il 16%
grazie a tasse e trucchi contabili), ed iniziare a discutere di come
modificare l'assetto societario di SMAT, per evitare che si possa fare
profitto con l'acqua. Alla riunione ha partecipato il sindaco di
Rondissone, Lomater, che è il rappresentante del chivassese nall'ATO3,
che ha manifestato soddisfazione nel vedere che qualcuno si attiva su
tali problematiche, che spesso si vedono solo all'interno dell'ATO. Hanno
inoltre partecopato alcune amministazioni locali, purtroppo poche, ma
con le quali si è definito l'inizio di un percorso da riproporre alle
amministrazioni coinvolte. In particolare si intende far approvare un
Ordine del Giorno che specifichi la volontà dell'amministrazione di far
applicare i risultati referendari, dando mandato al sindaco di muoversi,
nelle sedi istituzionali, per far diventare questi fatti concreti. E'
stato sottolineato come le amministrazioni siano nei discorsi e sulla
stampa solo per i tagli e per la corruzione, mentre sarebbe opportuno
che ci finissero perchè fanno il loro lavoro, ovvero eseguano quabto i
cittadini hanno votato. Questo è solo l'inizio. andiamo avanti!
Massimo.
Riceviamo dal comitato Provinciale Acqua pubblica di Torino:
Desideriamo dare atto pubblicamente della sensibilità del Comune di
Chivasso che ha organizzato giovedì 11 ottobre una pubblica assemblea,
nella quale anche il Comitato provinciale Acqua Pubblica Torino ha
potuto illustrare le proposte per dare finalmente attuazione all’esito
del referendum del 12-13 giugno 2011.
In quella consultazione
referendaria oltre il 95% dei cittadini dell’Area Omogenea 3
dell’Autorità d’Ambito Idrico Torinese: CASALBORGONE , CASTAGNETO PO,
CHIVASSO, FOGLIZZO, MONTANARO, RONDISSONE, SAN SEBASTIANO DA PO,
TORRAZZA PIEMONTE, VEROLENGO, d’accordo con altri 26 milioni di
italiani, hanno abrogato la legge che imponeva ai Comuni italiani di
privatizzare l’acqua e hanno anche cancellato le norme che li ob
bligavano
a pagare con la bolletta dell’acqua anche il profitto ai gestori
dell’acquedotto (il 15,35% in più della tariffa nel 2011 e il 16,32% in
più nel 2012). Nella riunione di giovedì 11 abbiamo così
potuto illustrare ai Sindaci, ai consiglieri comunali e ai cittadini
intervenuti le nostre proposte per dare attuazione alla volontà
popolare espressa nel referendum:
1. trasformazione di SMAT Società
per azioni di diritto privato in Azienda speciale consortile di diritto
pubblico per metterla al riparo dai pericoli di privatizzazione
2.
campagna di Obbedienza Civile per costringere SMAT e Autorità d’Ambito a
rispettare la legge riducendo la tariffa dell’acqua della quota di
“remunerazione del capitale investito” abrogata dal referendum-
Abbiamo preso atto con favore dell’intenzione del Comune di Chivasso di
dare seguito all’iniziativa attivandosi nuovamente nei confronti dei
Comuni torinesi per la concreta attuazione dell’esito referendario.
Per il Comitato provinciale Acqua Pubblica Torino
Mariangela Rosolen.
CHIVASSO - Giovedì 11/10 si è tenuta, presso la sala del consiglio comunale chivassese, una riunione per
dare seguito all'impegno preso, nel programma della coalizione che ha
sostenuto Ciuffreda, alla promessa di dare corpo al risultato del
referendum sull'acqua pubblica, ovvero darsi da fare perchè sia totlo dalla
bolletta il 7% e che la proprietà di Smat resti fuori dal mercato.
