A proposito della nuova centrale ad olio di palma...

CHIVASSO - Le sottoscritte associazioni ambientaliste apprendono con stupore e preoccupazione le dichiarazioni dell’Assessore all’Ambiente del Comune di Chivasso, Gianluca Vitale, riportate da un organo di stampa locale, secondo cui “La centrale a olio di palma è una realtà con cui dobbiamo convivere” e che, per evitare danni all’ambiente, l’amministratore delegato della Biogen, ingegner Occhilupo si è reso disponibile (bontà sua) ad installare una centralina di controllo delle emissioni. A questo proposito, intendiamo mettere ancora una volta in risalto che le emissioni prodotte dalla futura centrale sono gravemente nocive per la salute,  sottolineando  in particolare la pericolosità delle emissioni di ammoniaca, di cui verranno prodotte ben 3,3 tonnellate annue (emissioni assenti nella centrale Edipower) e delle emissioni delle polveri sottili  PM10,  superiori di oltre 5 volte rispetto a quelle della centrale Edipower.
Come si sa, sono proprio le emissioni di polveri sottili a causare le limitazioni o il divieto al traffico automobilistico, specialmente in questi mesi invernali. Ci si domanda che cosa succederà nella nostra città, che ormai da anni è costretta a porre dei limiti al traffico in tale periodo, quando verranno ad aggiungersi anche le emissioni dell’impianto Biogen.
Ci si chiede anche quali effetti avranno le emissioni di ammoniaca sui residenti nelle vicinanze della centrale e su tutti i cittadini chivassesi, già sottoposti a emissioni di ogni tipo provenienti dalla centrale Edipower, dal traffico e da altre fonti, per cui i limiti fissati per legge risultano costantemente superati, con effetti della cui nocività nessuno sembra preoccuparsi.
Di fronte a una tale situazione, le sottoscritte associazioni richiedono ancora una volta a gran voce che:
    come prescritto dalla Provincia di Torino all’atto dell’autorizzazione della centrale stessa, l’impresa costruttrice, contestualmente alla comunicazione dell’entrata in esercizio dell’impianto, trasmetta il programma delle intese e degli interventi finalizzati al conseguimento, entro 5 anni, degli obiettivi riguardanti l’utilizzo del calore prodotto dalla centrale, sia per quanto riguarda il rispetto dell’IRE (indice di risparmio energetico) sia dell’LT (limite termico).

    che non sia consentita l’entrata in funzione della centrale se non saranno presentate delle “precise intese”, come richiesto dalla prescrizione citata in precedenza;

    che le amministrazioni competenti si adoperino affinché sia istituito al più presto un tavolo di controllo sulle modalità di funzionamento e sulle emissioni di detto impianto, a cui possano partecipare tutti i soggetti interessati, compresi quelli portatori di interessi diffusi;     che siano collocate delle centraline di raccolta dati non soltanto, come previsto, all’interno dell’impianto e nelle immediate vicinanze, ma anche su tutto il territorio comunale e su quello dei comuni limitrofi, e che tali centraline, unitamente a quelle già esistenti sul territorio, vengano predisposte per ricevere i dati riguardanti le specifiche emissioni dell’impianto in questione, per poter tutelare al meglio la salute pubblica;
e infine, che vengano indicate la prevista data di entrata in funzione della centrale e il tipo di olio che sarà bruciato nella stessa.
Circolo Legambiente di Chivasso
Pro Natura Torino, gruppo di Chivasso
MAC -  Movimento Ambientalista Chivassese.

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