CHIVASSO - Una serata "coraggiosa" come l'ha definita uno degli intervenuti a seguito della presentazione del saggio "Liberiamoci dall'Euro, per un'altra Europa", nell'ambito della rassegna di presentazione di libri intitolata "Risorse Rubate". Presentazione svoltasi ieri sera presso la sala consiliare di Chivasso a cura del Centri Otelli, a cui erano presenti gli autori del libro (edito da Asterios) Marino Badiale (professore di matematica all'Università di Torino e saggista politico) e Fabrizio Tringali (analista programmatore, delegato FIOM). Coraggiosa perchè in questa occasione si sono sentite delle analisi e dei tentativi di ricette per curare le economie europee malate di "debiti sovrani" che solitamente non si sentono mai in televisione, nè si leggono sui grandi quotidiani nazionali, quelli che da sempre "fanno opinione", anche "a sinistra". I due relatori, moderati da Ermanno Vitale del Centro Otelli, hanno esaminato a fondo i nodi che stanno venendo al pettine sulla mancata costuzione di una vera Europa comune, un'Europa che non sia solo quella che c'è, ovvero quella della finanza e del dominio delle banche sui governi nazionali. Quella che le sinistre per almeno un ventennio hanno continuato a pensare che fosse possibile realizzare, ovvero l'Europa dei popoli e della solidarietà, è rimasta invece un'idea nel cassetto, buona al massimo da sbandierare in campagna elettorale... E i nodi al pettine parlano chiaro: la crisi finanziaria degli stati deboli, quella che che già ha intaccato pesantemente il Portogallo, l'Irlanda e ancor di piu' la Grecia, ci dicono che la scelta delle classi dirigenti che prendono ordini dai burocrati Europei è quella di usare la crisi per dare il colpo definitivo allo stato sociale ed ai diritti dei lavoratori concquistati con fatica nel trentennio che è succeduto alla Seconda Guerra Mondiale. Che fare allora? Il saggio dei due autori genovesi presentato dagli otelliani ha il merito di cercare delle strade diverse dalle solite ricette scritte tutte dalla stessa mano: provare aduscire dall'euro come unica possibilità per evitare l'attacco finale ai redditi dei ceti subalterni, in quei paesi, come l'Italia e la Spagna, che con tutta probabilità saranno le vittime designate dopo la Grecia. Una strada sicuramente difficile e non priva di insidie, ma che nel medio-lungo termine potrebbe rivelarsi meno traumatica che quella di continuare a subire i diktat che ci giungono da chi intende sempre e solo imporre le proprie ricette ultraliberiste, che niente dovrebbero avere a che fare con quella Europa dei popoli che si sarebbe dovuta realizzare...
Spartako.
6 commenti:
Finalmente ho sentito cose diverse dalle solite ricette della confindustra. Peccato che a sentirle ci fosse solo un paio di persone legate al Pd, che in questi giorni sta andando a braccetto proprio con la Marcegaglia.
Un peccato non essere riuscito a venire. Avete filmato e potete postare you tube? Avrei prob sentito conclusioni(ripudio del debito pubblico e uscita dall'euro) per me difficili da condividere ma un'analisi da un diverso punto di vista è sempre un utile stimolo a riconsiderare o arricchire le pr opinioni.
AD
Un peccato non essere riuscito a venire. Avete filmato e potete postare you tube? Avrei prob sentito conclusioni(ripudio del debito pubblico e uscita dall'euro) per me difficili da condividere ma un'analisi da un diverso punto di vista è sempre un utile stimolo a riconsiderare o arricchire le pr opinioni.
AD
purtroppo non abbiamo filmato, ma se desideri ti prestiamo il saggio. Molto interessante e per nulla rivoluzionario, solo buon senso allo stato brado. Tutto il contrario di quanto si puo' leggere sui giornali-grancassa dei burocrati di Bruxelles tanto cari a Marcegaglia-LaRepubblica-PD-Sindacati gialli-Sacconi e compagnia cantante.
qui puoi trovare il testo: http://www.megachipdue.info/tematiche/kill-pil/6342-meglio-la-finestra-liberarci-dalleuro-per-unaltra-europa.html
Trovo molto condivisibile quanto ha detto uno del pubblico: anziché rassegnarci a "saltare dalla finestra" buttiamo giù quelli che ci stanno rubando il futuro! E' su questo punto che casca l'asino degli assopiti o anestetizzati cittadini italiani. Quando si sveglieranno si troveranno vestiti di stracci e in schiavitù.
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