Questo punto è stato fortemente voluto dalla nostra lista dei Progressisti (Chivasso Futura e Federazione della Sinistra) ed è, a
nostro avvso, uno dei più qualificanti dell'intero progranna di coalizione. Dare corpo a
quanto milioni di cittadini, ed in particolare il 67 % dei chivassesi,
nei confronti della gestione dell'acqua, è un nostro punto d'onore, e
siamo grati al Sindaco ad alll'assessore Corcione di aver voluto
iniziare ad occuparsene. I referendum sono oramai passati da due anni, e in pratica
niente ancora si è mosso. Per questo
abbiamo collaborato all'iniziativa di giovedì, che ha visto l'invito a
tutti i comuni che fanno parte di SMAT, per proporre un Ordine del
giorno da proporre poi in tutti i vari consigli comunali che ritengono di
aderire, per sollecitare l'abolizione del 7% (che in realtà è il 16%
grazie a tasse e trucchi contabili), ed iniziare a discutere di come
modificare l'assetto societario di SMAT, per evitare che si possa fare
profitto con l'acqua. Alla riunione ha partecipato il sindaco di
Rondissone, Lomater, che è il rappresentante del chivassese nall'ATO3,
che ha manifestato soddisfazione nel vedere che qualcuno si attiva su
tali problematiche, che spesso si vedono solo all'interno dell'ATO. Hanno
inoltre partecopato alcune amministazioni locali, purtroppo poche, ma
con le quali si è definito l'inizio di un percorso da riproporre alle
amministrazioni coinvolte. In particolare si intende far approvare un
Ordine del Giorno che specifichi la volontà dell'amministrazione di far
applicare i risultati referendari, dando mandato al sindaco di muoversi,
nelle sedi istituzionali, per far diventare questi fatti concreti. E'
stato sottolineato come le amministrazioni siano nei discorsi e sulla
stampa solo per i tagli e per la corruzione, mentre sarebbe opportuno
che ci finissero perchè fanno il loro lavoro, ovvero eseguano quabto i
cittadini hanno votato. Questo è solo l'inizio. andiamo avanti!
Massimo.
Riceviamo dal comitato Provinciale Acqua pubblica di Torino:
Riceviamo dal comitato Provinciale Acqua pubblica di Torino:
Desideriamo dare atto pubblicamente della sensibilità del Comune di
Chivasso che ha organizzato giovedì 11 ottobre una pubblica assemblea,
nella quale anche il Comitato provinciale Acqua Pubblica Torino ha
potuto illustrare le proposte per dare finalmente attuazione all’esito
del referendum del 12-13 giugno 2011.
In quella consultazione
referendaria oltre il 95% dei cittadini dell’Area Omogenea 3
dell’Autorità d’Ambito Idrico Torinese: CASALBORGONE , CASTAGNETO PO,
CHIVASSO, FOGLIZZO, MONTANARO, RONDISSONE, SAN SEBASTIANO DA PO,
TORRAZZA PIEMONTE, VEROLENGO, d’accordo con altri 26 milioni di
italiani, hanno abrogato la legge che imponeva ai Comuni italiani di
privatizzare l’acqua e hanno anche cancellato le norme che li ob
bligavano
a pagare con la bolletta dell’acqua anche il profitto ai gestori
dell’acquedotto (il 15,35% in più della tariffa nel 2011 e il 16,32% in
più nel 2012). Nella riunione di giovedì 11 abbiamo così
potuto illustrare ai Sindaci, ai consiglieri comunali e ai cittadini
intervenuti le nostre proposte per dare attuazione alla volontà
popolare espressa nel referendum:
1. trasformazione di SMAT Società
per azioni di diritto privato in Azienda speciale consortile di diritto
pubblico per metterla al riparo dai pericoli di privatizzazione
2.
campagna di Obbedienza Civile per costringere SMAT e Autorità d’Ambito a
rispettare la legge riducendo la tariffa dell’acqua della quota di
“remunerazione del capitale investito” abrogata dal referendum-
Abbiamo preso atto con favore dell’intenzione del Comune di Chivasso di
dare seguito all’iniziativa attivandosi nuovamente nei confronti dei
Comuni torinesi per la concreta attuazione dell’esito referendario.
Per il Comitato provinciale Acqua Pubblica Torino
Mariangela Rosolen.
1. trasformazione di SMAT Società per azioni di diritto privato in Azienda speciale consortile di diritto pubblico per metterla al riparo dai pericoli di privatizzazione
2. campagna di Obbedienza Civile per costringere SMAT e Autorità d’Ambito a rispettare la legge riducendo la tariffa dell’acqua della quota di “remunerazione del capitale investito” abrogata dal referendum-
Abbiamo preso atto con favore dell’intenzione del Comune di Chivasso di dare seguito all’iniziativa attivandosi nuovamente nei confronti dei Comuni torinesi per la concreta attuazione dell’esito referendario.
Per il Comitato provinciale Acqua Pubblica Torino
Mariangela Rosolen.
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