"CHI COMANDA
TORINO"
di
Maurizio PAGLIASSOTTI
Castelvecchi
Editore (collana RX)
pagg.192
- euro 14,90.
Recensione a cura di
Gaetano FARINA
Ai torinesi le Olimpiadi Invernali del 2006 sono
state vendute come un'opportunità irrinunciabile per la rigenerazione del
tessuto sociale ed economico. A più di cinque anni da quell'evento, però, Torino
si ritrova comune più indebitato d'Italia: i piani di "riqualificazione" e le
strutture olimpiche sono state pagati solo in parte da Stato e privati; non
sapendo come riutilizzarle, la maggior parte delle nuove strutture destinate
alle discipline sportive (specialmente i siti e gli alberghi di montagna) sono
rimaste un "costo" tanto che per alcune si ipotizza già lo smantellamento;
troppi locali, in primis il "villaggio degli atleti" che sta letteralmente
cadendo a pezzi, sono rimasti inutilizzati, mentre centinaia di costosissimi
"addobbi" olimpici sono divorati dalla ruggine nei magazzini comunali. Gli
amministratori attuali e quelli che hanno promosso e gestito l'evento possono
controbattere che è ancora presto per stilare un bilancio finale. Eppure,
l'accumulazione di debiti sempre più onerosi non può lasciare indifferente la
cittadinanza, specialmente le nuove generazioni che, insieme a figli, nipoti e
pronipoti, saranno costretti ad accollarseli. Nel frattempo, l'amministrazione
comunale prova a far cassa vendendo ai privati immobili di prestigio e,
soprattutto, fette di territorio potenzialmente edificabile tanto che, nei
prossimi vent'anni, la popolazione sarà travolta da una valanga di cemento?
Maurizio Pagliassotti, giornalista "in mobilità" di Liberazione, fa proprio il
punto della drammatica situazione torinese nel suo nuovo libro Chi Comanda
Torino che fa parte di una neonata collana di Castelvecchi con lo scopo di
indagare i centri di potere delle maggiori città italiane.
da: ibs.it
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