Chivasso: un vero laboratorio politico/istituzionale. Nasce il sindaco Fake




Viviamo in un periodo di crisi. L'Europa, l'Italia, il mondo intero stanno attraversando una tempesta che mette a dura prova tutte le certezze, travolgendo ogni cosa. 
In Italia abbiamo l'anomalia del governo tecnico, dovuto all'incapacità della politica di riuscire a dare risposte ai problemi dell'economia. Molte proposte sono sul tavolo per superare quest'empasse. Dal referendum contro la legge elettorale, alla riforma delle due camere, è un fiorire di nuove idee per ridare ai cittadini il potere e per dare alla politica un ruolo decisivo. 
A Chivasso però siamo oltre. Altro che governo tecnico, altro che governatore, siamo al sindaco inutile. La legge prevede che i cittadini scelgano il sindaco. Ma a cosa serve un sindaco? A nulla pare, visto che, come intelligentemente a Chivasso stanno dimostrando, si può farne senza. 
Basta dare le deleghe, e si è apposto con la norma, si può procedere. E come giustamente il Prefetto ha certificato, nel pieno rispetto della norma.
Certo, i cittadini avevano votato un nome, ma in quest'epoca di realtà virtuale, cosa volete che sia. Un nome su un manifesto, una foto su un sito, a volte un'immagine sul video. Ma la sostanza è che qualcuno faccia, mica balle. 
E allora vai col sindaco fake, termine che in rete indica un nome di copertura fasullo. Se l'esperimento avrà successo, potremmo per la prossima volta, organizzare meglio: si fanno le elezioni, e poi il sindaco, gli assessori e i consiglieri vanno tutti iìn vacanza, magari rinunciando agli emolumenti. 
In fondo la vicenda di Chivasso dimostra che basta un segretario comunale qualunque per governare una città. 
Ha, che geni insospettati che abbiamo, tra i nostri concittadini

Saturnino 

ps. Visto che si sta procedendo con la trasmissione dei consigli comunali, ricordo che qualche hanno fa c'era un dj costruito al computer che presentava superclassifica show. Fate un sindaco digitale, e continuate a suonare la stessa musica.

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