Non son sempre i migliori quelli che se ne vanno


Son sempre i migliori che se ne vanno. Potrebbe iniziare così un post di saluto alla defunta amministrazione Matola. 
Ma non è questo il caso. Come ambientalistia, come antifascista come cittadino è con gaudio che accolgo questo risultato elettorale. 
Con Matola se ne va un modo di governare la città centrato sul mattone, sul cemento a prescindere, in ogni caso, in ogni luogo. 
Se ne va un'amministrazione che ha lasciato costruire in zone a rischio idrogeologico elevato, scaricando sui compratori disagi e problemi. 
Esce da Palazzo Santa Chiara un sindaco che ha sostenuto e finanziato revisionisti storici e neofascisti pseudoculturali, ergendosi a censore della pubblica morale, vietando spettacoli teatrali e manifestazioni dell'ANPI.
Ci lascia anche una giunta di doppiomoralisti, capaci di dichiarasi contro la mafia e di essere contemporaneamnte promotori di un Circolo fondato da un condannato per reati legati alla mafia.
Buona nuova quindi? Lo spero. Speriamo che chi subentra a Palazzo sia capace di ascoltare il vento nuovo che è spirato in tutt'Italia, da Milano a Napoli, da Cagliari a Trieste, arrivando perfino qui, in questa pianura che sembra sempre inamovibile. 
Che si sia capito che per uscire dal torpore di questi anni, che hanno visto Chivasso perdere la capacità di pensare ad un futuro, sia necessario rimettere i sogni e i bisogni dei cittadini al centro dell'azione dei partiti, uscendo dal delirio spartitorio e poltronista che troppo spesso ha guidato l'azione dei partiti, a Chivasso come nel resto del paese.
Capendo che il bene comune è l'unico modo per garantirsi un futuro, e che si deve essere capaci di governare il cambiamento con un progetto condiviso e comune, che tenga conto delle diversità senza viverle come problemi, ma facendole diventare ricchezza e occasione di sviluppo.
E io qui voglio essere. A ricordare a tutti le promesse fatte e le cose da fare, con proposte e iniziative. La prima è quella dei referendum sull'acqua, sul nucleare e sul legittimo impedimento. Che non sono cose semplicemente giuste, ma che ci riguardano a tutti, tutti i giorni. 

Saluto quindi senza rimpianti la Giunta Matola, e un benvenuto a quella De Mori, ricordandogli che saranno i fatti a giustificare la sua Giunta.


Saturnino

1 commento:

Anonimo ha detto...

Matola se ne va, però gli resta il posto da consiglieri provinciale, dove immagino sarà attivissimo.
Chi sa fare i conti bene? Sarebbe interessante sapere quanto prende al mese, benefit compresi.
piero meaglia