Dal Campus delle Associazioni al Movicentro...

Arriva dal neonato Partito Del Lavoro, una proposta relativa all’organizzazione del Campus delle Associazioni, ex Campo Tav, in via Baraggino ed all’utilizzo del Movicentro.

CHIVASSO - Secondo il Partito del Lavoro, se si guarda alle associazioni presenti nel Campus ricavato dall'ex area per i lavori Tav, si può constatare che ve ne sono presenti di due tipi al di là delle denominazioni: quelle che svolgono un’attività per la quale non ricevono lucro, ossia le vere onlus, e quelle che invece, come ad esempio quelle sportive, che svolgono attività commerciale. «Ad ogni associazione vengono dati dei soldi pubblici, ma è giusto che questi fondi vengano usati anche per chi guadagna tutti i giorni per le attività che svolge? – si domandano i rappresentanti del neo-costituito gruppo politico - Noi pensiamo proprio di no. Oltre ad essere fondi che si potrebbero usare per quelle associazioni che veramente non percepiscono guadagni, è anche un atto di concorrenza sleale verso i gestori ad esempio di palestre o scuole di danza che non hanno la fortuna di essere considerate associazioni e di avere la sede nel campus. La nostra proposta molto semplice è quindi di togliere i contributi pubblici alle associazioni che percepiscono lucro reinvestendoli, ad esempio, nell’ormai fin troppo noto Movicentro, o come altro lo si voglia chiamare”.
Il Movicentro, è la considerazione che viene fatta, è una zona che doveva essere la riscossa di Chivasso, il luogo della sua socialità e ora è una cattedrale nel deserto. Anche su questo il Partito del Lavoro ha una proposta: il Comune dovrebbe reinvestire soldi nella creazione di un locale pubblico, su modello tedesco, dove facendo convenzioni con i produttori di beni alimentari locali, primo esempio tra tutti i birrifici, si fornisca uno spazio utile alla socialità dove ad esempio poter consumare birra locale e prodotti a chilometro zero con costo dimezzato rispetto a locali privati, dando ossigeno alle imprese locali e assumendo, anche solo a progetto, dei dipendenti da far lavorare nel locale. «Sarebbe anche molto importante fornire ai giovani che non ne hanno la possibilità, un luogo dove trovarsi e consumare bevande e prodotti a prezzi accessibili».
Articolo di Annarita SCALVENZO per LOCALPORT.IT

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