CHIVASSO - Il Consiglio Comunale deve deliberare l’ingresso di privati in SETA S.p.A. Con l’acquisto del 49% delle azioni e l’aumento del capitale i privati si assicureranno l’a.d.. Tutto ciò consegue alle perdite di SETA accumulate specie negli ultimi anni, dovute principalmente al diffuso malcostume del mancato pagamento della tariffa rifiuti dalla sua introduzione (in precedenza gli introiti della TARSU venivano riscossi direttamente dai Comuni).
Un grave errore è stato quello di non aver creato un’adeguata struttura di recupero crediti. Le ragguardevoli perdite hanno creato problemi di liquidità e indebitamenti con le banche. Inoltre, nell’ultimo anno, in previsione della vendita dell’azienda, nel fare una valutazione contabile per centri di costi, è emerso che alcuni servizi erano veduti sotto costo, con una perdita quantificata in tre milioni di euro nel biennio 2011/2012.
Se questi aspetti denotano gravi lacune, mai denunciate dai nostri rappresentanti, è anche vero che gli elevati costi di SETA sono influenzati da una dimensione troppo piccola dell’Azienda. Cosicché l’elevata incidenza dei costi strutturali fa lievitare le tariffe, che, specie per Chivasso, sono elevatissime, superiori anche a quelle di molti comuni viciniori, nonostante che la Città abbia riservato alla Società la titolarità della discarica rifiuti di Pogliani.
Altro errore fu non accettare la proposta di accorpare tutte le aziende provinciali, rinunciando così a sviluppare un servizio sul modello multiutility. E’ prevalsa la politica campanilistica, senza prospettive, con le criticità accentuate dalla perdita di Venaria Reale. Oggi SETA serve 29 comuni per circa 200.000 abitanti, di cui Settimo e Chivasso sono i più grandi.
Per uscire da questo tunnel l’apertura ai privati è una tappa obbligata. Consentirà di partecipare a gare per ampliare i portafoglio clienti, che insieme ad un’efficiente gestione permetterà di conseguire risparmi, bilanciamenti dei conti, ottimale gestione degli impianti ed economie di scala.
Dunque, se in teoria la trasformazione sarà positiva, in pratica la collettività avrà benefici se si vigilerà affinché accanto ad una giusta remunerazione del capitale per i privati, non si prevedano riduzioni del servizio e ancora aumenti. Al contrario, con un’ottimale gestione e con l’acquisizione di nuovi clienti si potrà avere una riduzione delle tariffe.
Sandro RECCHIA.
3 commenti:
Potete leggere tutto l'articolo ma la parte più importante è alla fine: "... Per uscire da questo tunnel l’apertura ai privati è una tappa obbligata ... Al contrario, con un’ottimale gestione e con l’acquisizione di nuovi clienti si potrà avere una riduzione delle tariffe."
Basterebbe un briciolo di umiltà e trasparenza per dire: cari chivassesi, noi politicanti ci siamo distratti, siamo dei diversamente-capaci, abbiamo regalato la discarica, abbiamo la tariffa rifiuti più alta, e i soldi sono finiti (o quasi)... e ora ci tocca trovare pure un privato che ha voglia di investire in una società in perdita (un raro imprenditore benefattore?)... un privato che per risanare (e guadagnare) vi farà tossire tanti altri soldi... si, risanare i conti della SETA... perché noi politici ci siamo distratti un attimo... solo un attimo.
Marco Marocco
E ai dirigenti che han portato la SETA allo sfascio qusi totale che facciamo, gli diamo una bella medaglia??
augusto.
E se il privato non arriva? Fallimento controllato, taglio del personale, creditori fregati, cittadini fottuti....
operatore exologico
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