Prosegue la polemica a distanza fra il portavoce del Partito del Lavoro
di Chivasso, Antonino Martino, e Bruno Prestìa, responsabile del Gruppo
di Lavoro Periferie e Quartieri del locale circolo Pdl,
sull’installazione di nuovi punti di distribuzione di acqua da parte
dell’Amministrazione comunale. Prestìa aveva accusato
l’Amministrazione di aver autorizzato i nuovi punti con scopi puramente
elettorali, metto così in moto un meccanismo che andava ad indicare
quartieri di serie A e di serie B. Da parte sua, Martino ha invece
accusato il Pdl di non aver mai prestato attenzione all’acqua
anteponendo il concetto di “bene comune”, ma anche, per il Centrodestra,
di aver sempre utilizzato l’installazione dei distributori per semplici
scopi elettorali.
La replica di Martino, ha detto Prestìa,
evidenzia che si tratta di un argomento molto sentito e dibattuto ed ha
aggiunto alcune precisazioni al suo intervento precedente. «Il parallelo
di Martino tra acqua bene comune e casette dell’acqua diritto di
quartieri e frazioni non regge. Per noi l’acqua è un bene comune di
proprietà pubblica e le gestione economicamente efficiente degli
acquedotti si può ottenere come in tutta Europa, in un contesto di
concorrenza tra gestori in grado di garantire minori costi ai cittadini
anziché in regime di monopolio da costose e spesso poco efficienti
aziende pubbliche. E’ evidente che questo concetto non ha nulla a che
vedere con il diritto di quartieri e frazioni, che ho sostenuto con la
mia iniziativa, di avere un servizio di casette dell’acqua nel quadro di
un programma omogeneo di realizzazione di impianti che dia continuità
ai due già realizzati ai Cappuccini e in Piazza d’Armi dalla nostra
amministrazione Matola». Una sola installazione alla Blatta,
senza presentare un programma completo, prosegue Prestìa, fa pensare a
chiunque quantomeno alla mancanza di programmazione oppure, con un
minimo di malizia, ad una iniziativa elettorale. «La sua critica alla
mancanza di disponibilità economiche è davvero risibile – ha proseguito
il rappresentante del Centrodestra -, perché non stiamo parlando di
spese, peraltro piuttosto contenute, che si finanziano se
l’Amministrazione precedente ha lasciato soldi in qualche cassetto
oppure non si finanziano se questi soldi non ci sono, ma di investimenti
che si programmano di anno in anno con i soldi che ogni anno entrano
nelle casse comunali».
L’amministrazione De Mori potrà quindi
scegliere, nel predisporre il Bilancio del 2012, di finanziare un piano,
al limite anche pluriennale di realizzazione di casette dell’acqua come
aveva proposto il PdL, oppure fare «Come ha purtroppo fatto in questi
mesi, scelte dal sapore elettorale e finanziare spese discutibili se non
addirittura superflue. La raccolta firme che porteremo avanti servirà
anche a sostenere l’azione del nostro gruppo consigliare nel momento in
cui cercherà di migliorare il bilancio di previsione del 2012, sempre se
la sinistra sarà in grado di portarlo in Consiglio. Siamo davvero
convinti che sia giusto garantire a tutti i Borghi e le frazioni questo
importante ed apprezzato servizio».
Annarita Scalvenzo per LOCALPORT.IT
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